Purtroppo i giochi e la suspense di Squid Game 2 si interrompono ...
Lee Jung-jae è Seong Gi-hun in Squid Game 2
Giocatori, l'attesa è ufficialmente terminata. Oggi, giovedì 26 dicembre, è stata rilasciata Squid Game 2.
La seconda stagione della spettacolare serie rivelazione sud coreana targata Netflix che ci mostra tutto il brutto della società capitalistica odierna. Un regalo di Natale tanto sanguinolento quanto gradito, che segnerà il nostro ritorno nella famigerata isola degli Squid Game. I cruenti giochi che abbiamo conosciuto con la prima, acclamata stagione, e che costituiscono una chiara ed esplicita critica al nostro mondo di oggi.
Tra morti cruente, misteri e decisioni molto, molto discutibili. Una serie che vi terrà incollati allo schermo sin dall'inizio della prima puntata, come è successo a noi. L'abbiamo vista in anteprima. Cosa vediamo di preciso, in questa seconda stagione? È all'altezza della prima? Se volete scoprirlo, siete nel posto giusto. Prima, facciamo però un piccolo passo indietro. Tornando per un attimo a dove ci eravamo lasciati nel finale. Perché questa seconda stagione parte esattamente da lì..
Vi ricordiamo che la seconda stagione di Squid Game (composta da 7 episodi, 2 meno della prima) sarà disponibile dalle 9 del mattino di oggi, giovedì 26 dicembre, solo su Netflix. Che state aspettando? Che i giochi abbiano inizio.
Come probabilmente saprete, la prima stagione di Squid Game si potrebbe definire come un "successo inaspettato". In primis perché si tratta di una serie tv sud coreana che ha poi dato il via alla scoperta della produzione locale (diventando, lei, la serie tv sud coreana di maggior successo di tutti i tempi). In secondo luogo perché, ancora oggi, ci risulta assai difficile pensare a un'opera più disturbante e allo stesso tempo capace di spingerci a una riflessione così profonda su quella che è la società nella quale viviamo. Una serie tv concettuale ma incredibilmente concreta, per dirla in parole povere, che arriva come un pugno allo stomaco e che è stata globalmente celebrata come uno prodotti più rivoluzionari e visionari degli ultimi anni. Basti pensare che la prima stagione (su Netflix) ha raccolto ben 1,65 miliardi di ore di visualizzazione nei suoi primi 28 giorni, confermandosi come il debutto migliore di sempre per una serie originale Netflix.
Guardando alla trama, nel corso della prima stagione gli spettatori hanno potuto seguire le vicende e gli eventi che hanno avuto come protagonista l'ormai leggendario Giocatore 456, alias Seong Gi-hun (Lee Jung-jae). Un uomo squattrinato e senza grandi prospettive che, indebitato, decide di partecipare a dei misteriosi giochi, chiamati Squid Game. Dei giochi che si svolgono su un'isola sconosciuta al largo delle coste della Corea del Sud, e i cui organizzatori preferiscono rimanere nell'ombra. Seong Gi-hun scoprirà presto il perché... Pochi secondi dopo l'inizio del primo gioco, infatti, Seong Gi-hun scopre il "lato oscuro degli Squid Game". Una serie di giochi infantili, ma che mettono a repentaglio la vita di chi vi partecipa: nel momento in cui perdono, vengono fisicamente eliminati dalle "tute rosse". I soldati al servizio degli organizzatori che hanno il compito di assicurare il corretto proseguimento delle sfide, facendo piazza pulita dei perdenti. E che portano sul volto delle misteriose maschere che ne mantengono l'anonimato.
Il Giocatore 456 è il personaggio principale. Un viaggio tanto epico quanto cruento il suo, alla fine del quale riuscirà a ergersi come unico vincitore dei giochi e guadagnare una vera e propria fortuna. Una montagna di soldi con cui riuscirà a ripagare tutti i suoi debiti, ma che peserà come un macigno sulla sua coscienza. Questo perché, nonostante tutto, Seong Gi-hun è un uomo buono. L'unico personaggio con una vera morale di tutta la prima stagione.
Arriviamo così a questa seconda, attesissima stagione. Una stagione che, ve lo diciamo subito, vi lascerà un po' con l'amaro in bocca per via del finale, dal momento che Hwang Dong-hyuk ha già annunciato la terza in uscita nel 2025. Per evitare di dover tagliare scene ritenute fondamentali., ha dichiarato Da qui il finale "sospeso".
