Kiev: "A Kursk per indurre Mosca a trattare". Donbass, russi vicino a ...

16 Ago 2024

La guerra in Ucraina, giorno 905

La Russia minaccia un'azione penale contro gli inviati Rai che hanno sconfinato con i militari ucraini. A fuoco un centro commerciale a Donetsk occupata, le agenzie Tass e Ria: colpito da un bombardamento

Stefania Battistini - Figure 1
Foto Rai News

Intelligence britannica: forze russe impreparate all'attacco su Kursk, ora costruiscono posizioni difensive14

“Dal 6 agosto 2024 le forze ucraine sono penetrate nella regione russa di Kursk a una profondità compresa tra 10 e 25 km su un fronte di circa 40 km. Sebbene la Russia avesse stabilito delle linee difensive e disponesse di forze di confine nell'area, queste non erano preparate a rispondere a una forza d'assalto di più battaglioni.  Dopo il disordine e la disorganizzazione iniziali, le forze russe si sono dispiegate in forze maggiori nella regione, probabilmente anche da altre zone lungo la linea di contatto. Hanno anche iniziato a costruire ulteriori posizioni difensive nel tentativo di impedire le avanzate ucraine”. Così il ministero della Difesa del Regno Unito nel quotidiano aggiornamento di intelligence su X (Twitter). 

Barbara Floridia (Vigilanza Rai) sugli inviati del Tg1: "Diritto e dovere di documentare"

 "Esprimo piena solidarietà nei confronti di Stefania Battistini e Simone Traini, giornalisti del Tg1 che, con il loro reportage dalla città di Sudzha, sarebbero esposti a rischi legali per un presunto 'attraversamento illegale del confine di Stato' dalla Federazione russa. È importante ribadire il sostegno e riconoscere il valore del loro lavoro, a maggior ragione dopo le inaccettabili minacce di morte che sarebbero giunte sui canali social ai danni di Stefania Battistini. La stampa ha non solo il diritto, ma anche il dovere di documentare quanto accade in quel territorio, così come in altri in cui l'accesso ai giornalisti è totalmente precluso". Così la presidente della commissione di vigilanza Rai, Barbara Floridia.

La Bielorussia rafforza i controlli al confine con Ucraina

La Bielorussia ha accresciuto i suoi controlli sul confine con l'Ucraina, dopo l'abbattimento di droni ucraini. Lo ha dichiarato oggi il presidente Alexander Lukashenko, stretto alleato della Russia di Vladimir Putin, secondo i media russi. "Dopo gli incidenti con questi droni, abbiamo rafforzato il controllo al confine bielorusso-ucraino. Inoltre, abbiamo dispiegato ulteriori unità militari nell'area," ha detto Lukashenko durante una riunione sulla sicurezza, come riportato dall'agenzia di stampa statale Belta. La scorsa settimana, Lukashenko ha dichiarato che la Bielorussia ha intercettato diversi presunti droni da combattimento ucraini sul suo territorio, mentre alcuni di essi sono stati distrutti dalle forze russe nello spazio aereo russo. Il presidente bielorusso ha descritto questi incidenti come provocazioni, avvertendo che non "rimarranno senza risposta". Il ministro della Difesa bielorusso Viktor Khrenin ha affermato che Lukashenko ha ordinato il rafforzamento dei dispiegamenti delle truppe nelle direzioni tattiche di Gomel e Mazyr, nel sud della Bielorussia, dove il paese confina con l'Ucraina.

Solidarietà agli inviati del Tg1 anche da Azione e Italia Viva

 "Solidarietà ai due giornalisti del Tg1 che, secondo i media russi, rischiano un procedimento penale per 'attraversamento illegale del confine di Stato'. Battistini e Traini stanno raccontando il conflitto ucraino ormai da tempo, con grande professionalità e coraggio. Il governo italiano, in particolare la Farnesina, faccia le dovute verifiche, a tutela dei due giornalisti e, più in generale, della libera informazione". Lo scrive in una nota Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione. 

