Totò Schillaci ricoverato in ospedale: è grave. La famiglia: «Forza ...

11 giorni ago
Toto Schillaci

diLara Sirignano

Il bomber di Italia ‘90 combatte un tumore da anni. Gli interventi al colon, poi la partecipazione a Pechino Express: «Una rivincita contro la malattia»

Quando, un anno fa, gli proposero di partecipare alla trasmissione Pechino Express chiese consiglio ai medici. L’idea di un lungo viaggio non proprio a 5 stelle lo preoccupava, reduce, come era, da due interventi al colon per un tumore. «Sei guarito, riprenditi la tua vita», gli fu detto. E Totò Schillaci, il bomber delle Notti Magiche del Mondiale sfuggito per un soffio nel ’90, 60 anni ancora da compiere, partì, zaino in spalla, con la moglie Barbara. «Quella trasmissione è stata una rivincita sulla malattia e su quello che si era portata dietro: depressione e pensieri di morte», raccontò in un’intervista, tornato in Italia. Ma la battaglia con il cancro, iniziata anni fa, l’ex ragazzo del Sud arrivato a indossare la maglia bianco-nera, non l’ha ancora vinta. Sabato sera le sue condizioni si sono aggravate ed è stato portato prima al pronto soccorso, poi nel reparto di Pneumologia del Civico di Palermo, la città in cui è tornato dopo l’avventura di fine carriera in Giappone.

Il messaggio della famiglia

«Viste le innumerevoli chiamate da parte di molte testate giornalistiche e viste le brutte notizie che circolano, informiamo che il nostro amato Totò è in condizioni stabili ed è controllato da un’équipe di medici notte e giorno. Forza Totò», hanno scritto i familiari sul suo profilo Instagram da oltre 27 mila follower. Un tentativo di rassicurare amici e fan preoccupati per la salute dell’ex giocatore che sarebbe, comunque, in gravi condizioni.
Rimasto un uomo semplice, nonostante la fama calcistica, l’ex bomber non ha mai rinnegato le origini di una carriera iniziata sull’asfalto del quartiere Cep, periferia difficile di Palermo. Famiglia modesta, tre fratelli e una sorella, il papà muratore che si è fatto in quattro per accompagnarlo sui campi di calcio, Totò ha fatto il gommista, il garzone di pasticceria, l’ambulante. Poi l’ingaggio nel Messina seguito dal contratto prima con la Juve, poi con l’Inter con in mezzo il debutto nella Nazionale di Vicini nel Mondiale ‘90.

In clinica con Messina Denaro

Schillaci era alla clinica oncologica La Maddalena quando, il 16 gennaio del 2023, venne arrestato il boss Messina Denaro. «Erano le 8.15 del mattino — ha raccontato lui stesso — aspettavo la mia visita di controllo. Avevo appena finito la colazione al bar, in un attimo mi sono ritrovato circondato da persone incappucciate con le armi spianate. Ho pensato a un attentato. Poi i carabinieri si sono qualificati». «Adoro Palermo e mi dà molto fastidio vederla associata solo alla criminalità, perché offre tante cose belle. Bisogna investire sui quartieri togliendo i giovani dalle strade», andava ripetendo: un impegno assunto in prima persona con il centro sportivo per giovani calciatori, Louis Ribolla. «È per restituire qualcosa di quanto mi è stato dato dalla città», disse.

L'impegno con i più deboli

Più di 200 gol, ancora molto amato a Palermo, nel 2017 ha scelto di allenare una squadra di minori stranieri non accompagnati. «È giusto dare un’opportunità in più a chi è fuggito dalla sua terra in cerca di un futuro migliore. A me il pallone ha cambiato la vita, mi auguro che possa farlo anche con loro», commentò. Un gesto di solidarietà di chi non ha dimenticato il proprio passato.

9 settembre 2024 ( modifica il 9 settembre 2024 | 07:36)

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