MotoGP 2024, #Valencia Test - Dall'Igna: "Un onore che Marquez ...

28 Nov 2023

Gigi Dall'Igna su Marquez, "un onore che lui abbia voglia di correre con la nostra moto" e sul campionato appena concluso : Pecco " Non sono tanti i piloti che sono riusciti a vincere il campionato per due anni di fila, quindi è anche lui uno dei piloti più importanti del motomondiale"

Test MotoGP - Figure 1
Foto Moto.it

28 novembre 2023

In Ducati non sono ancora spenti i clamori per la conquista del titolo mondiale che già si riparte per il 2024 con i test di Valencia, dove tutte le squadre stanno provando per mettere a punto moto - e piloti  - per la prossima stagione.

Gigi Dall'Igna in conferenza stampa dal circuito spagnolo parla di come sarà il 2024 per tutto l'universo Ducati in MotoGP, e ovviamente molte curiosità sono focalizzate su Marc Marquez al debutto sulla moto bolognese nel team satellite Gresini.

Sull'iride appena conquistato: "Non ho molto da dire se non un grazie ai nostri piloti e un grazie a tutte le persone che lavoran nel reparto corse, perché siamo partiti con una moto che funzionava molto bene all'inizio della stagione ma siamo riusciti anche a migliorarla in certi aspetti dove i nostri competitor sono stati più bravi di noi, come pesempeo in partenza o altre situazioni di questo tipo; devo dire un grazie a tutte le pesone che hanno lavorato veramente bene a casa".

Riguardo l'affaire Marquez e il suo ingresso nell'orbita Ducati, ribadisce che la posizione di Borgo Panigale era quella di non volere Marquez, ma adesso il Direttore Generale di Ducati Corse ribadisce che "Sono certamente curioso di sapere i suoi commenti perché è uno dei piloti più importanti nella storia del motociclismo e perché è comunque un onore che lui abbia voglia di correre con la nostra moto", inoltre parlando della necessità di tenere gli equilibri all'interno dei team Ducati "Marc è un pilota ingombrante proprio perché è uno dei piloti più importanti nella storia del motomondiale, quindi dovremmo essere noi bravi a gestire bene le relazione tra tutti i team e le persone che lavorano in Ducati perché credo che uno dei nostri punti di forza sia l'armonia che c'è all'interno delle nostre squadre" mentre è certo che la Desmosedici saprà essere un'ottima moto per Marc: "Con la nostra moto hanno vinto praticamente quasi tutti i piloti che ci sono saliti sopra, per cui immagino che sapremo adattare la moto al suo stile (di Marquez, n.d.r.)".

Con che moto parte Marc Marquez? Le nuove benzine cambiano qualcosa?

" Marc userà la moto con cui Zarco ha finito il campionato. Sulla moto di Enea, di Pecco e di Martin avevamo introdotto qualche ulteriore evoluzione che però ci ha dato anche qualche problema sia di affidabiltà che di prestazione, per cui non riteniamo che quelle evoluzioni che abbiamo introdotto siano facili da usare per i team privati per cui certe cose abbiamo preferito non metterle".

La benzina? "Cambierà qualcosa, avremo un po' di prestazione in meno, sarà più complicato perché ha dei problemi di vapor lock più importanti, bisognerà prestare un po' più di attenzione ma la stiamo già usando da un po' quindi credo che riusciremo ad adattarci bene".

Test MotoGP - Figure 2
Foto Moto.it

Sullo scottante tema delle concessioni, Dall'Igna è categorico: "Io sono d'accordo sulle concessioni, credo siano una cosa importante sopratutto per i costruttori che sono in difficoltà, per cui in questo momento per i giapponesi sono convinto che sia giusto dare loro dei vantaggi, perché se il campionato diventerà più bello alla fine sarà meglio per tutti. Quello che non mi vede d'accordo è nel dare delle concessioni, perché di fatto abbiamo dato delle concessioni anche a KTM e Aprilia, a costruttori che o hanno vinto gare quest'anno o coumuqe sono stati in lotta per vincere le gare praticamente costantemente quest'anno. Non sono assolutamente d'accordo nel dare delle concessioni a loro. Cambierà sicuramente sì, abbiamo meno gomme per fare lo sviluppo e questo è quello che mi preoccupa di più, loro avranno sicuramente più gomme di noi per sviluppare la moto e questo credo che nel medio termine può portarci delle penalizzazioni".