 "Solidarietà ai giornalisti del Tg1, Stefania Battistini e Simone Traini, che hanno svolto il loro lavoro di servizio pubblico con coraggio e professionalità. Le minacce di Mosca sono inaccettabili". Lo afferma la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva. "Il diritto di cronaca, la libertà di stampa e il dovere di raccontare la guerra in Ucraina, una tragedia scatenata da Putin e dalla Russia, sono valori fondamentali. Li difenderemo contro ogni tentativo di intimidazione. Il regime di Putin, come dimostra anche il caso di Ksenia Karelina - aggiunge Paita - dimostra ancora una volta la sua vera natura".

Attacco al Crocus City Hall di Mosca, prorogata la custodia cautelare dei sospetti

Il tribunale Basmanny di Mosca  ha dato notizia di aver prolungato di tre mesi, fino al 22 novembre, la detenzione preventiva dei quattro sospetti arrestati dopo l'attacco a una sala concerti che ha ucciso 145 persone a marzo alla periferia di Mosca. Tutti originari del Tagikistan, ex repubblica sovietica dell'Asia centrale confinante con l'Afghanistan, i quattro uomini sono i presunti attentatori dell'attacco alla sala concerti Crocus City Hall, secondo gli investigatori. Il 22 marzo alcuni uomini armati hanno aperto il fuoco al municipio di Crocus, nella periferia nord-occidentale della capitale russa, prima di incendiarlo. L'attacco ha provocato 145 morti e centinaia di feriti, il peggior attacco in Russia dal 2004. Da allora sono state arrestate più di 20 persone, tra cui i quattro presunti assalitori. Sebbene l'attacco sia stato rapidamente rivendicato dall'organizzazione jihadista Stato Islamico, le autorità russe hanno continuato a incolpare l'Ucraina dell'attacco. Kiev ha sempre respinto categoricamente qualsiasi coinvolgimento.

Media russi: colpito centro commerciale a Donetsk occupata, almeno due morti

 Almeno due persone sarebbero rimaste uccise e altre ferite dopo che i bombardamenti ucraini hanno colpito un centro commerciale nella città occupata di Donetsk,  hanno dichiarato le agenzie di stampa statali russe citando le autorità locali. “In via preliminare ci sono informazioni su almeno due morti”, ha dichiarato l'agenzia di stampa Tass citando i servizi operativi locali, aggiungendo che il bilancio delle vittime potrebbe aumentare. L'agenzia di stampa RIA ha pubblicato un video di enormi nuvole di fumo che si alzavano da quello che, a suo dire, era il centro commerciale “Galaktika”.

Incendio a Donetsk City (Telegram @AstraPress)

Angelo Bonelli (Avs): ferma condanna delle minacce russe agli inviati Rai

 "Se la notizia del procedimento penale da parte della Russia nei confronti dei due giornalisti Rai fosse come confermata, ci troveremmo di fronte a un fatto grave. I giornalisti fanno il loro mestiere anche in zone di guerra e hanno il dovere e il diritto di informare. Noi da sempre ci battiamo per la libertà di informazione e del diritto di informare anche in teatri di guerra. Quello che, per esempio, non accade a Gaza. Dove lo Stato di Israele impedisce di raccontare il massacro che sta avvenendo nei confronti del Popolo palestinese. In questa circostanza condanniamo fermamente la minaccia da parte del governo Russo nei confronti dei due giornalisti Rai, a cui esprimiamo la nostra solidarieta'". Cosi' il portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.

Stefania Battistini - Figure 2
Foto Rai News

Maria Zakharova: i giornalisti stranieri rispettino le regole

Il ministero degli Esteri russo - che non commenta le indiscrezioni stampa su un possibile procedimento penale a carico dei giornalisti italiani della Rai entrati nella regione di Kursk - ha comunque ricordato ai "corrispondenti stranieri la necessità di rispettare le regole". "Vi preghiamo di contattare il ministero dell'Interno a riguardo", ha risposto all'AGI la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, alla richiesta di confermare la intenzioni di Mosca nei confronti degli inviati del Tg1 Stefania Battistini e Simone Traini, entrati nella regione di Kursk dall'Ucraina per realizzare un reportage dalle zone dell'offensiva delle truppe di Kiev. "Invitiamo, però, ancora una volta i corrispondenti stranieri a prestare attenzione alla necessità di rispettare le regole di permanenza sul territorio della Federazione russa", ha poi aggiunto Zakharova.

