Stanley Tucci e il tumore alla lingua: «Avevo fame, ma il sapore in ...

5 giorni ago
Stanley Tucci tumore lingua

di Giovanna Maria Fagnani 

A The Guardian l'attore de Il diavolo veste Prada ripercorre la scoperta della malattia, le cure e parla del suo nuovo libro dedicato proprio al cibo. Ha rischiato di non poter più mangiare invece ora sta meglio e ha girato anche una trasmissione sulla cucina italiana 

L'attore Stanley Tucci porta cinque bracciali di giada ai polsi. Tre portano i nomi dei suoi figli, uno gli è stato donato da sua moglie Felicity Blunt. Ma il primo gli è stato donato dal Paul Feig, il regista di Conclave. «Ha lo scopo di portare salute e me l’hanno regalato subito dopo aver finito le cure». Tucci, 
63 anni, famoso per i ruoli ne Il diavolo veste Prada, Shall we dance e protagonista di Conclave,
ha raccontato a The Guardian come ha ripreso in mano la sua vita e la sua carriera dopo aver scoperto di essere affetto a un cancro alla lingua. L'attore ha ancora difficoltà a deglutire, un effetto collaterale delle radiazioni. Gran parte della sua malattia, dice, è piuttosto vaga nella sua memoria. Una volta crollò sul pavimento, ma lui non lo ricorda, glielo ha raccontato la moglie Felicity, sposata nel 2012 e incontrata proprio sul set de Il diavolo veste Prada. Stanley era vedovo della prima moglie, Kathryn Louise Spath, morta nel 2009 di turmore al seno. 

«Tutto quello che ricordo è che ero così dannatamente infelice e così nauseato che non riuscivo a sollevare la testa dal cuscino. A volte pensavo di avere fame. Ma il sapore in bocca era così orribile. Ero così debole. Salire le scale era uno sforzo supremo. È stato terribile. Poi, alla fine, lentamente, lentamente, lentamente si comincia a migliorare» ha spiegato. 
Tutto è iniziato un giorno del 2017 con un dolore alla mascella. «Dolore non era la parola giusta. E poi mi è iniziato in gola». Ci sono voluti due anni prima che gli trovassero un tumore alla base della lingua. E nonostante i trattamenti, c’era la possibilità che non sarebbe mai più riuscito a mangiare. Quando era nutrito con un sondino, guardava programmi di cucina. E all'inizio non voleva fare la chemio. «Non volevo fare il trattamento, perché sapevo molto bene cosa comportava. L'avevo visto.  - ha detto riferendosi probabilmente al percorso di cura della sua prima moglie. L'attore voleva fare trattamenti alternativi. «Ma Felicity (la sua seconda moglie) era categoricamente contraria...  Alcuni trattamenti alternativi funzionano per alcune persone. Non ne sappiamo abbastanza.... Ma dobbiamo guardare davvero a cosa è veramente giusto per ogni singolo paziente. Ogni cancro è diverso, ogni persona è diversa». Come è uscito dall'esperienza? «Mi ha reso stanco. Mi ha invecchiato notevolmente». Ma ora ha ritrovato la gioia di cucinare e di assaggiare. Ha girato uno show sulla cucina italiana e scritto libri sul mondo del cibo: l'ultimo è «What I Ate in One Year» e uscirà il 15 ottobre. 

13 ottobre 2024

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