Gina Lollobrigida, aperto il testamento: metà al figlio e metà al factotum Piazzolla

24 Gen 2023
Testamento Lollobrigida

di Elvira Serra

Ecco le volontà dell’attrice. Un trust per le opere d’arte, sempre a Piazzolla e all’imprenditore Horatio Pagani: dovrà organizzare mostre nel mondo. I vasi etruschi allo Stato. La legale del tuttofare: «Porterà avanti le volontà della signora»

È stato reso noto questa mattina alle ore 13 il testamento di Gina Lollobrigida. Il notaio Barbara Franceschini ha comunicato agli eredi e ai legatari le volontà dell’attrice scomparsa il 16 gennaio scorso all’età di 95 anni. La Bersagliera, nel rispetto della legge, ha lasciato metà del patrimonio al figlio Andrea Milko Skofic e l’altra metà all’assistente Andrea Piazzolla, diventato per lei negli anni una sorta di «figlioccio»: vivevano insieme dal 2015 e pur non essendo un parente lui accudiva la diva nella quotidianità e l’accompagnava agli eventi mondani, nelle uscite pubbliche e durante le cene o i pranzi con la cerchia di amici dell’attrice.

L’avvocato di Piazzolla, Francesca Romana Lupoi, ha dichiarato che il suo assistito «intende portare avanti le volontà di Gina Lollobrigida per quanto riguarda in particolare la promozione della sua immagine e il mantenimento delle sue opere artistiche». Piazzolla ha sempre dichiarato, anche al Corriere una settimana fa, che nel caso l’attrice gli avesse lasciato qualcosa, lui lo avrebbe utilizzato soltanto per eseguire le sue volontà ed esprimere i suoi ultimi desideri.

Il testamento è stato redatto il 5 gennaio 2017, alla presenza di due testimoni: esecutore testamentario è l’avvocato monegasco Bernard Bensa. L’attrice, oltre al patrimonio da dividere in due parti uguali tra il figlio e Piazzolla, lascia anche un trust con le sue opere d’arte sempre ad Andrea Piazzolla e all’imprenditore Horacio Pagani, con l’onere però «di far conoscere e valorizzare» la sua «attività artistica» attraverso «la promozione e l’organizzazione» di mostre delle sue opere nel mondo. L’attrice protagonista di film celebri come «Pane, amore e fantasia», infine, lascia anche allo Stato italiano la sua collezione di vasi etruschi (circa un centinaio).

Si chiude così (per adesso) il toto-testamento, che aveva visto balenare il nome dell’imprenditore catalano Javier Rigau (non si sa a quale titolo, giacché il matrimonio canonico con l’artista, celebrato per procura nel 2011, è stato poi annullato dalla Sacra Rota a gennaio del 2019), presente ai funerali della Bersagliera in prima fila, accanto al figlio e al nipote. Rigau e Lollobrigida, peraltro, avevano firmato una scrittura privata nel 2006, alla figlia del loro matrimonio che si sarebbe dovuto celebrare a New York e che poi fu annullato, nella quale si impegnavano tra le altre cose a mantenere distinti i propri patrimoni e a non rivendicare alcunché in caso di separazione. Rigau dichiara di aver registrato quel matrimonio, contravvenendo agli impegni presi per iscritto nell’accordo del 2006: ai Tribunali il compito di verificarne l’autenticità.

24 gennaio 2023 (modifica il 24 gennaio 2023 | 15:51)

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