La Russia afferma di aver intercettato 12 missili diretti verso il ponte di Crimea durante la notte

La Russia ha dichiarato  di aver intercettato 12 missili statunitensi Atacms sparati dalle forze di Kiev contro il ponte di Crimea, che collega la Russia alla penisola ucraina annessa nel 2014. “I mezzi di difesa aerea hanno respinto un attacco di gruppo di 12 missili ATACMS di fabbricazione statunitense contro il ponte di Crimea durante la notte”, ha dichiarato il ministero della Difesa russo su Telegram. “Tutti i missili sono stati distrutti”, ha dichiarato.

Kiev: centinaia di prigionieri russi catturati nella regione di Kursk

Le forze ucraine avrebbero catturato "centinaia" di prigionieri russi nel Kursk che "in un secondo momento saranno scambiati con i prigionieri di guerra ucraini detenuti dalla Russia". Lo ha detto alla Bbc Yuriy Sak, alto consigliere del governo di Kiev. Sak ha spiegato che uno degli "obiettivi tattici di questa operazione" è quello di neutralizzare gli aeroporti nella regione di Kursk, che, a suo dire, sono stati utilizzati "per effettuare oltre 2.000 attacchi sul territorio ucraino" solo quest'estate. "Non siamo stati molto espliciti riguardo alle fasi di preparazione e questo ci ha garantito l'elemento sorpresa", ha affermato Sak, "quindi questo ci dà una leva, rafforza la nostra posizione".

Donbass: forze russe a pochi chilometri da Pokrovsk, Kiev ordina l'evacuazione

L'Ucraina ha ordinato l'evacuazione di Pokrovsk, la città della regione di Donetsk che rappresenta attualmente il principale obiettivo dell'avanzata russa. In un post su Telegram, il capo dell'amministrazione militare della città ha sottolineato l'importanza che i residenti "non ritardino" la loro evacuazione, poiché le forze russe stanno "rapidamente avvicinandosi alla periferia di Pokrovsk".

Donbass: Mosca rivendica la cattura di un altro insediamento in direzione di Pokrovsk

La Difesa russa, citata dalla Tass, afferma di avere preso il controllo di Serhiivka, insediamento abitato prima della guerra da poche decine di persone circa 16 chilometri a sud-est di Pokrovsk, la città della regione di Donetsk che rappresenta attualmente il principale obiettivo dell'avanzata russa nella regione ucraina di Donetsk.Ingrandisci la mappa

Il segnaposto bianco indica Serhiivka. In rosso i territori controllati da Mosca, in verde quelli riconquistati dall'Ucraina. (deepstatemap.live)

Kiev: a Kursk usiamo lo strumento militare per costringere la Russia a un negoziato equo

“L'Ucraina non è interessata a occupare i territori russi. Questo è ovvio. Perché l'Ucraina sta conducendo una guerra esclusivamente difensiva, rigorosamente nel quadro del diritto internazionale. Ma se parliamo di potenziali negoziati - sottolineo potenziali - dovremo mettere la Federazione Russa al tavolo delle trattative. Alle nostre condizioni. Non abbiamo assolutamente intenzione di implorare: ‘Per favore, sedetevi per negoziare’. Abbiamo invece mezzi efficaci e collaudati per costringerli. Oltre a quelli economici e diplomatici, c'è anche lo strumento militare. Dobbiamo infliggere alla Russia sconfitte tattiche significative. Nella regione di Kursk, possiamo vedere chiaramente come lo strumento militare venga oggettivamente usato per convincere la Federazione Russa a entrare in un processo negoziale equo. Di nuovo, per entrare in un processo negoziale, non nella tradizionale propaganda russa e nel ricatto della capitolazione”. Così su X (Twitter) Mykhailo Podolyak, consigliere presidenziale ucraino.

