Il titolo italiano è fuorviante. Perché questa rom-com non ha nulla a che vedere con la saga di Ben Stiller. Se non l’impiato di commedia e dei genitori per protagonisti. Arriva stasera in tv su Rai 1 alle 21.30 Ti presento i suoceri (2023).
Il punto di forza di questa commedia leggera dalla battuta pronta è il suo cast di stelle. Perché se i giovani protagonisti sono Emma Roberts e Luke Bracey (la stessa coppia della commedia romantica natalizia di Netflix, Holidate), la parte dei rispettivi genitori è affidata a Richard Gere, Diane Keaton, Susan Sarandon e William H. Macy.
La trama di “Ti presento i suoceri”Michelle (Emma Roberts) è fidanzata con Allen (Luke Bracey). Quando la sua migliore amica si sposa, la ragazza si aspetta che anche il suo compagno sia pronto per farle la fatidica proposta. Decide così di organizzare una cena per far conoscere tra loro i rispettivi genitori.
Una commedia sull’amore e sui disastri del matrimonio: stasera in tv c’è “Ti presento i suoceri” con un cast stellare (foto ufficio stampa)
Michelle non sa di aver provocato un terremoto. Perché la situazione si rivela molto, ma molto, più complicata del previsto. Il padre di Michelle, Howard (Richard Gere) scopre infatti che la madre di Allen, Monica (Susan Sarandon) è la donna con la quale sta avendo una relazione clandestina. Ma anche gli altri due genitori condividono un segreto. L’incontro tra consuoceri si rivela una pessima idea…
Il trailer di “Ti presento i suoceri” Un film sull’amore, che è una conversazioneIl regista di Ti presento i suoceri è Michael Jacobs, che ha adattato (con il titolo originale di Maybe I do, Forse lo faccio), un suo copione tetarale andato in scena nel 1978. Forse anche per questo non ama definire la pellicola una rom-com. «Non è una commedia romantica. Io la definirei un’osservazione», spiega. «È un’osservazione sulle persone di una certa età e su ciò che faranno ai loro figli con il loro comportamento e su come finiranno loro stessi. E questo non è molto romantico. Ci sono molti momenti divertenti, ma credo che sia più una commedia seria».
Diane Keaton, Emma Roberts e Richard Gere in una scena di “Ti presento i suoceri” (foto ufficio stampa)
Jacobs aveva 22 anni quando ha scritto questo testo. Ne aveva 67 quando ha trovato il modo e il tempo giusto di portarlo sullo schermo. Nel mezzo, dice, ha imparato tante cose. Per esempio, che «l’amore è una conversazione. Quando ho scritto questa commedia ero in grado di dire facilmente “ti amo” a più persone. Mi usciva dalla bocca con la stessa facilità di un “ciao”. Era l’epoca in cui vivevo. E come noi siamo il risultato dei nostri genitori, siamo anche il risultato del tempo in cui siamo cresciuti. E credo che quando sono diventato adulto ho capito l’importanza della conversazione. Direi senza esitazione che quando ti succede qualcosa, qualcosa di insolito, quando vale la pena parlarne, la persona a cui vuoi dirlo per prima è la persona che ami. Ecco cosa ho imparato sull’amore. È non essere in grado di aspettare la prossima conversazione con mia moglie. Quando siamo così giovani pensiamo all’amore come a una sfilata rumorosa, mentre in realtà è un momento tranquillo. Questo è ciò che ho imparato».
Ed è quello che ha messo nel suo film.
