The Voice Kids, le pagelle definitive: Bertè sottotono (voto 5 ...

The Voice Kids

di Grazia Sambruna

Si è conclusa la terza edizione di The Voice Kids. Vediamone i protagonisti, tra promossi e bocciati

La dolcezza di Antonella Clerici, regina dello show: voto 9

Fa un passo indietro, anche due o tre, pur di non rischiare di mettere in ombra il talento delle sue piccole ugole d'oro in gara. Antonella Clerici è sempre la regina dello show. Una regina che può apparire defilata, ma perfettamente in controllo della situazione in ogni momento. Quando i bimbi cantano davanti ai coach durante le 'Blind Auditions', la conduttrice sta con i famigliari del pargolo in questione, dando loro sostegno se le poltrone rosse stentano a girare. Non una parola in più, mai una di meno. L'equilibrio perfetto al timone di un programma che riesce a compiere un bellissimo miracolo televisivo: lasciare che i bambini siano semplicemente bambini. E se questo accade è anche merito di Clerici e delle sue chiacchiere con i mini-talenti prima delle performance. A ognuno fa domande diverse, a seconda delle personalità che mostrano di avere. Ne esce un quadro vivace, variopintissimo, fatto di tenerezza, dolci insicurezze e sogni grandi così. Antonella Clerici si riconferma salda alla guida del miglior talent della nostra tv. È come se quella bacchetta magica mostrata nel corso dell'edizione funzionasse davvero: per sei venerdì sera il pubblico di Rai 1 ha finalmente potuto immergersi in una atmosfera unica, fatata. Un'oasi di pace. Sentitamente, ringraziamo. 

Loredana Bertè sottotono, stavolta si ripete un po' troppo: voto 5

Una premessa importante: bocciare Bertè dovrebbe essere anticostituzionale. Siamo tutti 'figli di Loredana', ma mamma questa volta si è mostrata un po' stanca, distratta rispetto al solito. Si ripete in aneddoti già raccontati mille volte, su tutti Andy Warhol che amava soprannominarla 'Pasta Queen', e sembra meno spontanea degli altri tre colleghi. L'idea di 'tatuare' i baby talenti scelti nel suo team con una 'L' è deliziosa, ma restituisce l'impressione di provenire più dagli autori che da un moto spontaneo del cuore della nostra. Questa terza è forse anche l'edizione in cui ha cantato di meno. Sottotono e a copione, speriamo di rivederla presto graffiare come soltanto lei sa fare in poltrona rossa. Con l'inizio del nuovo anno, tornerà 'The Voice Senior'. Abbiamo delle aspettative, grandi aspettative, che riguardano la rocker dai capelli turchini. Confidiamo non vengano deluse. 

Clementino il più divertente (nonostante tutto): voto 8

Se non ci fosse Clementino, 'The Voice Kids' perderebbe una enorme percentuale della propria vivacità. Baby concorrenti esclusi, ovviamente. Abbiamo spesso bocciato il coach dai variopinti - e auspichiamo consapevolmente orrendi - toupet per le sue continue uscite (anche dallo studio, quando scacciato dai colleghi per eccedenza di 'umorismo' molesto). A lui si devono, comunque, i siparietti più divertenti. Si presta a tutto, ogni cosa, con la curiosità di un bimbo che non vede l'ora di scoprire il mondo: declama (appositamente maluccio) poesie, si lascia trasformare in torta umana per il compleanno di Antonella Clerici, sa commuoversi per le voci e le storie dei piccoli in gara perché, nonostante il frastuono che è solito emettere, li ascolta tutti per davvero. Il legame a suon di rime freestyle che ha instaurato con la baby fan Benedetta, rapper anche lei, è stata una delle emozioni più belle dell'intera edizione. Nel complesso, insoma, gli si perdonano pure le grondanti sbavature per eccesso di entusiasmo. Perché l'eccesso di entusiasmo, forse, non esiste. Lo riconosciamo, va bene. Ma ora non se ne approfittasse. 

Arisa mamma chioccia, la più empatica di tutti: voto 8+

Purtroppo questa volta deve aver litigato con lo stylist prima di registrare le 'Blind Auditions'. Ma è l'unico difetto, se così lo si può definire, della partecipazione di Arisa alla terza edizione di 'The Voice Kids'. Sempre mamma chioccia coi piccoli talenti in gara, non ne lascia andare nemmeno uno senza elargire qualche amorevole consiglio. Empatica e precisa, restituisce l'impressione di non limitarsi a leggere un copione, ma di essere proprio così nella vita reale. Magari ci sbagliamo, ma è bello crederlo lo stesso. Che voce, poi, anche se non c'era bisogno di riconferme in merito. Un vero peccato la sua esclusione dal prossimo Sanremo. Per quanto riguarda il talent, oltre ai meravigliosi duetti con le baby ugole d'oro, ricorderemo quello con Gigi D'Alessio sulle note di 'Non Amarmi'. Entrambi seduti e intonatissimi, come se cantare per loro equivalesse a respirare. E forse è proprio così. Chapeau. 

D'Alessio cattivello, perfetto nel ruolo di nemesi: 7/8

In questa terza edizione, D'Alessio ha svolto nuovamente il ruolo di 'Gigipedia', memoria  storica della musica nostrana, raccontando l'origine di molti brani che abbiamo sentito interpretati dalle baby ugole d'oro in gara. La sua parte in commedia che più abbiamo apprezzato, però, è quella del 'villain', ossia della perenne nemesi di Clementino. Il cantautore non ne lascia passare mezza al rapper di Nola. E amiamo vederlo. Quando il coach dai mille toupet racconta d'esser figlio di genitori teatranti, D'Alessio esclama: "Ah! Ma allora sei stato adottato!". Questo soltanto uno degli infiniti dardi all'arco del Gigi nazionale che ha reso un simpatico calvario la sussistenza del collega in trasmissione. Dispetti e scaramucce, ovviamente, sempre presi a ridere da parte di entrambi. E che, infatti, hanno divertito assai. Da ricordare, la volta in cui D'Alessio ha improvvisato una versione reggae della sua storica 'Non dirgli mai'. Con tanto di parrucca en pendant. Come dimenticarlo? Davvero... Come? 

21 dicembre 2024

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