Tamberi in finale: "Ci vediamo sabato!". Ok anche l'altro azzurro ...
Tutta l’Italia esulta con Gianmarco Tamberi e Stefano Sottile: gli altisti azzurri sono tra i finalisti di Parigi 2024.
Il campione olimpico di salto in alto – solo pochi giorni fa febbricitante in ospedale – e il collega sono riusciti a centrare la qualificazione all’ultimo atto stando a 2.24 metri sulla pista dello Stade de France.
Sarà la gara più difficile della mia vita – aveva scritto Tamberi sui social – Lotterò con tutto me stesso. Adesso come adesso ho davvero bisogno di sentire il vostro sostegno, ho bisogno di sapere in quanti scenderanno in pedana al mio fianco. Voi siete la mia forza, e ora, di quella forza, ne ho bisogno più che mai!
Tamberi salta i 2.24 metri sfiorando l'asta: com'è andata la gara di qualificazione“Il cuore e la testa fanno la differenza”, aveva scritto Gimbo da Parigi, tra le altre cose: “È il momento di dimostrarlo”. Detto-fatto, anche se non senza complicazioni. Già durante i salti di prova di riscaldamento, prima della gara, il capitano dell’atletica azzurra appare stanco, affaticato, provato, facendo fatica a superare l’asta e restando sconfortato sul tappetino dopo ogni atterraggio.
Tre ore prima della gara, il 32enne marchigiano aveva diffuso una notizia incoraggiante: temperatura corporea a 36.3 gradi e febbre sparita, come testimoniava il termometro fotografato nelle storie.
Intorno alle ore 10:10 invece al via i primi salti ufficiali. L’obiettivo è saltare a 2.27 metri o rientrare tra i migliori 12 (su 24). Tamberi, impegnato nel gruppo A, bacia la moglie in tribuna prima di iniziare la gara contro gli altri e, stavolta, anche contro se stesso.
La prima misura da superare è 2.15 metri, rifiutata: Gimbo non salta e aspetta. Seconda misura: 2.20 metri. Tamberi carica il pubblico, prende la rincorsa e supera l’asta, ma esprime platealmente disagio e insoddisfazione. Intanto tanti errori da parte degli altri atleti. Terzo salto a 2.24 metri: Gimbo stacca e con la coscia sfiora l’asta, che traballa ma non cade. Il saltista si porta le mani tra i capelli, ma ancora nessun errore. Solo altri quattro come lui, tra cui anche l’altro azzurro Sottile. Per l’ultima misura restano in gara in 14, con due atleti da tagliare.
L’utimo salto è a 2.27 metri: sbagliano in tanti, compreso Sottile, compreso Tamberi, che fallisce anche il secondo e il terzo tentativo. Ma gli errori non pesano: gli italiani rientrano ormai tra i primi dodici e accedono, anche senza troppi patemi d’animo, alla finale.
Olimpiadi, finale di salto in salto con Tamberi: quando ci saràQualificato alla finale anche il qatariota Barshim, co-campione olimpico a Tokyo insieme a Gimbo, che salta i 2.27 metri nonostante un crampo al polpaccio sinistro. Supera l’ultima misura anche il sudcoreano Woo. Dalla pedana B fuori a sorpresa lo statunitense Harrison, secondo all’ultimo Mondiale e consolato da Tamberi. Avanti, seppur con qualche rischio, il neozelandese Kerr, tra i principali candidati per le medaglie.
Archiviata la qualificazione, la testa va già all’ultimo atto, dove Tamberi, come Brashim, inseguirà lo storico bis della medaglia d’oro mai riuscito a nessuno in questa specialità. Appuntamento sabato 10 agosto a partire dalle ore 19.10.
Tamberi: "Oggi avevo poche energie, sabato sarà diverso"Di seguito le parole due azzurri alla Rai dopo la gara:
La gara è stata non facilissima. Pre gara sono arrivato stanco, le gambe non le sentivo benissimo, pensavo si passasse con 27 a in 24 hanno sbagliato in tanti e già sapevamo di essere in finale prima dell’ultimo tentativo. I 27 non erano neanche brutti, erano fattibili, ma sono contento per la finale, ora ce la giochiamo. Com’è la pedana? L’ho sentita normale, se uno sta bene influisce poco. – Sottile
Devo ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino, non mi aspettavo tutto questo affetto. Grazie a tutti, significa tantissimo per me. Oggi bisognava andare in finale, tre giorni fa ero in un lettino d’ospedale: per assurdo la finale sarà più facile. Oggi non è andato niente: non ho mai staccato, avevo poche energie… A 2.27 ho provato a spegnere di più, ma la gamba non teneva. Adesso ve lo dico: sabato sarà un’altra giornata, sarà completamente diverso. Sabato è l’occasione della vita, oggi dopo due giorni sto già decisamente meglio. Il salto è ancora condizionato, ma sabato non sarà così. Ci vediamo alle 19 in pedana. Furlani? Segnatevi il suo nome, perché a 19 anni è un fenomeno allucinante: ha una testa da campione e una dedizione unica. – Tamberi