Freno a mano tirato e poco guascone: ma gli ascolti premiano il ...
diRenato Franco
L’esordio ad «Affari Tuoi» è ottimo (4.407.000 spettatori con il 24,8%), un milione in più rispetto all’esordio dell’anno scorso. Il saluto ad Amadeus
Il freno a mano tirato, l’aria da studente che si è applicato e vuole fare bella figura senza strafare. Mai sopra le righe, il lato guascone lasciato — insieme alla giacca — nell’armadio per un’altra occasione. Il debutto di Stefano De Martino ad Affari Tuoi è nel segno dell’understatement: zero retorica, poca enfasi, battute quanto basta. Sono queste le prime impressioni al suo esordio nell’access prime time. Ma siamo solo all’inizio. Condurre l’appuntamento più importante del palinsesto (nella fascia economica più redditizia, quella dopo il tg) non ha a che vedere con i 100 metri, si tratta piuttosto di una maratona che dura mesi. Quando l’appuntamento è quotidiano bisogna prendere il ritmo giusto, perché la tv è soprattutto abitudine e reiterazione. Come le favole si ripete sempre uguale — la meccanica di Affari Tuoi è sempre la stessa —: sta al narratore tenere desti gli spettatori, convincerli ogni sera a seguire lo stesso film.
De Martino ha scelto il vintage (telefono rosso con la rotella, le vecchie scatole di cartone) e una conduzione piana (l’invito a «spacchettare» è certo meno originale dello «scavicchi ma non apra» di Bonolis, uno che ama giocare con le parole). Il neo-conduttore non dimentica chi lo ha preceduto: non gli dedica un saluto formale, ma lo evoca nel gioco («come direbbe il buon Amadeus, soldi sicuri»). La serata è di quelle ad alta tensione e alto rendimento: vittoria da 100 mila euro (ovvio che tra le puntate già registrate la Rai per la prima abbia scelto una conclusione con bottino cospicuo), la chiusura è alle 21.40 per racimolare più punti di share possibile.
Del resto viale Mazzini ha puntato tutte le sue carte su De Martino: contratto da quattro anni (si dice a 8 milioni di euro), la promessa che poi — dopo il biennio di Carlo Conti — sarà affidato a lui il Festival di Sanremo. L’esordio in termini di ascolto è ottimo (4.407.000 spettatori con il 24,8%), un milione in più rispetto all’esordio dell’anno scorso. Ma è solo il primo scalino: la curiosità per la partenza, la concorrenza ancora spenta. La maratona è appena iniziata.
3 settembre 2024
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