Theo Hernández (26), come suo fratello Lucas, è cresciuto e si è formato in Spagna. E per un certo periodo si è anche fatto desiderare dalla Roja, rifiutandosi di giocare per le squadre giovanili dei Bleus, come ha fatto agli Europei Under 21 del 2017: "Peccato di gioventù", disse qualche anno fa, quando Deschamps finalmente gli parlò e lo convinse a difendere, come aveva già fatto Lucas, i colori della Francia.
La Spagna conta già tra le proprie fila Le Normand, che non giocherà per squalifica, e Laporte. Ed è per questa ragione che il terzino sinistro del Milan avrebbe potuto essere il terzo francese della rosa spagnola.
Cresciuto nelle giovanili dell'Atlético de Madrid, dopo una parentesi al Rayo Majadahonda, Theo è stato ingaggiato dal Real Madrid dopo una grande stagione all'Alavés in quello che è stato un controverso trasferimento agli eterni rivali per quasi 30 milioni di euro. Con i blancos, però, non funziona, e viene ceduto in prestito alla Real Sociedad e ceduto un anno dopo al club rossonero.
Lì, a Milano, più maturo a livello sportivo e personale, è quando decide di rinunciare a una chiamata dalla Spagna e accettare quella del suo Paese natale. Nel 2017, per esempio, è accaduto il contrario, quando era stato convocato nella nazionale francese per gli Europei U21.
Ora, il destino lo porterà ad affrontare quella che avrebbe potuto essere la sua nazionale nelle semifinali dell'Europeo, dove ritroverà amici ed ex compagni di squadra. Ormai affermato come terzino sinistro titolare della Francia, davanti anche al madridista, Ferland Mendy, dice di rimpiangere solo di non aver accettato prima la proposta francese. Ma cosa ne sarebbe stato di Theo se la chiamata dalla Spagna fosse arrivata in quel periodo di dubbi e gioventù?