The Perfect Couple, il murder mystery da spiaggia da prendere alla ...

13 giorni ago

Wired.it

Cugina meno pretenziosa di due baluardi televisivi del murder mystery ambientati nell'alta società - il genere più acclamato e in voga dell'ultimo lustro - come The White Lotus e Big Little Lies, la miniserie gialla limited The Perfect Couple (dal 5 settembre su Netflix) ha un pregio che ispira indulgenza: l’autoironia. Un po’ giallo e un po’ romanzetto da spiaggia, si propone di mettere alla berlina le ipocrisie dei nuovi ricchi ossessionati dalle apparenze e al contempo far divertire, lavorando, una manciata di donne potenti dell’intrattenimento: l'attrice e produttrice Nicole Kidman, la regista Susanne Bier, la producer Gail Berman e la sceneggiatrice Jenna Lamia, le quali uniscono (o riuniscono) le forze per confezionare un intrattenimento malizioso e superficiale di fine estate, ma sontuoso e affidato a un cast prestigioso. Questa creatura kistch è gradevole solo se la si prende con altrettanta ironia, come una soap intrigante, un po' ridicola e piccante. Forse, lo show ideale con cui salutare l’estate.

Tratto dal romanzo omonimo del 2018 della prolifica Elin Hildebrand, la regina delle letture da spiaggia, The Perfect Couple è ambientata tra la lussuosa dimora estiva dell’acclamata scrittrice Greer Garrison Winbury (Nicole Kidman) e di suo marito Tag (Liev Schreiber), e la stazione di polizia di Nantucket nel Massachusetts. La famiglia, ricchissima e piena di segreti, è riunita per il matrimonio di Benji (Billy Howle), uno dei figli della coppia, con Amelia (Eve Hewson), di cui Greer è mortalmente gelosa. Le nozze vanno a rotoli quando la damigella d’onore Merritt viene ritrovata morta in spiaggia, forse uccisa. Da quel momento i sei episodi della serie assumono la struttura del whodunit scandito dagli interrogatori di una coppia di poliziotti sbigottita al pittoresco personale al servizio di Greer e ai suoi egocentrici e viziati parenti e amici. Si susseguono, incessanti, le rivelazioni che portano alla luce peccati, colpe e segreti custoditi da tutti i membri della famiglia.

The Perfect Couple. (L to R) Dakota Fanning as Abby Winbury, Jack Reynor as Thomas Winbury, Eve Hewson as Amelia Sacks, Billy Howle as Benji Winbury, Meghann Fahy as Merritt Monaco in episode 101 of The Perfect Couple. Cr. Hilary Bronwyn Gayle/Netflix © 2024Hilary Bronwyn Gayle/Netflix

L'aspetto forse più esilarante è dato dal punto di vista di Nikki e Dan, detective increduli e basiti di fronte alla sfacciataggine menzognera dei sospettati e all’incomprensibile, vacuo e opulento stile di vita dei Greer e dei loro decadenti ospiti. I riflessi di serie analoghe – di cui molte interpretate e prodotte dalla Kidman, evidentemente affascinata dalla formula “moglie sofisticata e omertosa proveniente da ambiente altolocato e coinvolta in omicidi/o” - come Big Little Lies o The Undoing – evidenziano come le altre produzioni siano meglio strutturate dal punto di vista della costruzione dell’intrigo, più tese, più acute e profonde nella disamina sociale. La superficialità della narrazione si fa più evidente man mano che ci si avvicina alla risoluzione del caso – affrettato e casuale. L’epilogo è bizzarro ma anche curioso nella sua svolta catartica e curiosamente ottimista.

Nel mezzo, si susseguono una manciata di episodi che possono risultare irritanti e stupidi o gustosi e divertenti a seconda della predisposizione dello spettatore. Pretendere che i contenuti siano ai livelli della forma non giova affatto. The Perfect Couple è fruibile se si è indulgenti verso assurdità e incoerenze, se si apprezza il senso del grottesco, se si gongola nel vedere i protagonisti venire spogliati della loro aria di superiorità, derisi per il proprio ego, additati per la loro ipocrisia, invidia e avidità. Siamo nel territorio dell’evasione maliziosa e dell’assurdo che inizia con un ballo di gruppo del cast sulle note di Criminals di Meghan Trainor e culmina nella più comica e gloriosamente banale esposizione di “panni sporchi” della famiglia apparentemente perfetta. La, presunta, pungente critica sociale, si risolve nella versione cheap e americana di una caricatura di un romanzo dostoevskiano sul divario tra classi sociali, tra ricchi e poveri, dove i primi sono stupidi e stronzi, e i secondi… divertiti e basiti. E dove l’archetipo teatrale del servo scaltro che osserva ghignante le miserie e le follie del padrone assume i toni di una farsa made in Hollywood.

The Perfect Couple regala qualche soddisfazione: vedere la Kidman scendere dal piedistallo assieme alla sua “perfetta” Greer è gratificante, come vedere umiliato il marito inetto e sanguisuga, come assistere alla messa alla berlina del rampollo superbo e viziato e come osservare, mentre viene punita, l’avida e presuntuosa primipara attempata che vuole essere trattata come se in grembo portasse il Salvatore. Menzione speciale a una rediviva, rifattissima e bollitissima Isabelle Adjani nei panni della panterona inossidabile e dalla lingua pungente Isabel. Se vi piacciono i reality alla Mtv sulle vacanze deluxe licenziose e trash ma volete elevarvi con una serie scripted sfarzosa e all star, The Perfect Couple fa per voi.