La Legione libertà della Russia invita i militari di Mosca ad arrendersi o cambiare schieramento

Il 16 agosto la Legione Libertà della Russia, un'unità di russi che combatte al fianco dell'Ucraina protagonista di alcune limitate incursioni in territorio di Mosca nei mesi scorsi, ha lanciato un appello alle truppe russe affinché si arrendano o cambino schieramento e si uniscano alla lotta "per il normale futuro della Russia", si legge nella dichiarazione della legione su Telegram, citata dal Kyiv Independent. "I vostri ufficiali politici, seduti nelle calde retrovie, vi dicono di non arrendervi, ma di farvi saltare in aria con la vostra stessa granata, ma centinaia di soldati russi ignorano questo ordine criminale, scegliendo di vivere piuttosto che morire per una medaglia per qualche colonnello o per una nuova villa per Gerasimov  (il capo di Stato maggiore russo, ndr)". La legione ha invitato i soldati russi ad "arrendersi alle Forze armate ucraine, come hanno fatto i loro compagni". Coloro che "vogliono continuare a combattere per il normale futuro della Russia" sono stati invitati a unirsi all'unità.

Giornalisti Rai in territorio russo, il caso è all'attenzione della Farnesina

I giornalisti Rai Stefania Battistini e Simone Traini si trovano al momento in Ucraina e non sono pervenute dalle autorità russe riscontri alla notizia del rischio dell'apertura di un procedimento penale a loro carico in Russia per un reportage realizzato nella regione di Kursk per “attraversamento illegale del confine di Stato”. Lo riferiscono a LaPresse fonti informate, aggiungendo che l'ambasciata italiana in Russia, in stretto raccordo con la Farnesina, sta effettuando le opportune verifiche.

Stefania Battistini - Figure 3
Foto Rai News

Deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova: “Mosca vuole processare i giornalisti italiani”

“Nel suo personale e distopico mondo, il regime putiniano minaccia un procedimento giudiziario contro Stefania Battistini e Simone Traini, i giornalisti che hanno realizzato uno speciale del Tg1 nel Kursk, la zona oggetto dell'incursione e occupazione ucraina in territorio russo. Putin e le sue truppe invadono, occupano, bombardano i civili ucraini e distruggono le infrastrutture, fuori da qualsiasi principio internazionale e dalla logica. Putin incarcera i giornalisti russi che dicono o scrivono la verità e vorrebbe intimidire i giornalisti stranieri, inviati di guerra per il fatto stesso di raccontare i fatti. La mia solidarietà ai giornalisti del Tg1 e l'auspicio che l'Italia, come la Ue e gli altri sostenitori di Kiev non smettano di supportare la resistenza ucraina in vista di una pace che non può essere una capitolazione nei confronti dell'invasore”. Lo afferma il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova.

“Mosca minaccia di avviare un procedimento penale contro i giornalisti Rai nel Kursk”

Stefania Battistini e Simone Traini, che hanno realizzato un reportage dalla città di Sudzha, rischiano un processo per “attraversamento illegale del confine di Stato”. Lo avrebbe reso noto il ministero degli Affari Interni russo. “L'intenzione del Cremlino è di avviare un procedimento penale contro i giornalisti italiani”.

Stefania Battistini e Simone Traini nella regione di Kursk (Rai, Tg1)

Media: “Donna dai Balcani probabile vice di Rutte alla Nato”. Politico cita la macedone Shekerinska e la bulgara Gabriel

Potrebbe essere una donna dell'est Europa, proveniente dalla regione balcanica, la candidata con maggiori chance alla carica di vice del nuovo segretario generale della Nato, Mark Rutte. A riferirlo è l'edizione europea di Politico, che fa i nomi della ex ministra della difesa macedone Radmila Shekerinska e della bulgara Marija Gabriel, ex commissaria europea. Fonti autorevoli Nato dell'Europa occidentale, citate da politico, sostengono che vi sarebbe un consenso generale tra gli alleati sulla nomina di un esponente donna est-europea. 