Cosa significa per Pecco l'arrivo di Marc Marquez?

“Credo che non cambi granché, lui è un due volte campione de mondo e farà di tutto per riconfermancrsi campione del mondo per la terza volta. Non sono tanti i piloti che sono riusciti a vincere il campionato per due anni di fila, quindi è anche lui uno dei piloti più importanti del motomondiale".

Qual è la tua valutazione del controllo qualità della Michelin, e come può influenzare il risultato del campionato?

“Non è facile fare delle gomme che siano uguali l'una con l'altra, come non è facile far dei motori che siano uguali, io ho lo stesso problema, non è che i motori che do a tutti i piloti siano esattamente uguali, anche se lo sono sulla carta c'è sempre qualcuno che ha qualche cavallo in più, qualcuno che si rompe, qualche cavallo in meno. Queste cose fanno parte delle gare, semplicemente un pilota deve accettarle, è certo che se capita nel momento topico del campionato fanno più male. Non si vince o si perde un campionato per colpa di una gomma, lo si vince o lo si perde per gli errori che sono stati commessi durante la stagione e se uno vuole migliorare è su quelli che si deve concentrare per cercare di fare un passo avanti e di vincere un campionato, magari con una gara di anticipo".

Se i risultati continueranno ad essere questi per Ducati, avete paura che il prossimo passo possa essere delle limitazioni per Ducati come Superbike, come togliervi delle prestazioni?

“Io non credo che questo sia l'obiettivo degli organizzatori del Campionato del Mondo e delle Federazione, dal punto di vista della Superbike si parte da moto di serie ed è chiaro che si cerca di mettere in luce quanto veloci e performanti sono le moto di serie, ma è chiaro che ci possono essere delle differenze tra un costruttore e l'altro. Qua ognuno ha le stesse regole, le stesse possibilità, se uno vuol competere sa perfettamete che si deve impegnare per fare le cose al meglio, lo capisco poco ma lo posso accettere in SBK, onestamente in MotoGP sarebbe veramente fare qualcosa contro natura".

Si torna a parlare di Marquez, sul feedback atteso e sul singolo anno di contratto, Dall'Igna non fa mistero della gratificazione di avere l'8 votle del mondo su una Ducati: “Quello che mi fa onore e che mi fa veramente piacere è il fatto che un campione come lui abbia scelto la nostra moto e abbia fatto delle rinunce per poterci salire, questo mi inorgoglisce veramente tanto. Il fatto di avere un anno di contratto credo sia ragionevole nel senso che i piloti dei tema satellite molto spesso non hanno dei contratti molto lunghi, fa parte del gioco. Noi ci impegneremo per cercare di dare il meglio a tuti i piloti che hanno la scritta Ducati sul serbatoio".

Sulla possibilità che la Desmosedici possa ulteriormente migliorare con il contributo di Marquez e se il suo essere pilota di un team satellite possa escluderlo dall'avere voce in capitolo sullo sviluppo: "Io ascolto tutti i piloti esattamente allo stesso modo, non ho mai seguito un solo pilota, lo ritengo sbagliato perché quello che è importante è migliorare la moto e sono convinto che se la moto ha un problema anche se i pilota ufficiale non me lo dice, sono convinto che se risolvo quel problema anche il pilota ufficiale potrà essere più veloce in pista, per cui io piloti li ho sempre ascoltati tutti e continuerò a farlo".

Su Martin e sulla sua possibiltà di vederlo in "rosso" (Ducati Factory, n.d.r.): “Jorge ha fatto un campionato incredibile quest'anno e sicuramente si meritava di essere nel team ufficiale, purtroppo nel team ufficiale ci sono soltanto due moto e i contratti bisogna semplicemente rispettarli perché siamo Ducati e i contratti noi li rispettiamo. A fine anno scadranno, e valuteremo le migliori opzioni per Ducati; credo che noi con lui abbiamo fatto il nostro dovere gli abbiamo dato la moto per potersi giocare il campionato fino alla fine, senza penalizzarlo, si sono giocati il mondiale alla pari e partiranno nel mondiale alla pari".

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