Stop al test d'ingresso a Medicina. Resta il numero chiuso ma dopo ...
La Redazione 17 ottobre 2024 09:57
Fine dei test d'ingresso per le facoltà di medicina. Facoltà che si ampliano ma che restano a numero chiuso.
Ieri, 16 ottobre, la settima commissione del Senato ha dato il via libera al disegno di legge delega che rivede le modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria. La riforma consente l'accesso universitario per gli aspiranti medici senza più sostenere il test d'ingresso. Ma le facoltà rimarranno a numero chiuso. Un numero che però è stato ritoccato verso l'alto. Dagli attuali 20mila posti si arriverà a 25mila, come riportato da Today. Lo sbarramento arriverà dopo sei mesi. Solo il primo semestre sarà dunque ad accesso libero. Poi, tenendo conto dei risultati degli esami, verrà stabilita una graduatoria nazionale. Chi avrà superato tutti gli esami e rientrerà nella graduatoria di merito nazionale potrà proseguire gli studi in medicina. Gli altri potranno convertire i crediti formativi acquisiti iscrivendosi ad altri corsi di laurea.
Una piccola rivoluzione, a cui l'università di Verona si dice pronta, anche se ancora la riforma deve essere approvata dal Parlamento. Un'approvazione che non dovrebbe incontrare problemi e che potrebbe far scattare il cambiamento già dal prossimo anno accademico (2025-2026).
«Accolgo con grande soddisfazione il profilarsi di questo cambiamento di passo nel reclutamento degli studenti che saranno i futuri medici - ha commentato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia - Sono anni che le difficoltà di reperimento di medici e la diminuzione dei giovani che vogliono intraprendere questa professione, rende indispensabile non ostacolare l’iscrizione all’università degli aspiranti camici bianchi. L'ho ripetuto più volte: non è un assurdo sbarramento all’accesso ai corsi che seleziona il bravo professionista. Non è un test al principio degli studi che può individuare i grandi medici e chirurghi. Questi si rivelano durante l’iter degli studi e con l’esperienza sul campo quando si confrontano in sala operatoria o in corsia. Oggi, a livello nazionale, c’è una carenza di circa 50mila medici, dei quali 3.500 solo nel Veneto. In una simile situazione c’è da chiedersi quanti potenziali validi professionisti non hanno avuto la possibilità di dimostrarsi tali nei nostri ospedali a causa dell’esclusione con il numero chiuso all’indomani delle scuole superiori».
Stop al test d'ingresso a Medicina. Resta il numero chiuso ma dopo il primo semestre