La Nato infatti, secondo tali fonti, avrà bisogno di una “figura esperta che sia competente, coraggiosa e intelligente, sia per ciò che concerne la Russia sia per le sfide nei Balcani occidentali”. E Shekerinska e Gabriel si adatterebbero bene a tale profilo. Stando al quotidiano statunitense, l'attuale vicesegretario generale dell'alleanza atlantica Mircea Joana dovrebbe dimettersi per candidarsi alle elezioni presidenziali di novembre in Romania. Rutte, secondo le indiscrezioni, dovrebbe entrare ufficialmente in carica il 2 ottobre prossimo.

Canada: “Nessun limite geografico all'uso degli armamenti donati a Kiev”

Il governo canadese ha autorizzato l'Ucraina a usare in territorio russo gli equipaggiamenti militari donati dal Canada. “Gli ucraini sanno come difendere il loro Paese”, ha detto una portavoce del Dipartimento della Difesa, Andrée-Anne Poulin. Il Canada pertanto, riporta la Cbc, “non impone restrizioni geografiche all'uso degli equipaggiamenti militari donati all'Ucraina”. Il Canada, sottolinea la rete, ha donato otto carri armati Leopard 2A4, qualche decina di mezzi corazzati Acsv (Armoured combat support vehicles), centinaia di altri veicoli blindati e un ‘piccolo numero’ di obici M-777.

Zaporizhzhia, drone contro un'auto di delegati russi

Un drone ha attaccato un'auto con i legislatori della repubblica interna russa della Baschiria nella regione di Zaporizhzhia, ferendo uno di loro. Lo ha dichiarato il servizio stampa del parlamento regionale. I deputati della Baschiria Timergali Urazgulov e Yulia Krasnova si trovavano nella zona di operazioni militari speciali per una missione umanitaria. “I deputati stavano tornando a Berdyansk con l'auto personale di Timergali Urazgulov dopo una riunione e dopo aver trasferito un carico ai nostri soldati. L'auto è stata attaccata vicino a Tokmak, nella regione di Zaporizhzhia”, ha dichiarato il portavoce del Consiglio di Stato della Baschiria Konstantin Tolkachev. 

Il drone ha colpito il tetto dell'auto, che si muoveva ad alta velocità, ha detto Tolkachev. Dopo la collisione, il drone è rimblazato ed è esploso in aria. Urazgulov ha riportato una ferita lieve da frammentazione e ha rifiutato il ricovero in ospedale. L'auto è stata gravemente danneggiata, ma ha potuto muoversi dopo l'incidente portando i deputati al sicuro dalla zona pericolosa. Urazgulov e Krasnova si trovano ora nella regione di Rostov e stanno tornando a Ufa. 

Kiev: “Colpito traghetto in Crimea e imbarcazione nel territorio russo di Krasnodar”

L'Ucraina ha colpito nella notte un traghetto nella città di Kerch, in Crimea, e un'imbarcazione nei pressi della comunità di Chernomorsk, nel territorio russo di Krasnodar. Lo ha affermato Serhii Bratchuk, portavoce dell'Amministrazione militare dell'oblast di Odessa. Non è chiaro se l'imbarcazione colpita sia di tipo militare oppure no. Esplosioni sono risuonate in diverse città, scrive il canale Telegram Crimean Wind, citando resoconti di residenti. Un incendio è stato segnalato nei pressi della città di Kerch, nell'area portuale. Secondo quanto riportato dai media locali, gli abitanti di Sebastopoli, Simferopoli e Kerch hanno udito delle esplosioni intorno alle 3,30 del mattino, ora locale. Segnalate diverse esplosioni anche nella comunità di Chernomorsk, nella vicina regione russa di Krasnodar, intorno alle 4,30 del mattino, ora locale.