Siamo tre anni dopo la vittoria dei giochi. Seong Gi-hun decide di mettersi alla ricerca degli organizzatori per mettervi fine una volta per tutte. Riesce a ritrovare il celebre "reclutatore" dei giochi e, successivamente, ad avere un confronto con il cinico Front Man. L'uomo con la maschera nera che si mostra il "grande capo" degli Squid Game, deciderà di raccogliere il guanto di sfida lanciatogli dal Giocatore 456 e di riammetterlo nella nuova edizione. Un'edizione che 456 affronterà con l'intento di salvare quante più persone possibile. E porre fine una volta per tutte al cruento massacro a cui, già una volta, ha partecipato.
Tuttavia Seong Gi-hun non è l'unico personaggio centrale della trama. Seguiamo le vicende dell'emblematico Young-il (Lee Byung-hun), misterioso partecipante dei giochi con un passato oscuro che riesce a entrare nelle grazie del Giocatore 456. Il determinato Jun-ho (Wi Ha-joon), poliziotto impegnato al fianco di Seong Gi-hun nelle sue ricerche e deciso come lui a porre fine ai giochi. E, per finire, Kang No-eul (Park Gyu-young), ragazza dal temperamento freddo che scopriamo presto avere un ruolo attivo all'interno dell'organizzazione dei giochi.
Insomma: tra misteri, nuovi personaggi e la solita dose di sangue, possiamo quindi affermare che questa seconda, è una stagione sicuramente interessante e densa di avvenimenti. Ovviamente non ha la stessa carica innovativa e rivoluzionaria della prima. Quando la si guarda, in alcuni momenti, la sensazione che si prova è quella di stare guardando qualcosa di già visto. E questo, ovviamente, per la non linearità della trama che ci viene proposta, che comunque appare sempre solida e ben strutturata, così come anche la fotografia e l'impianto sonoro, capace di creare suspense nei momenti giusti e tenere sempre alta l'attenzione degli spettatori. Tuttavia, è anche vero che, forse anche per via del suo finale aperto (forse un po' troppo), pur presentandosi come un prodotto valido questa seconda stagione non è riuscita a soddisfarci al pari della prima. Il fatto che il regista/creatore abbia deciso a lavori in corso di prolungare la serie per non perdere nulla è qualcosa che ci rende felici, ci mancherebbe. Ma la chiusura è troppo netta e radicale, e le domande che resteranno senza risposta sono a nostro avviso decisamente troppe. Forse, gli sceneggiatori avrebbero potuto gestire meglio lo sviluppo della storia. O in alternativa si poteva scegliere di aggiungere ancora un episodio per dare anche a questa seconda stagione una chiusura degna del suo nome. Non lo sappiamo, ma quando si finisce di guardare il settimo episodio la domanda che sorge spontanea è: e adesso? Quanto dovremo aspettare prima di vedere come andrà a finire?.
Anche a fronte di questi difetti, è però innegabile che anche questa seconda stagione di Squid Game sia una stagione che merita di essere guardata. Sebbene il mix di elementi alla base della narrazione rimanga invariato (misteri, suspence, enigmi da risolvere), la vera novità di questi 7 nuovi episodi è che il focus viene spostato dai giochi a "ciò che accade intorno". Attraverso una serie di eventi e personaggi che ci invitano a riflettere sui valori che guidano la nostra società. E non solo.
Novità, curiosità e approfondimenti.Per essere sempre aggiornatoattraverso il punto di vista di chila moda la vive dall’interno.
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Le domande che nascono, minuto dopo minuto, sono tante e di difficile risposta. Ci invitano a riflettere sul valore e l'importanza della vita, dei soldi, della solidarietà. I giochi sono uno specchio della nostra società, e "finché il mondo non cambierà, il gioco non si fermerà". E sì, è questa la grande forza intrinseca di Squid Game. Una serie che fa venire a galla tutto il brutto e il marciume che ci circonda, e ce lo sbatte in faccia senza troppi fronzoli. Smuovendo in noi sentimenti ed emozioni che vanno dal disgusto all'empatia, dalla tristezza alla paura. Come dire: noi siamo questo, che vi piaccia o no. E il tutto senza mai dare un giudizio. Perché anche le persone più buone e rette, in situazioni complicate, possono arrivare a trasformarsi. E uccidere. Voto finale: 7/10.
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