La spiegazione del finale di The Prestige, il film di Christopher Nolan

2 giorni ago

Il finale di The Prestige può essere difficile da afferrare in tutte le sue implicazioni, tuttavia, dopo un piccolo aiuto (se necessario), appare perfettamente coerente con quella narrazione piena di colpi di scena che ripercorre la rivalità tra i maghi Alfred Borden (interpretato da Christian Bale) e Robert Angier (Hugh Jackman), entrambi alla ricerca del trucco supremo: il trasporto umano, in cui il prestigiatore sembra viaggiare tra due armadi alle estremità opposte del palco, quasi istantaneamente.

The Prestige - Figure 1
Foto esquire.com

Muovendosi lungo un linea narrativa incardinata sulla competizione reciproca, i protagonisti del film intercettano la vicenda di un uomo realmente vissuto. Si tratta di Nikola Tesla, che nel film è interpretato da David Bowie.

Il film The Prestige è esso stesso un gioco di prestigio

Nel film, Cutter, il personaggio interpretato da Michael Caine, spiega in cosa consistono i tre atti di un gioco di prestigio. Sapete cos’altro si suddivide in tre atti? Un film. Ecco che Nolan stabilisce l’analogia: il film The Prestige è esso stesso un numero per stupire il pubblico e il regista è un mago, che userà lo strumento della narrazione per lasciarci a bocca aperta. La promessa (che apre il film) sarà mantenuta. Ed è per questo che The Prestige viene considerato un film indiscutibilmente bello e forse il migliore tra quelli diretti dal regista inglese vincitore di un Oscar per Oppenheimer.

Come è stato realizzato l'uomo trasportato in The Prestige

Durante la scena finale di The Prestige, lo spettatore scopre che entrambi i protagonisti sono riusciti a realizzare il trucco del trasporto umano, ma per strade diverse. Una prima rivelazione arriva quando Fallon Borden, gemello dell’Alfred Borden (entrambi sono interpretati da Christian Bale), spara ad Angier - Hugh Jackman. Angier capisce immediatamente che Alfred è in realtà due persone, i gemelli Alfred e Fallon Borden (che vivono entrambi come Alfred). È così che Borden ha eseguito il trucco dell'uomo trasportato. Un gemello scompariva in una porta e un gemello appariva nell'altra, senza destrare sospetti perché nessuno era a conoscenza del fatto che fossero in due, non uno. Qual è stata la tecnica di Alfred?

The Prestige - Figure 2
Foto esquire.com

Warner Bros.

Nel film c'è ancora spazio per un altro colpo di scena. A sua volta, e in punto di morte, Angier rivela il proprio segreto, molto più oscuro. Con l'aiuto di una macchina costruita da Nikola Tesla, Angier riesce a duplicarsi. Dopo che la duplicazione è avvenuta, una botola scaraventa l'Angier che ha eseguito il numero in una vasca, nella quale affoga. A questo punto il duplicato, comparso da qualche parte oltre gli spalti, si manifesta al pubblico, in modo da dare l’illusione del teletrasporto (in realtà non si è trattato di un teletrasporto, ma di una sostituzione, di Anger con un suo doppio). Tutto questo si ripete a ogni esecuzione del numero.

Angier voleva così disperatamente essere il migliore e strabiliare il pubblico da essersi sacrificato. A causa dell'orribile ciclo messo in atto dal suo trucco, scopriamo che non è l'Angier originale quello che sta di fronte a Borden. Il vero Angier, quello che i gemelli Borden conoscevano, è morto la prima volta che ha messo in scena l'uomo trasportato.

La bambina del finale invece è Jess, la figlia di Borden, che Cutter ha preso in custodia per proteggerla dalla pericolosa ossessione di Angier. Il ricongiungimento di Borden con la figlia è intervallato dalla scoperta dei cloni di Angier.

Qual è il significato del finale di The Prestige

"Secondo molti nolaniani - ha scritto Stefano Piri su Esquire - The Prestige è in assoluto il film migliore del regista inglese, e in un certo senso il più personale. L’infinito duello tra i due prestigiatori interpretati da Hugh Jackman e Christian Bale, al di là delle eco conradiane, è il congegno attraverso cui Nolan affronta due aspetti tanto intimi quanto universali della vita di un artista: l’illusione e l’ossessione. Borden (Bale) e Angier (Jackman) sono ugualmente consapevoli del fatto che il 'trasporto umano' non esiste, eppure vi sacrificano le loro vite. The Prestige è un film sulla differenza tra guardare, vedere e credere, e una delle riflessioni metacinematografiche più intelligenti di Hollywood negli ultimi decenni.

The Prestige - Figure 3
Foto esquire.com
The Prestige è un film sulla differenza tra guardare, vedere e credere

Perfino l’unico difetto apparente del film, un colpo di scena finale non all’altezza della complessità e della profondità dell’intreccio, potrebbe essere interpretato come l’unica chiosa appropriata al discorso portato avanti in The Prestige: mai svelare il trucco che sta dietro a una meravigliosa illusione. La spiegazione non sarà mai all’altezza del mistero".

Warner Home Video The Prestige

Giuseppe Giordano

Guardo film e gioco a videogiochi, da un certo punto della vita in poi ho iniziato anche a scriverne. Mi affascinano gli angolini sperduti di internet, la grafica dei primi videogiochi in 3D e le immagini che ricadono sotto l’ombrello per nulla definito della dicitura aesthetic, rispetto alle quali porto avanti un’attività di catalogazione compulsiva che ha come punto d’arrivo alcuni profili Instagram. La serie TV con l’estetica migliore (e quella migliore in assoluto) è comunque X-Files, che non ho mai finito per non concepire il pensiero “non esistono altre puntate di X-Files da vedere per il resto della mia vita”. Stessa cosa con Evangelion (il manga).  

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