Consigliere di Putin, Nikolaj Patrušev: “La Nato ha aiutato l'attacco di Kiev a Kursk”

La Nato e “i servizi speciali Occidentali” sono direttamente coinvolti nella pianificazione dell'attacco dell'Ucraina alla regione russa di Kursk. Lo asserisce il principale consigliere di Vladimir Putin, Nikolaj Patrušev, citato da Tass. “È stato l'Occidente a portare al potere la giunta criminale in Ucraina. I paesi Nato hanno inviato armi e istruttori militari in Ucraina, continuano a fornire informazioni d'intelligence e controllano le azioni dei gruppi neonazisti. E l'operazione nella regione di Kursk è stata pianificata con la partecipazione della Nato e dei servizi speciali Occidentali”, ha detto Patrushev.

Stefania Battistini - Figure 4
Foto Rai News

Germania, sabotaggio vicino a una base dell'esercito. L'allarme delle autorità: “Non bevete e non fate la doccia, l'acqua potrebbe essere contaminata”

In Germania è stato lanciato un nuovo allarme per la possibile contaminazione intenzionale dell'acqua potabile. Lo hanno dichiarato le autorità locali. Il comune di Mechernich, vicino a Colonia, nell'ovest del Paese, ha segnalato un'intrusione nel locale di trattamento e distribuzione dell'acqua potabile, specificando che questo riforniva una vicina base della Bundeswehr. “A causa di un'intrusione nel sito di distribuzione dell'acqua potabile nella città di Mechernich, è possibile che l'acqua potabile sia stata contaminata in modo pericoloso per la salute”, hanno annunciato il servizio sanitario di Mechernich. 

La città, dunque, ha invitato la popolazione a non bere l'acqua del rubinetto e a non fare la doccia. Ha aggiunto che la recinzione di sicurezza che circonda il sistema di trattamento delle acque è stata tagliata per forzare il passaggio. Un consigliere comunale, Thomas Hambach, ha aggiunto che l'intrusione è stata scoperta da una pattuglia dell'esercito in seguito al rafforzamento dei controlli dopo i recenti sospetti di sabotaggio. 

Il sito dell'acqua potabile è dotato di un sistema di allarme, ma non ha funzionato. Già qualche giorno fa, i timori di un sabotaggio avevano fatto scattare l'allarme sicurezza in due basi militari del Paese: una a Colonia, appartenente all'aeronautica militare e molto attiva nel fornire aiuti militari all'Ucraina, e un'altra della Nato. Anche a Colonia le autorità hanno scoperto un buco in una recinzione che circonda un sito di acqua potabile che rifornisce la caserma e hanno sigillato i locali. I controlli effettuati finora non hanno confermato alcuna contaminazione.

Contemporaneamente, la Nato ha segnalato un tentativo di effrazione nella sua base aerea di Geilenkirchen, dove sono basati gli aerei da ricognizione AWACS, ma non è stato stabilito alcun legame tra i due incidenti. “Questi incidenti dimostrano che dobbiamo rimanere vigili”, ha dichiarato il ministro della Difesa Boris Pistorius. Diversi politici tedeschi hanno puntato il dito contro la possibile responsabilità della Russia nei due casi, sostenendo che potrebbero far parte di una guerra ibrida legata al sostegno di Berlino a Kiev.

Bombardiere Tupolev Tu-22M si schianta in Siberia. Muore uno dei piloti

Un bombardiere TU-22M russo è precipitato nella regione di Irkutsk, in Siberia, uccidendo uno dei quattro uomini d'equipaggio. L'incidente è avvenuto durante un volo di  addestramento, quando l'aereo Tupolev si è schiantato in un'area desertica non lontano da un villaggio. Lo ha dichiarato il governatore regionale Igor Kobzev. Le operazioni di ricerca e soccorso “sul luogo dell'incidente sono durate tutta la notte. Purtroppo non è stato possibile salvare uno dei piloti”, ha scritto Kobzev su Telegram, citando ‘il comando militare del Ministero della Difesa’. Gli altri piloti sono stati ricoverati in ospedale con ferite. Secondo le prime informazioni, la causa dell'incidente è attribuita a un “guasto tecnico”.

