Gina Lollobrigida, aperto il testamento: il patrimonio va al figlio (ma ...

24 Gen 2023
Testamento Lollobrigida

L’apertura del testamento di Gina Lollobrigida avrebbe dovuto placare le polemiche e mettere a tacere le accuse una volta per tutte, ma non è andata esattamente così. Anzi. Stando alle anticipazioni del Corriere della Sera, il notaio Barbara Franceschini avrebbe aperto il testamento della diva, scomparsa il 16 gennaio scorso a 95 anni, e comunicato le sue ultime volontà, espresse appunto dal documento redatto il 5 gennaio 2017. Metà del suo patrimonio (circa 10 milioni di euro) è destinato al figlio Andrea Milko Skofic mentre l’altra metà spetta ora al suo factotum Andrea Piazzolla, 35enne che dal 2015 viveva con lei nella villa romana e si occupava delle sue necessità quotidiane, assieme alla compagna e alla figlia (chiamata Gina proprio in onore della Lollo).

La Bersagliera ha deciso che il trust con le sue opere d’arte venga amministrato sempre dall'assistente assieme all’imprenditore Horacio Pagani, mentre ha devoluto allo Stato italiano la collezione di un centinaio di vasi etruschi.

Non compare il nome di Francisco Javier Rigau, il cui matrimonio per procura con l’attrice è stato annullato nel 2019 dalla Sacra Rota, e che ha presenziato ai funerali in maniera piuttosto controversa. 

Il destinatario, però, del malumore della famiglia di Gina Lollobrigida resta comunque Andrea Piazzolla, sotto processo con l’accusa di circonvenzione d’incapace dopo aver venduto oltre 350 beni dell’artista (tra cui auto di lusso, gioielli e opere d’arte) e averne presumibilmente incassato il ricavato. Qualche giorno fa si è raccontato a Mara Venier a Domenica In ripercorrendo gli ultimi tempi con la star e il turbolento rapporto con il figlio (che quattro anni fa, appunto, lo ha trascinato in tribunale).  «Ho rispetto per la giustizia – ha dichiarato - ma credo che sia mancato il rispetto per Gina. Se una persona sta benissimo, come le si può togliere un avvocato? E imporle come avvocato il compagno dell'associata dello studio che difendeva Milko, il figlio Dimitri e Rigau che a sua volta nomina come consulente lo stesso consulente di Rigau? Gina con tutte le forze ha provato a fare ricorsi, ma era una sorta di lotta contro i mulini a vento. Chiese di cambiare l'amministratore di sostegno, ma il giudice ha messo una persona tra Gina e l'amministratore di sostegno. Come mai quando le persone hanno realmente bisogno, i tempi della giustizia richiedono sei mesi, un anno... E invece, quando lui chiedeva una cosa, il giorno dopo arrivava il decreto».

L’apertura del testamento ha chiarito le disposizioni di Gina Lollobrigida ma, viste le premesse, non è detto che non dia seguito a un’altra battaglia legale, sulla scia dell’animosità finora dimostrata da Skofic nei confronti dell’assistente. L’avvocata Francesca Romana Lupoi, legale di Piazzolla ha dichiarato: «Nei lasciti ereditari è l'ultimo testamento ad avere valore. Quello della Lollobrigida è un testamento recente, pubblico, depositato dal notaio e conteneva le sue volontà».

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