“Sostanze tossiche sui vestiti venduti da Shein”. L'allarme lanciato ...

19 giorni ago
Sostanze tossiche vestiti Shein

Abiti, scarpe e accessori, disponibili a basso costo e con pochi clic. Si tratta di un fenomeno in continua espansione quello del fast fashion: costi bassissimi, catalogo infinito, ipervelocità del servizio, dalla produzione alla consegna. È questa la formula di Shein, il colosso cinese che ha conquistato milioni di consumatori in 150 Paesi del mondo.

Ma attenzione a ciò che si acquista. La fama crescente dell'azienda ha determinato un aumento dei controlli di qualità e degli standard di sicurezza, sia in Europa che in altri Paesi. Così, dopo recenti indagini condotte delle autorità coreane, che hanno scoperto alti livelli di sostanze nocive in capi venduti da marchi asiatici del fast fashion, come Shein e Temu, anche il sito tedesco Öko-Test ha condotto analisi approfondite per valutare i rischi associati ai vestiti a basso costo. Dai residui di piombo al cadmio, i test effettuati in laboratorio hanno svelato cosa può nascondersi nei prodotti Shein.

Le denunce

Più report e inchieste di varie associazioni, fra cui Greenpeace nel 2022 hanno svelato finora che i prodotti commercializzati in particolare dai colossi cinesi possono contenere in più casi materiali tossici e sostanze che vanno dagli ftalati sino ai metalli pesanti. A metà agosto le autorità della Corea del Sud hanno sequestrato centinaia di prodotti e dopo diversi test che hanno coinvolto oltre 144 capi e accessori hanno scoperto in più abiti la presenza di sostanze tossiche che superano i limiti consentiti dalla legge. Nell'ispezione dei coreani sono stati valutati prodotti di Shein, AliExpress e Temu e altre aziende ed è stato scoperto che alcune scarpe contenevano livelli elevati di ftalati (anche di 229 volte oltre il limite).

I risultati del test

La redazione di Öko-Test ha ordinato online una selezione di 21 articoli direttamente dal sito di Shein: dalle scarpe per neonati, agli abiti per adolescenti, fino alle giacche in ecopelle per adulti. Una volta ricevuti, i vestiti sono stati inviati a un laboratorio specializzato per un'analisi approfondita. Dai test è emerso che «solo un terzo degli articoli esaminati» ha ottenuto a malapena il voto di «adeguato» in termini di qualità delle componenti, mentre il resto dei prodotti è risultato «scarso» o «inadeguato». Inoltre, la maggior parte degli articoli testati sarebbe risultata contaminata da sostanze novice come antimonio, dimetilformammide, piombo, cadmio, ftalati vietati, naftalene e idrocarburi policiclici aromatici.

Le sostanze tossiche rilevate

Tra i risultati del test, il sito tedesco spiega che l'antimonio tossico è stato rilasciato da un vestito da bambina messo all'interno di una soluzione che simulava il sudore. Gli autori dello studio spiegano che i residui di antimonio «possono essere assorbiti attraverso la pelle e, una volta nel sangue, risultano altamente tossici». Nei test di laboratorio è stata, inoltre, rilevata la presenza di dimetilformammide in un vestito da adolescente dai colori vivaci, una sostanza che nell'Ue è classificata come potenzialmente dannosa per la fertilità. Due paia di sandali sono risultati i prodotti più tossici del test. Il laboratorio ha scoperto che queste calzature contenevano elevate quantità di sostanze chimiche nocive, alcune delle quali si pensava fossero state eliminate da tempo dalla produzione tessile. In particolare, nei sandali da donna con plantare, i livelli di piombo e cadmio misurati hanno superato di gran lunga i limiti stabiliti dalla normativa europea Reach sulle sostanze chimiche. Come spiegato dagli autori, il piombo è noto per la sua «neurotossicità e tossicità per la riproduzione», mentre il cadmio, se assunto in dosi elevate e per lungo tempo, «può danneggiare i reni e le ossa».

Öko-Test: scioccati da ciò che il laboratorio ha trovato

«Siamo rimasti scioccati da ciò che il laboratorio ha trovato in questi sandali Shein da donna in termini di ftalati vietati: il contenuto supera di 15 volte il limite Reach, già non molto severo», si legge nell'articolo, che spiega che i ftalati rilevati sono sospettati «di danneggiare gli organi riproduttivi e di agire come un ormone, oltre a poter causare danni al feto durante la gravidanza». Öko-Test ha inviato a Shein una serie di domande dettagliate sui componenti e sulla provenienza di alcuni tessuti, nel tentativo di ottenere maggiori informazioni e indagare sul possibile impatto per i consumatori.

La risposta dell’azienda

«Lavoriamo a stretto contatto con agenzie di analisi internazionali di terze parti, come Intertek, SGS, BV e TUV, per effettuare regolarmente test che garantiscano la conformità dei fornitori ai nostri standard di sicurezza dei prodotti» precisa l’azienda in una nota. «Nell'ultimo anno, abbiamo condotto più di 400.000 test di sicurezza chimica con queste agenzie. I nostri fornitori sono tenuti a rispettare i controlli e gli standard che abbiamo messo in atto, nonché le leggi e i regolamenti sulla sicurezza dei prodotti nei Paesi in cui operiamo. Shein si impegna a lavorare a stretto contatto con le agenzie locali per la sicurezza dei prodotti, monitorando i cambiamenti e gli sviluppi delle leggi e delle normative sulla sicurezza e investendo nella continua ottimizzazione dei processi di conformità dei prodotti» spiegano. «Quando veniamo a conoscenza di un reclamo, per prudenza rimuoviamo immediatamente il prodotto o i prodotti dal nostro sito web, mentre svolgiamo le adeguate indagini. Se viene poi verificata la non conformità, non esiteremo a intraprendere le opportune azioni di controllo con il fornitore del prodotto».

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