Zelensky: “Abbiamo il pieno controllo della città russa di Sudzha”. Nell'area c'è un impianto che indirizza il gas russo verso l'Ungheria

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha rivendicato che le truppe di Kiev hanno ormai pieno controllo della città russa di Sudzha, che prima della guerra aveva una popolazione di 5.000 persone e ospita infrastrutture per il pompaggio del gas russo verso l'Europa. Lo scrive il Guardian.

Sudzha si trova a circa dieci chilometri all'interno del territorio russo ed è il più grande degli 80 insediamenti che l'Ucraina sostiene di aver conquistato nei dieci giorni dall'inizio della sua incursione a sorpresa in Russia. "Il generale Syrskyi ha riferito del completamento della liberazione della città di Sudzha dalle forze militari russe. Ora si sta istituendo un ufficio del comando militare ucraino" ha dichiarato Zelensky. La maggior parte della popolazione, secondo il Guardian, è stata evacuata.

Sudzha ospita una stazione di misurazione per il gas naturale russo proveniente dalla Siberia occidentale, che poi scorre attraverso i gasdotti ucraini verso l'Europa, rappresentando circa il 3% delle importazioni di gas europee. Attualmente, la gran parte del flusso di gas russo verso l'Europa è interrotto, ma rimangono le forniture a Slovacchia e Ungheria, il paese più freddo nell'Ue e nella Nato rispetto alle posizioni di Kiev e più vicino a Mosca.

Sia l'Ucraina sia la Russia hanno rivendicato nelle ultime ore progressi nella regione di Kursk. Il ministero della difesa russo ha dichiarato che le sue forze continuano a “respingere il tentativo di incursione delle forze armate ucraine” e hanno ripreso il controllo dell'insediamento di Krupets. I carri armati Challenger 2 donati all'Ucraina dalla Gran Bretagna sono stati utilizzati in combattimenti attivi sul territorio russo, ha riportato Sky News. Il ministero della Difesa del Regno unito non ha commentato la rivendicazione, ma ha affermato che “le operazioni all'interno della Russia” sono un uso permesso dei carri armati e di altre armi fornite all'Ucraina.

Parlando alle Nazioni Unite il vice-ambasciatore russo, Dmitry Polyansky, ha definito l'attacco ucraino su Kursk una “operazione folle e sconsiderata” e ha detto che la Russia riprenderà presto il controllo.

Kim Jong-un a Putin: “Sviluppare relazioni e cooperazione strategica”

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha riaffermato l'impegno a “sviluppare le relazioni e la cooperazione” con la Russia, in un messaggio al presidente Vladimir Putin in occasione dell'anniversario dell'indipendenza di Pyongyang dal dominio coloniale del Giappone: lo riferisce l'agenzia di stampa statale nordcoreana Kcna. Kim ha risposto così - spiega la Kcna - a un messaggio di congratulazioni di Putin per la ricorrenza della liberazione del 15 agosto 1945, in cui il leader russo ha affermato che il legame forgiato mentre i soldati sovietici combattevano contro quelli giapponesi continua a servire come base dei legami tra Mosca e Pyongyang. “I sentimenti amichevoli degli eserciti e dei popoli dei due Paesi, forgiati e approfonditi nella sanguinosa lotta contro il nemico comune, servono come una potente forza trainante per sviluppare relazioni di amicizia e cooperazione in un partenariato strategico globale e in un cameratismo invincibile”, gli ha fatto eco Kim.

Vladimir Putin e Kim Jong Un (AFP)

Le imprese ucraine saranno in grado di produrre il 90% dei materiali da costruzione per la ricostruzione dell'Ucraina, a condizione che vi siano investimenti sufficienti

Secondo la ricerca eseguita da Kyiv School of Economics, i produttori ucraini possono potenzialmente produrre il 90% dei materiali da costruzione necessari per ricostruire il Paese. Per questi materiali da costruzione saranno necessari circa 65 miliardi di dollari. Attualmente, la dimensione degli investimenti esteri e ucraini nello sviluppo del settore è stimata a circa 730 milioni di dollari. Il problema principale del settore è il calo significativo della domanda, fino al 25-40% rispetto al periodo prebellico. Pertanto, investire nel settore è un lavoro per il futuro. Uno dei materiali principali per la ricostruzione è il cemento. Si prevede una grande domanda di calcestruzzo, strutture metalliche, mattoni, vetro e materiali per l'isolamento termico.

