Chi è il sultano del Brunei che vuole comprare Villa Certosa: dai 12 ...

3 giorni ago

Hassanal Bolkiah ha 77 anni e da oltre mezzo secolo è il sultano del Brunei: il suo nome è quasi leggendario, così come le sue favolose ricchezze

Sultano del Brunei Villa Certosa - Figure 1
Foto Corriere della Sera

Hassanal Bolkiah, il ricchissimo sultano del Brunei, è a quanto pare interessato - come hanno raccontato Daniela Polizzi e Mario Gerevini su Corriere - all’acquisto della splendida berlusconiana Villa Certosa. Secondo indiscrezioni, confermate però da più fonti, il plurimilionario 77enne, dal 1967 alla guida della piccola monarchia assoluta di stampo islamico sull’isola del Borneo, sarebbe andato personalmente in Sardegna a visitare la proprietà che fu del Cavaliere. Ancora non si sa, però, se il possibile acquisto sia per sé o come regalo a uno dei suoi figli, Adbul Mateen, che si è sposato lo scorso gennaio con festeggiamenti durati 10 giorni e praticamente senza paragoni in termini di sfarzo e munificenza.

Sultano dal 1968

Nato il 15 luglio 1946 da Omar Ali Saifuddien III, il quale lo scelse in tenera età, tra i suoi 10 figli, per succedergli al trono, Hassanal Bolkiah Al-Mu'izzaddin Waddaulah ibni Almarhum Sultan Omar Ali Saifuddien Sa'adul Khairi Waddien, questo il suo ufficiale e lunghissimo nome, è il 29esimo sultano del Brunei e da più di 50 anni regna sul piccolo stato costiero dell’isola del Borneo, nella regione sud-est asiatica del mondo. Il Brunei è una minuscola nazione dove per 600 anni i re hanno sposato le loro cugine. Pochi occidentali si erano accorti di questo luogo fino al 1926, quando vi fu scoperto il petrolio. Allora iniziò a cambiare tutto. In modo particolare per la famiglia reale. Ma la vera svolta ci fu quando il Brunei ottenne  l’indipendenza dal Regno Unito, nel 1984. Tre anni più tardi, infatti, Bolkiah (diventato sultano il primo agosto 1968) risultava l'uomo più ricco del mondo, con un patrimonio di 40 miliardi di dollari.

Sultano del Brunei Villa Certosa - Figure 2
Foto Corriere della Sera
Tre mogli ufficiali e 12 figli

Bolkiah è stato preparato al ruolo di sovrano alla Victoria Institution di Kuala Lumpur, in Malesia, oltre che alla Royal Military Academy di Sandhurst, in Inghilterra. Il suo regno dura da più di mezzo secolo e in questo arco di tempo il sultano ha avuto tempo per unirsi in matrimonio con tre donne, tutte mogli ufficiali, diventando padre di 12 figli. La prima consorte, come da tradizione, è sua cugina di primo grado Raja Isteri Pengiran Anak Hajah Saleha, con la quale è sposato dal 1965. La seconda moglie, invece, è stata Mariam binti Abdul Aziz, una hostess della Royal Brunei Airlines dalla quale il sultano ha divorziato nel 2003, dopo che era trapelata la notizia che la donna si era fatta truffare di 2,7 milioni di dollari da un indovino. Nell'agosto del 2005 il posto di Mariam è stato preso da una presentatrice della TV3 malese, Azrinaz Mazhar Hakim. Anche questa consorte, però, non ha retto molto e la coppia reale ha divorziato nel 2010. Alle due ex mogli Balkiah ha stato tolto il titolo nobiliare, oltre che il lauto stipendio mensile. 

Il patrimonio e le collezioni

Quello del sultano del Brunei è un patrimonio immenso che annovera proprietà in tutto il mondo, oltre a una celebre collezione di auto stimata nel suo valore in circa cinque miliardi di euro. Secondo il Guinness dei primati, la collezione del sultano conta 500 Rolls-Royce, il che la rende la più grande collezione mondiale di questo marchio. Nel 2007 il Daily Mirror aveva tentato di elencare tutte le altre automobili della collezione: 531 Mercedes-Benz, 367 Ferrari, 362 Bentley, 185 Bmw, 177 Jaguar, 160 Porsche e 20 Lamborghini. Da allora possiamo immaginare che il numero dei veicoli sia aumentato. La visita in Sardegna, inoltre, sarebbe avvenuta con il suo Boeing 747-400, placcato in oro, dal valore di circa 233 milioni di dollari. Bulkiah però possiede anche altri 6 aerei più piccoli e due elicotteri, che sa pilotare lui stesso. Inoltre, il sultano gestisce un parco di divertimenti da 3 miliardi di dollari, chiamato Jerudong Park, e la sua residenza ufficiale è il palazzo Istana Nurul Iman, dal valore di oltre 600 milioni di dollari: 1.788 stanze e 257 bagni circondati da un parco di 200 mila metri quadrati, costruiti nel 1984 per celebrare l’indipendenza formale del Brunei dal Regno Unito.

Sultano del Brunei Villa Certosa - Figure 3
Foto Corriere della Sera
La giovinezza scapestrata...

Ma il lungo regno di Bulkiah non è solo luci (date dal riverbero del tanto oro che ricopre un po’ tutto quello che circonda lui e la sua numerosa famiglia). Negli anni infatti non sono mancati gli scandali. Appena diventato sultano, incapace di distinguere gli amici dai sicofanti, il sultano, all'epoca 41enne, lo si vedeva spesso nelle bische di Londra, mentre finanziava le prime imprese del trafficante d'armi saudita Adnan Khashoggi. La sua più grande stravaganza, però, si è rivelata essere l'amore per il fratello minore, Jefri. I due venivano visti sfrecciare a mezzanotte con le loro Ferrari per le strade di Bandar Seri Begawan, la capitale, e solcare gli oceani con la loro flotta di yacht, oltre a invitare carichi di pony da polo e giocatori argentini per assecondare la loro passione per questo gioco, che a volte praticavano con il principe Carlo. 

... e l’avvicinamento alla Sharia

Durante gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, poi, sembra che il principe Jefri supervisionasse un harem di 40 giovani donne. Questo almeno secondo la scrittrice americana Jillian Lauren, che ha sempre sostenuto di essere stata reclutata dal principe quando aveva 18 anni e viveva a New York. La testata Insider ha elencato inoltre alcune delle stravaganze del sultano: dal taglio di capelli costato 20 mila euro alla costruzione di un bizzarro zoo personale; all’assegno da 16 milioni di dollari staccato per far cantare Michael Jackson al suo 50esimo genetliaco.Ma c’è di peggio. Se per se stesso (e suo fratello) il sultano ha sempre assicurato ampie libertà, non vale lo stesso per i suoi sudditi. Hassanal Bolkiah, infatti, nel 2019 ha introdotto una legge che puniva l'omosessualità con la morte per lapidazione, nell'ambito di un'iniziativa volta ad allineare il Paese alla Sharia, una rigida interpretazione dell'Islam. Sulla scia delle tante critiche internazionali, il sultano aveva però fatto marcia indietro, promettendo che la punizione non sarebbe mai stata applicata, pur rimanendo legge nei registri statutari.

Sultano del Brunei Villa Certosa - Figure 4
Foto Corriere della Sera

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29 giugno 2024 ( modifica il 29 giugno 2024 | 12:35)

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