Luna Rossa batte American Magic e Ineos nella terza e quarta ...

18 giorni ago
The American

diGaia Piccardi, inviata a Barcellona

Con gli inglesi la barca italiana parte bene e poi allunga. Su un campo di regata ridotto prende un vantaggio decisivo nel terzo lato (oltre due minuti) e chiude in testa. Più combattuta la regata con la barca americana vinta con 24 secondi di distacco

Torna il vento, 8 nodi, non una buriana ma sufficiente per alzarsi sui foil, e lo spettacolo della Vuitton Cup ricomincia.  Italia contro Stati Uniti, le due barche pretendenti alla finale della selezione degli sfidanti della Coppa America, non delude. Nel girone i punti sono oro: alla fine del secondo round robin, uno dei cinque challenger torna a casa. Luna Rossa sceglie la destra in partenza, e la decisione non paga. La separazione premia American Magic, che va a cercare aria a sinistra del campo di regata e la trova, all’incrocio è davanti e placca gli italiani, che si smarcano con una virata. Alla boa il distacco è minimo (due secondi), ma la manovra della Nazionale della vela è migliore, sull’abbrivio Spithill e Bruni, timonieri azzurri, mettono la testa davanti agli americani e prendono il comando. Gira il vento, la giuria accorcia il campo di regata, adesso Luna Rossa scende di poppa a caccia della pressione a destra, i distacchi sono minimi: Patriot si riporta davanti all’incrocio, 20 metri di distanza tra le barche, cioé nulla, alla boa gli Usa si riportano in vantaggio: Italia a 3 secondi.

Altra gigantesca separazione. La velocità delle barche in queste condizioni si equivale, la Luna si riporta davanti nella seconda bolina e, questa volta, il delta cresce: Patriot scivola a 150 metri, è il momento di dare all’avversario il colpo di grazia. Tre cambi di leadership, però adesso la compagnia dei celestini ha in mano il suo destino. Gli americani inseguono a 20 secondi quando mancano tre lati al traguardo. La comunicazione a bordo è serena, nessuna ansia. Fondamentale è restare in volo sui foil: ogni errore, con queste barche e questo format, è pagato carissimo.
Alla boa il vantaggio sugli statunitensi è sostanzialmente immutato: +20”. Due lati alla fine, Italia in controllo. La fuga ha successo, 25” di vantaggio all’ultima boa, quando resta un ultimo lato di poppa. La discesa della Luna è pulita, il punto in cambusa (+24” il delta finale). Secondo successo nella Vuitton, dopo quello sui francesi. Poi verrà il terzo. 
«Partiti bene, poi abbiamo virato troppo lenti e loro ci sono saltati addosso, ma ci siamo ripresi bene, e abbiamo completato il lavoro» dice da bordo il timoniere Francesco Bruni. Il messaggio ad American Magic è mandato. Sotto a chi tocca. 

Luna Rossa fa il bis vince anche con Ineos

Cala il vento sul Mediterraneo. Dopo aver battuto gli americani, Luna Rossa approfitta del ritardo con cui parte la sua seconda regata di giornata per alternare – come d’abitudine – i ciclisti a bordo (esce Liuzzi, entra Kirwan) e per cambiare il fiocco, cioè la vela più piccola. É una carta che si può giocare: chiedere alla giuria un piccolo rinvio per intervenire a bordo. Va raccolto ogni refolo, d’altronde, per permettere all’Ac75 di decollare sul campo di regata. Di fronte, gli inglesi di Ineos: ricchissimi, in missione per conto di re Carlo, imperfetti, finalmente efficienti in questo primo round robin della Vuitton Cup, la selezione degli sfidanti alla 37esima Coppa America.

É uno scontro diretto: Luna Rossa e Ineos, fin qui, sono appaiati a due punti nella classifica della Vuitton. Come con American Magic, la Luna si prende la destra in partenza, insegue la ciurma di Sir Ben Ainsle fino al primo incrocio, poi trova pressione e velocità e tenta la fuga. Alla prima boa i secondi di vantaggio sugli inseguitori sono già 25. Il vento di fine pomeriggio è poco e instabile, si è rischiata la cancellazione, chi sbaglia è perduto. É la vela fast and furious dei monoscafi volanti, deve catturare i giovani della generazione Tik Tok, abituati ai post sincopati dei social e poco propensi ad avere la pazienza di aspettare il vento. La Luna è pulita, stabile, filante nell’aria. E crescente.

Ineos cade in un buco di vento e crolla dai foils: nulla è più innaturale degli Ac75 costretti a dislocare alla vecchia maniera, arando l’acqua. Con 2’05” di delta sui rivali in tasca, gli italiani diventano imprendibili. E’ quasi una regata solitaria, un allenamento attivo con il quale incrementare di boa in boa il vantaggio, chiudere a 1’24” e ad annettersi il terzo punto di questa campagna che mira a portare in Italia la Coppa America per la prima volta nella storia. Luna Rossa a punteggio pieno nella Vuitton Cup, attesa dallo scontro impari (per gli svizzeri) con Alinghi domenica, giorno di chiusura del primo round robin.

Intanto i defender di Team New Zealand, dopo lo spavento dell’Ac75 piombato dalla gru sull’invaso, tornano in acqua con una vittoria sui francesi di Orient Express. Gli All Blacks sono di nuovo nel gioco, più minacciosi che mai.

31 agosto 2024 ( modifica il 31 agosto 2024 | 17:59)

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