Donald Trump nomina l'intransigente Tom Homan "Zar di confine ...

2 giorni ago

Donald Trump ha annunciato, la sera di domenica 10 novembre 2024, che Tom  Douglas Homan, sarà nuovamente responsabile dei confini nazionali. Il volto del nuovo "Zar del confine", come lo ha definito le stesso Trump, rischia così di diventare presto familiare, così come il piano di "deportazione di massa" di undici milioni di illegali, annunciato dal tycoon durante la sua campagna elettorale.

Tom Homan - Figure 1
Foto Rai News

Thomas Douglas Homan, nato il 28 novembre 1961 a West Carthage, New York, è un ex ufficiale di polizia e funzionario governativo statunitense, noto soprattutto per il suo ruolo come direttore ad interim dell’Immigrazione e delle Dogane (ICE) degli Stati Uniti dal 30 gennaio 2017 al 29 giugno 2018, durante la prima amministrazione Trump. La sua carriera è stata caratterizzata da posizioni forti e controverse sull’immigrazione, che hanno suscitato sia elogi sia critiche.

Homan ha iniziato la sua carriera nelle forze dell’ordine come poliziotto a West Carthage. Dopo aver conseguito un diploma in giustizia penale presso il Jefferson Community College e una laurea presso il SUNY Polytechnic Institute, ha intrapreso una lunga carriera nel servizio immigrazione, iniziando come agente della Border Patrol, la polizia di frontiera nel 1984. Successivamente ha ricoperto vari ruoli di supervisione e investigazione all’interno del servizio immigrazione, che all’epoca era noto come Immigration and Naturalization Service (INS).

Nel 2013, sotto l’amministrazione Barack Obama, Homan è stato nominato Direttore Associato Esecutivo dell’ICE. Nel 2014, Homan aveva iniziato a sostenere che separare i bambini dai genitori sarebbe stato un mezzo efficace per scoraggiare gli attraversamenti illegali della frontiera. La giornalista Caitlin Dickerson lo descrive come il "padre intellettuale" della questa politica adottata anni dopo dall'amministrazione Trump. "La maggior parte dei genitori non vuole essere separata", disse Homan a Dickerson, aggiungendo che questo rendeva la separazione uno strumento efficace per l'applicazione delle leggi sull'immigrazione.

Questa posizione, sebbene controversa, ha segnato un punto di svolta nella sua carriera, portandolo sotto i riflettori nazionali. Un articolo del Washington Post dell'epoca affermava: "Thomas Homan deporta le persone. Ed è davvero bravo a farlo". Nel 2015, il presidente Obama gli ha conferito il Presidential Rank Award, come Distinguished Executive, un programma di premi individuali concesso dal governo degli Stati Uniti ai membri del Senior Executive Service in carriera e ai dipendenti in carriera.

Thomas Homan alla Convention Nazionale Repubblicana negli Stati Uniti (Ansa)

Il 30 gennaio 2017, il presidente Donald Trump ha nominato Homan direttore ad interim dell’ICE. Durante il suo mandato, Homan ha supervisionato un aumento significativo degli arresti di immigrati senza documenti, con un incremento del 38% nei primi mesi della nuova amministrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Homan ha dichiarato pubblicamente che gli immigrati senza documenti "Dovrebbero avere paura", una dichiarazione che ha ancora una volta suscitato reazioni contrastanti.

Una delle politiche più controverse sostenute da Homan è stata la cosiddetta “Tolleranza zero”, che ha riproposto, tra le altre cose, la separazione di migliaia di bambini dai loro genitori al confine. I punti principlai di queta politica prevedevano:

Perseguimento penale di tutti gli adulti: ogni adulto che attraversava illegalmente il confine veniva perseguito penalmente. Questo significava che anche coloro che cercavano asilo potevano essere arrestati e processati.Separazione delle famiglie: gli adulti venivano detenuti in attesa di processo, mentre i bambini appunto venivano trasferiti in strutture per minori non accompagnati.Aumento delle deportazioni: la politica mirava ad aumentare significativamente il numero di deportazioni, con un focus particolare su coloro che avevano commesso reati, ma anche su immigrati senza documenti che non avevano precedenti penali.Rafforzamento dei controlli ai luoghi di lavoro: Homan ha sostenuto l’importanza di intensificare i controlli nei luoghi di lavoro per identificare e deportare lavoratori senza documenti. 

L’obiettivo dichiarato era la deterrenza all’immigrazione illegale, secondo Homan le persone avrebbero dovuto “pensarci due volte” prima di tentare di entrare negli Stati Uniti senza documenti. Questa politica è stata ampiamente criticata sia a livello nazionale che internazionale.

Dopo aver lasciato l’ICE nel giugno 2018, Homan è diventato un commentatore politico per Fox News, continuando a sostenere politiche di immigrazione rigide. Nel 2022, si è unito alla Heritage Foundation, un think tank conservatore, contribuendo al progetto “Project 2025”, che propone nuovamente arresti di massa, detenzioni e deportazioni di immigrati senza documenti.

La carriera di Thomas Homan è un esempio di come le politiche sull’immigrazione possano polarizzare l’opinione pubblica. Da un lato, i suoi sostenitori lo vedono come un difensore della legge e dell’ordine, impegnato a proteggere i confini degli Stati Uniti. Dall’altro, i suoi critici lo accusano di aver promosso politiche disumane e divisive.

 Trump ha annunciato che Homan avrebbe ricoperto il ruolo di “zar del confine” nella sua seconda amministrazione in un post sul suo social Truth. Homan sarà nuovamente impegnato nella supervisione delle politiche di deportazione e la gestione delle questioni di sicurezza al confine.

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