Stellantis in retromarcia: ricavi -14%, utile -48%

25 Lug 2024
10:47 Giovedì 25 Luglio 2024

Brutta semestrale, con numeri tutti negativi. Anche il margine operativo è in forte discesa. Tavares ammette: "Risultati sotto le nostre aspettative". Troppo elevato il livello delle scorte e il nodo dei prezzi. Confermate le stime 2024 ma non sui conti

Stellantis va in retromarcia nel primo semestre del 2024 e conferma i principali obiettivi per l’intero anno, ma non tutti. I ricavi del gruppo guidato da Carlos Tavares sono scesi del 14% a 85 miliardi di euro. Ma una pesante flessione riguarda anche l’utile netto, che è in calo del 48% a 5,6 miliardi. E il titolo a Piazza Affari nella mattina del 25 luglio, dopo non essere riuscito a fare prezzo in avvio, ha poi aperto gli scambi perdendo l’11%. Nel semestre l’utile operativo rettificato a quota 8,5 miliardi è in calo del 40% e ha rappresentato un margine del 10%, ovvero 440 punti base in meno rispetto alla prima metà del 2023, quando il margine era stato del 14,4%. Anche l’utile rettificato diluito per azione è diminuito del 35% su base annua, ma un altro dato fortemente negativo è il free cash flow industriale che risulta negativo per 392 milioni, a fronte di uno positivo per 8,6 miliardi nel primo semestre dello scorso anno.

I risultati finanziari in calo nella prima metà del 2024, spiega l’azienda presieduta da John Elkann, sono stati determinati principalmente “da una riduzione dei volumi e del mix, con un confronto impegnativo dei volumi, dovuto alla combinazione di iniziative di riduzione dello stock con gap temporanei nella produzione legati a una transizione generazionale del portafoglio prodotti, oltre ad una riduzione della quota di mercato, in particolare in Nord America”. La discesa in Nord America ha effetto soprattutto sull’utile operativo rettificato, calato di 5,7 miliardi rispetto al primo semestre 2023 a quota 8,5 miliardi.

Gli analisti di Banca Akros segnalano che “il margine dell’utile operativo rettificato e i risultati sul free cash flow del primo semestre 2024 sono stati più deboli del previsto» e forse il vero problema è che «il livello delle scorte rimane elevato, complicando la situazione: se Stellantis vuole ridurre le scorte potrebbe dover ridurre i prezzi netti a discapito dei margini”. Gli analisti segnalano che i prezzi medi di vendita in Nord America e in Europa hanno già iniziato a vacillare. “In questo scenario, crediamo che raggiungere un margine a doppia cifra nel secondo semestre 2024 sia una sfida. Ci aspettiamo che i risultati del primo semestre 2024 pesino sul prezzo delle azioni” nella giornata del 25 luglio.

La società ribadisce le stime 2024 su un margine dell’utile operativo rettificato a due cifre nel 2024 e su un flusso di cassa industriale netto positivo, nonostante le incertezze macroeconomiche. Ma non conferma più un contesto favorevole per quanto riguarda i ricavi, che invece erano visti in crescita fino alla fine del primo trimestre. Il management però, spiega Stellantis, sta attuando azioni decisive per indirizzare le sfide operative, tra cui la quota di mercato e lo stock in Nord America.

“La performance della società nella prima metà del 2024 è stata inferiore alle nostre aspettative, riflettendo un contesto settoriale difficile ma anche problematiche operative aziendali”, è l’ammissione del ceo Tavares. “Mentre da un lato si rendevano necessarie azioni correttive, ora in fase di esecuzione, dall’altro abbiamo avviato un’offensiva sui prodotti, che prevede non meno di 20 nuovi modelli da lanciare nel corso dell’anno, e che offrirà maggiori opportunità quanto più eseguita bene. Abbiamo molto lavoro da fare, soprattutto in Nord America, per massimizzare il nostro potenziale a lungo termine”. Per invertire la rotta nella seconda metà dell’anno Stellantis ha in programma oltre 20 lanci per il 2024, tra cui una versione rinnovata del Ram 1500, una gamma di van europei e Peugeot 3008, il primo veicolo nato sulla nuova famiglia di piattaforme Stla. La casa di Tavares conferma anche l’arrivo dei primi modelli del partner cinese Leapmotor in Europa verso la fine del terzo trimestre dell’anno, dopo che la joint venture Leapmotor International ha ricevuto tutte le autorizzazioni.

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