Terni, il sindaco Bandecchi: «Un uomo normale guarda il bel c... di ...

22 Gen 2024
Terni

diAlessandra Arachi

Le parole di Bandecchi di Alternativa durante la discussione di un documento sulla violenza di genere. Restano solo i consiglieri del partito del sindaco

Riportare per intero tutti i termini della frase non si può.  Troppe le parolacce e le volgarità contro le donne che il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha infilato una dietro l’altra durante il consiglio comunale di lunedì mattina.  Il paradosso: si doveva discutere un documento sulla violenza di genere. E una consigliera, Cinzia Fabrizi di Fdi, durante la riunione ha esordito biasimando un’intervista che il sindaco aveva rilasciato a novembre, piena di volgarità contro le donne.  

Bandecchi è passato al contrattacco, senza freni: «Io so che tutti gli italiani maschi mi hanno capito, almeno quelli normali ovvero sani di mente. E tutte le femmine normali mi hanno capito. Detto questo, è vero che l’Italia è piena di imbecilli e io capisco che per qualcuno sia un problema capire le mie parole che rivendico tutte, una per una. Un uomo normale guarda il bel c... di un’altra donna e forse ci prova anche. Poi se ci riesce, se la tr..ba anche. Se poi non ci riesce, invece torna a casa. Ora, offendetevi quanto ca…volete, ma questa è la mia idea».  Il sindaco è di Alternativa un partito politico italiano, d'ispirazione cristiano democratico fondato il 18 marzo 2017, successore del dissolto Nuovo Centrodestra. Bandecchi in questa seduta del consiglio comunale ha avuto l’appoggio dei suoi, due consiglieri donna. 

Si votava sulla violenza di genere. E il sindaco Bandecchi con aria minacciosa: «Ora dovete decidere se votare un emendamento sulla violenza di genere oppure no, io penso quello che mi pare: non ho mai ammazzato nessuna donna, non ho picchiato nessuna donna e non mi risulta di avere avuto denunce da donne. Se volete fare qualcosa sulla violenza di genere, bene. Sennò Alternativa Popolare è libera di scegliere cosa votare: io voterò contro questo emendamento perché a me, voi, non dovete insegnare nulla, sia di destra che di sinistra. E ribadisco che le persone normali hanno capito cosa volevo dire».

C’è stata una fuga compatta di tutti i consiglieri dall’aula.  E compatta è stata la dichiarazione di condanna, firmata da tutti i consiglieri, di destra e di sinistra: «Sulle dichiarazioni gravissime del sindaco di Terni, le ennesime, siamo stati costretti ad abbandonare l’aula. Per noi i luoghi della democrazia cittadina hanno ancora un valore ed un significato nel rispetto del quale andrebbe tenuto un profilo assolutamente opposto a quello che testimonia il sindaco attuale. Al di là del deprecabile linguaggio che il sindaco riserva agli interventi in aula questa frase è stata pronunciata quando si discuteva di femminicidi e al gesto delle opposizioni di abbandonare la seduta, fuori microfono ma udibile chiaramente dallo streaming ci ha definito “ipocriti di m..”».

Ma non solo. Alla fine in aula sono rimasti soltanto i consiglieri del partito del sindaco. Che per non lasciarsi scappare nemmeno questa occasione ha continuato: «I topi sono scappati e questo atto sarà discusso fino alla fine, non c’è assolutamente da ritirare niente. Lo voteremo come Alternativa Popolare decide di votarlo, è un atto giusto. I femminicidi commessi da quattro rin......... ossessionati non appartengono a noi e voteremo ciò che è stato proposto facendo le modifiche opportune. Oggi AP ha dimostrato di essere un partito pericoloso per gli altri partiti».

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Roma iscriviti gratis alla newsletter "I sette colli di Roma". Arriva ogni giorno nella tua casella di posta alle 7 del mattino. Basta cliccare qui.

22 gennaio 2024 ( modifica il 22 gennaio 2024 | 18:52)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi di più
Notizie simili
Le news più popolari della settimana