Lukashenko, Presidente della Bielorussia: “Kiev e Mosca trattino, noi pronti alla guerra. Gli Usa vogliono che ucraini e russi si distruggano a vicenda”

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko torna a esortare Ucraina e Russia a “sedersi al tavolo dei negoziati e porre fine” alla guerra, ma anche a minacciare l'uso di armi nucleari tattiche nel caso in cui i confini della Bielorussia fossero violati dal nemico. In una intervista all'emittente di stato russa Vgtrk, Lukashenko afferma che ad “avere bisogno” di questo conflitto è solo l'Occidente e non i popoli ucraino e russo. 

“Non vogliamo un'escalation e una guerra contro l'intera Nato, ma se si arriva a questo non avremo altra scelta: non appena qualcuno oltrepasserà il confine di stato la risposta sarà immediata”, dice il presidente bielorusso. “Non useremo alcuna arma finché non metteranno piede sul nostro” territorio, aggiunge Lukashenko. Secondo l'alleato del presidente Vladimir Putin, “alti rappresentanti” della leadership americana vorrebbero “lasciare che ucraini e russi si picchino a morte e si distruggano a vicenda”.

Kiev: "Sentite esplosioni nella capitale ucraina"

L'aeronautica militare ucraina ha reso noto che in serata sono state segnalate esplosioni nella capitale Kiev, a seguito dell'intervento delle forze di difesa aerea su un drone d'attacco. Esplosioni sono state sentite anche nella regione di Sumy. Lo scrive l'Ukrainska Pravda.

I russi evacuano Kursk mentre l'Ucraina intensifica le incursioni

“Le persone intelligenti a Kiev hanno calcolato che dovrebbero prendere il controllo di questo hub, in modo che l'esercito russo debba distruggerlo per riprenderselo”, ha detto Andrei Fedorov, ex vice ministro degli Esteri russo, in un talk show della televisione di Stato. “Questo significa che le forniture di gas all'Europa saranno interrotte a causa delle azioni della Russia, non dell'Ucraina. Tra l'altro, questo colpirà duramente l'Ungheria e la Slovacchia”, ha aggiunto. Finora non ci sono state indicazioni di un'interruzione del flusso di gas. Ieri, sia l'Ucraina che la Russia hanno rivendicato progressi nella regione di Kursk. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le sue forze continuano a “respingere il tentativo di incursione delle forze armate ucraine” e hanno ristabilito il controllo sull'insediamento di Krupets. Allo stesso tempo, il governatore regionale ad interim di Kursk, Alexei Smirnov, ha ordinato l'evacuazione della regione di Glushkovo, 28 miglia a nord-ovest di Sudzha, suggerendo il timore che l'avanzata ucraina possa continuare. Secondo le autorità locali, più di 120.000 residenti della regione sono già stati evacuati. 

Zelensky: Le truppe ucraine hanno ora il pieno controllo della città russa di Sudzha

Il presidente ucraino ha detto che le truppe di Kiev hanno il pieno controllo della città russa di Sudzha, che prima della guerra aveva una popolazione di 5.000 persone e contiene infrastrutture che pompano il gas russo verso l'Europa. “Il generale Syrskyi ha riferito di aver completato la liberazione della città di Sudzha dall'esercito russo. Un ufficio del quartier generale ucraino si sta stabilendo lì”, ha detto Volodymyr Zelenskiy, dopo aver ricevuto un briefing dal comandante in capo delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi. Mentre alcuni residenti sono rimasti, riparandosi dai combattimenti negli scantinati, la maggior parte è stata evacuata.

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