Tony Effe: "Mi dicevano che ero solo bello e mi imbruttivo"
Tony Effe è stato eletto personaggio dell'anno dal magazine "GQ". Il rapper 34enne si è confessato in una lunga intervista e a proposito del suo ruolo da sex symbol ha detto: "Sin da bambino sono sempre stato abituato a essere il bello del gruppo, era l’unica cosa che mi dicevano così ho iniziato a imbruttirmi".
Il 2024 è stato sicuramente l’anno di Tony Effe. Un anno importante: in primavera ha pubblicato il suo secondo album da solista (dopo la Dark Polo Gang) "Icon" e poi è arrivato il successo del singolo estivo "Sesso e samba" e il primo tour nei palasport, due date sold out a Roma e Milano.
"Sin da bambino sono sempre stato abituato a essere il bello del gruppo - racconta il rapper - A scuola ero sempre tipo 'lui è quello che fa i film, che bello che è, no?' e questa cosa mi dava fastidio. Era l’unica cosa che mi dicevano. Da adolescente mi imbruttivo, mi facevo i capelli con la lametta, le sopracciglia, cose così. Poi ho capito che era una cosa che faceva parte di me e allora ho iniziato a giocarci: con le persone quando mi chiedono le foto, sui social, in pubblico. Ho sempre detto che sono il più bello di Italia, è diventata una mia cifra. È tipico dei rapper dire 'io sono il più forte, io sono il più bravo' e allora io ho iniziato a dire 'io sono il più bello'...".
Tony Effe parla del nuovo "Tony" e di questo anno così importante per lui: "Secondo me in qualche modo è venuto fuori il personaggio simpatico ma anche l’artista. Questi risultati non me li aspettavo neanche io, sono sincero. Poi forse l’ascoltatore medio che non mi conosce è un po' passato da 'Tony Effe è un deficiente' a 'Tony Effe è un deficiente, però sto ascoltando le sue canzoni'...".