Ballando con le Stelle, Teo Mammucari svela il suo segreto: «Ho ...
«Ho vissuto l’inferno, ero un bambino». Così Teo Mammucari racconta la sua storia nella semifinale di Ballando con le Stelle. Poi l’esibizione e la commozione abbracciando la figlia che gli porge un palloncino bianco.
«La cosa che mi ha toccato di più è tua figlia, bellissima. Emotivamente era talmente dentro la parte che mi è arrivata». Commenta Mariotto.
«Perché era autentica»-replica Milly Carlucci- «E' stato isolato (con le cuffie) da tutti quanti per non sentire durante la clip».
«Quel "villaggio" era a Civitavecchia? Ci sono stata a visitarlo con la scuola, ci ho passato un intero giorno, facevo le elementari, ma mi è rimasto molto impresso.
Sono seria, magari io e te abbiamo trascorso un po' di tempo insieme. Mi ha colpito. Non so perchè ho questo ricordo» Questo il commento di Selvaggia Lucarelli, poi prosegue: «Credo che un po' di rabbia tu l'abbia conservata, credo che tu debba fare un po' pace con quell'irrisolto. Quella rabbia è una cosa bella se incanalata nella direzione giusta. Non si capisce mai quando scherzi e quando sei serio. In fondo è stata la tua forza»
«Diventi consapevole ma il rumore ti resta» La risposta emozionata di Mammucari.
Ma cosa è successo nell’infanzia di Teo?
Il racconto
«Un giorno mia mamma pensando di non farmi male mi ha detto “andiamo alle giostre?” Avevo 4 anni, ora ne ho 59, lo ricordo come se fosse ieri. Mi ha portato in un collegio e mi ha lasciato con le suore. In questo posto ci sono stato 11 anni, mia madre la vedevo una settimana si una no, andavo a casa a Natale e a pasqua. A 18 anni il giorno del mio compleanno sono andato via di casa, ero disorientato come uno che esce da una galera e dice da dove riparto? Più ti mettono sotto e più non ci devi cascare».
«Hai chiesto a tua mamma perché l’ha fatto?»
«Mamma aveva difficoltà, non si è resa conto, ho imparato a perdonare e a capire. Oggi la vivo come una cosa che mi fa godere il presente. Ho vissuto l’inferno, ero un bambino. Ti manca l’amore, la passione, l’energia, poi capisci che nella vita le macchine vanno a benzina, la vita va con l’energia d’amore.»
Poi prosegue: «Cinque anni fa non sarei riuscito a raccontare questa cosa. Mi uscivano le lacrime, poi mi sono fatto aiutare, vedevo che piangevo a singhiozzi, mi hanno detto che era normale perché lo stavo rivivendo. Mi resta la consapevolezza e il ricordo, oggi è la mia forza. Quando pensano che sono quello cinico che attacca, vedono l’attore, non vedono l’uomo. Se non vedi oltre i tuoi occhi hai un problema. I bambini sono gli unici che vivono sempre il presente».