Medicina, primo stop a numero chiuso: adottato il testo base al ...
Stop al numero chiuso a Medicina sempre più vicino. Il Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato ha adottato - praticamente all'unanimità - il testo base per andare in questa direzione. A darne notizia è il presidente della Commissione, Roberto Marti (Lega), che esprime "molta soddisfazione per l'adozione del testo", con la "massima convergenza di tutte le forze politiche". Le nuove norme, che dovrebbero scattare dal 2025, prevedono l'iscrizione libera al primo semestre. Critiche sulla scelta arrivano però dall'Ordine dei medici. L'iter, comunque, è lungo e i test d'ammissione di quest’anno intanto andranno avanti come da calendario (28 maggio e 30 luglio).
La riforma dell'accesso alla facoltà di Medicina, come detto, prevede che ci si potrà iscrivere liberamente al primo semestre di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e in Medicina veterinaria senza passare attraverso un test. Verranno individuate le discipline in area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria che dovranno poi essere superate per l'ammissione al secondo semestre. Nel caso di mancata ammissione, verranno riconosciuti i crediti formativi utili per potere cambiare facoltà.
La svolta dopo 25 anni"L'odioso numero chiuso che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più", ha spiegato Marti. "Offriremo così ai nostri ragazzi - ha proseguito il senatore - la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario, che costituisce per ognuno una grande novità. Gli studenti avranno modo di verificare anche la propria vocazione e di dimostrare le competenze acquisite con lo studio delle discipline di base di questi corsi di laurea". "Finalmente - ha poi concluso il presidente della Commissione Istruzione - non più una roulette russa: affidiamo al governo una piena delega per restituire al Paese un sistema di buonsenso".
Bernini: "Formeremo 30mila medici superando numero chiuso""Trasparenza, equità, merito: è su questi principi che il governo ed il ministero dell'Università vogliono riformare l'accesso a Medicina, combinando le legittime aspirazioni degli studenti alle necessità del sistema sanitario. Sappiamo che nei prossimi anni potremo formare almeno 30mila futuri nuovi medici, ai quali dobbiamo garantire una preparazione di qualità, attenta soprattutto alle opportunità che le nuove tecnologie offrono in campo medico. Stiamo lavorando ad una riforma strutturata che superi il numero chiuso e punti all'eccellenza formativa e alla valorizzazione delle competenze. Siamo sulla buona strada", fa sapere intanto il ministro Anna Maria Bernini.
Ordine medici: "Nettamente contrari"Non è dello stesso parere l'Ordine dei Medici: "Siamo nettamente contrari, e questa non è assolutamente una norma di buon senso: eliminare il numero chiuso a Medicina significa che fra 10 anni, il tempo necessario per formare un medico, avremo una pletora di laureati che non avranno possibilità di trovare un posto di lavoro come medici. Produrremo solo dei disoccupati", dice il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli.
Cosa succede oraMa cosa succede concretamente adesso? L’iter prevede ora che vengano discussi già in Commissione eventuali modifiche (emendamenti), prima che il relatore presenti il testo all’Aula per la discussione. I tempi non sono ancora noti, ma non sembra che il progetto di legge verrà licenziato nel breve periodo e si parla di un'entrata in vigore che potrebbe arrivare per il 2025-2026. Per il 2024 restano quindi le date del 28 maggio e del 30 luglio per il test di Medicina.
ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY TG24
approfondimento Pre-test di Microbiologia di Burioni, promossi 10 su 408: polemiche