La scelta di Tecla Insolia di non depilarsi le ascelle al Festival del ...

Alla Festa del Cinema di Roma, il red carpet si riempie delle celeb più amate e dei loro outfit, dei loro beauty look e delle scelte di stile con cui conquistano i flash dei fotografi. Nella giornata del 22 ottobre 2024, a catturare l'attenzione del pubblico in sala e a casa è stata l'attrice e cantante Tecla Insolia, arrivata all’Auditorium Parco della Musica per presentare con il resto del cast L’Albero, la prima opera della regista Sara Petraglia. Avvolta da un elegante abito nero senza maniche, Insolia si è presentata alla première mostrando in bella vista i peli sotto le ascelle, una scelta sempre più di tendenza fra it-girl, personaggi dello spettacolo e influencer, che non parla solo di glam, in termini di moda, ma anche di libertà, di ribaltamento delle norme sociali, degli standard di bellezza e, quindi, di empowering femminile.

Tecla Insolia con le ascelle non depilate al Rome Film Festival 2024 è un tassello che si aggiunge nella lotta per l'autodeterminazione dei corpi femminili. Dalla prima metà del Novecento, infatti, l'industria della bellezza e la nostra società, patriarcale e capitalista, hanno iniziato a richiedere alle donne di eliminare i peli dal proprio corpo, come se non fossero naturali. Avere gambe, inguine e ascelle lisce diventava così sinonimo di bellezza, e la bellezza era (ed è) l'unico metri di giudizio consentito, in un ambiente dominato dagli uomini. L'unico modo in cui poter essere accettate e forse rispettate.

Tramite pubblicità e azioni di marketing veniva quindi instillato nelle donne il desiderio di piacere anche attraverso la rimozione di questi peli. Vendere un rasoio o delle strisce depilatorie, a quel punto, era diventato l'obiettivo delle aziende: costruivano dei nuovi bisogni illusori nelle consumatrici, profittando così sulle spalle delle loro insicurezze. Se infatti ad una persona è richiesto di essere bella, incontrando dei determinati parametri estetici, questa non potrà che sentirsi isolata e sbagliata, se non aderisce a questi determinati canoni.

E ancora oggi, per vivere o sopravvivere meglio, alle categorie oppresse è richiesto di rispettare questi ideali, senza mai uscire dallo status quo predefinito. La scelta di Tecla Insolia a Roma diventa, quindi, una di importanza fondamentale per la distruzione di questi standard di bellezza, perché si aggiunge a un discorso di liberazione dei corpi femminili, così che ognuna potrà decidere per sé stessa se tenersi i peli, o continuare a raderseli. Consapevoli che si tratta di una scelta personale e sempre valida, ma non imposta dall'esterno.

Mi piace ricercare e sperimentare, lo faccio da sempre attraverso il beauty, ma soprattutto la scrittura. Di solito per descrivermi lascio parlare la mia carta astrale: sole in Capricorno, luna e ascendente in Aquario. Tre cose su di me: sono cresciuta innamorandomi della letteratura, ma sogno ancora di fare l’attrice e ogni tanto dico in giro di esserlo. Persona preferita: Audre Lorde.