Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri, quando l'amicizia realizza il ...

8 Ago 2024

Di Benedetto Giardina

7 min|

Foto di Olympics.com

"Like a sister", l'una con l'altra, come sorelle. Insieme per condividere un sogno: quello di Parigi 2024.

Sofia Raffaeli - Figure 1
Foto Olympics

Milena Baldassarri ha già preso parte ai Giochi Olimpici, a Tokyo 2020. Per Sofia Raffaeli, invece, sarà la prima volta. E ci andrà con l'inseparabile amica, con cui condividerà anche questo passo in una carriera vissuta praticamente di pari passo nella ginnastica ritmica.

"Sarà sicuramente un'esperienza unica, quasi irripetibile", racconta Baldassarri. "A Sofia ho detto di godersi qualsiasi momento, dal Villaggio alla gara, che è totalmente diversa da quelle che facciamo di solito".

"Mi ha consigliato di godermi ogni istante - le fa eco la Formica Atomica del team azzurro - perché non torna più".

Ma oltre a vivere insieme il loro sport e questo momento di gioia, le due stelle della ritmica azzurra hanno coltivato in questi mesi il cammino Olimpico, come coronamento di un percorso che le vede andare di pari passo sin da giovanissime.

Da un lato, la miglior individualista di sempre per l'Italia ai Giochi Olimpici. Dall'altro, la prima Campionessa del mondo individuale nella storia italiana. E in mezzo, un legame che Parigi può solo rendere ancor più forte.

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Che Parigi sia "un sogno che si realizza" è proprio Sofia Raffaeli a dirlo, senza mezzi termini e senza nascondere la propria emozione per quello che sarà il suo esordio Olimpico.

"Per me è molto importante perché è un sogno che si realizza. La prima parte si è conclusa, adesso c'è l'ultimo passo e credo che sarà il più difficile. Ma quando sarò lì credo che la vivrò meglio, una volta che sei lì devi fare quel che sai fare".

L'oro mondiale all around 2022 a Sofia e argento a Valencia nel 2023, d'altronde, è consapevole dei tanti progressi fatti nell'ultimo anno: "Abbiamo provato a spingerci ancora più in là, per trovare qualcosa sempre di originale e anche quest'anno siamo riuscite a fare quattro esercizi diversi. Ogni attrezzo ha una storia diversa, lavorare sull'espressività è qualcosa che si fa crescendo anche come persona".

"Abbiamo scelto le musiche con molta cura, sia io che Milena, siamo stati mesi a cercarle. La musica che forse riesco a sentire più di tutte è quella del cerchio, Rescue, che manda un messaggio importante, quello di riuscire ad ascoltare anche chi sta in silenzio".

"Quest'anno - prosegue - abbiamo lavorato un po' di più sulla sicurezza, avendo cambiato allenatrice. Non abbiamo dovuto imparare cose nuove, solo aggiungere quei decimi in più nei rischi, ma dobbiamo lavorare sulla sicurezza di non sbagliare".

Esattamente come per Milena Baldassarri, che a Tokyo 2020 ha chiuso al sesto posto, ottenendo il miglior risultato di sempre per una ginnasta italiana ai Giochi Olimpici nella ritmica: "La routine sarà quella più o meno, è difficile cambiare drasticamente in così poco tempo. Cercheremo di migliorare al massimo gli esercizi, di portarli a termine senza errori".

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"Più ci si avvicina, più sono non dico tranquilla, ma si concretizza tutto. Sono felice e non vedo l'ora di partire".

È raggiante, Milena Baldassarri, per quanto lei abbia già vissuto questa emozione in passato. Ma come ha detto all'amica Sofia, ogni edizione dei Giochi è diversa.

"Tokyo, nonostante le restrizioni, è stata magica, con un'atmosfera indescrivibile. Non avere il pubblico è stato strano, ma ero tranquilla. A Parigi mi aspetto altre emozioni".

Quando sei ventenne, anche solo l'esperienza del Villaggio Olimpico può rappresentare qualcosa di emozionante. Se poi ci si trova a Parigi, con una compagna di viaggio inseparabile, lo diventa ancor di più.

"Sarà bello incontrare tanti atleti, soprattutto gli italiani", dice Raffaeli. Baldassarri, che degli incontri di Tokyo ricorda particolarmente quello col cestista Luka Doncic. "Però sarà difficile andare a vedere le partite, perché saremo in palestra".

In compenso, per la ravennate classe 2001 sarà anche l'occasione per farsi stupire dalla Ville Lumiere, in cui è stata solamente una volta in passato: "Sono andata a Parigi da piccolina, ho pochissimi ricordi. Sarebbe bello riuscire magari a visitarla, abbiamo visto come hanno allestito la città e sarà bellissimo".

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Il "sogno di Parigi", per un'atleta, può avere sfaccettature diverse. Il Tour de France, per una ciclista. Il Roland Garros, per una tennista. Il Paris Grand Slam per una judoka. Ma per tutte, nel 2024, ha un solo significato: i Giochi Olimpici.

Sofia Raffaeli e Milena Baldassari, però, ne hanno trovato uno tutto loro. E lo hanno espresso nel modo che più si addice loro: su un palco, a poche settimane da quel volo che ha portato entrambe nella capitale francese.

"Il tema del saggio era il sogno di Parigi - spiega Baldassarri - abbiamo impegnato giorni per scegliere la musica e alla fine, siccome Stromae è uno dei miei cantanti preferiti e anche a lei piace molto, lo ha usato anche negli esercizi, abbiamo scelto La Solassitude. È una canzone che parla di solitudine in una coppia, noi abbiamo cercato di trasformarla in generale. Ci sono parti in cui ci abbracciamo, siamo unite e siamo insieme, per far capire che siamo un gruppo".

Perché da individualiste saranno pure sole, ad ogni esercizio, ma sanno di poter contare l'una sull'altra prima, durante e dopo ogni gara.

"Siamo cresciute insieme - racconta Raffaeli - ci siamo sostenute e soprattutto lei, fin quando ero più piccola. Mi spronava tantissimo, da senior abbiamo fatto tutte le gare insieme e ci siamo legate ancora di più. Sapere che a Parigi, tra tutte le italiane, ci andremo noi due, è qualcosa per cui non trovo nemmeno le parole".

O meglio, ne trova tre, che spiegano esattamente quale sia il loro rapporto: "Like a sister", come una sorella, appunto. "In palestra - conclude Raffaeli - ne sono passate tantissime di ginnaste, a Fabriano. Tra le poche che siamo rimaste, ci siamo io e lei. È veramente un'emozione".

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