Esplosione Toyota Bologna, due lavoratori morti e undici feriti: chi ...

6 ore ago

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Toyota Bologna - Figure 1
Foto BolognaToday

Un boato fortissimo, vetri in frantumi e le pareti che quasi tremavano. È questo quello che hanno avvertito i lavoratori della Toyota Material Handling, multinazionale che si occupa di movimento merci e produzione di carrelli elevatori, in via Persicetana Vecchia a Borgo Panigale. Poi il crollo.  Sei mesi dopo la strage di Suviana e due settimane dopo la morte di un operaio che lavorava sui binari del treno, Bologna piange altri morti sul lavoro.

Violenta esplosione a Borgo Panigale: due morti e feriti gravi

I lavoratori coinvolti nel gravissimo incidente sul lavoro solo una quindicina, due dei quali non ce l’hanno fatta. Le vittime sono Lorenzo Cubello, 37 anni, e Fabio Tosi, 34 anni, entrambi di Bologna. Uno di loro è morto sul colpo, l’altro dopo l’arrivo all’ospedale Maggiore in gravissime condizioni.

Altri 11 loro colleghi sono rimasti feriti e sono stati ricoverati tra l’ospedale Maggiore e l’ospedale di San Giovanni in Persiceto. Uno è grave e ha subito un intervento chirurgico, gli altri hanno contusioni più lievi e nessuno sarebbe in pericolo di vita.

L'esplosione avvertita in buona parte della città

Dalle prime ricostruzioni sarebbe stato fatale lo scoppio di un compressore. I sindacati avevano proclamato per oggi due ore di astensione dal lavoro per denunciare i rischi.

Dopo l'esplosione, che è stata distintamente avvertita in buona parte della città, davanti ai cancelli dello stabilimento si sono radunati operai e familiari, in apprensione per la sorte dei loro colleghi. L'azienda Usl ha inviato sul luogo dell'incidente anche uno psicologo per dare assistenza ai familiari delle vittime e agli operai che hanno vissuto in prima persona l'incidente.

Sciopero indetto per venerdì 25 ottobre 

 A seguito dell'esplosione allo stabilimento Toyota Material Handling di Borgo Panigale - che ha causato la morte di due lavoratori - i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Bologna hanno proclamato, per l'intera giornata di venerdì 25 ottobre, uno sciopero del settore metalmeccanico al grido di 'Basta morti sul lavoro'. "Per il nostro territorio si tratta dell'ennesima strage di quest'anno - scrivono in una nota congiunta -. Una strage, quella alla Toyota, che accende drammaticamente il faro sulla sicurezza dentro le fabbriche. Agli organi ispettivi e alla magistratura spetterà fare luce su quanto accaduto. Alle famiglie delle vittime va tutto il cordoglio e la vicinanza da parte delle organizzazioni sindacali". A giudizio di Fiom, Fim e Uilm, "ancora una volta dobbiamo dire basta alla strage quotidiana di lavoratrici e lavoratori che escono di casa per lavorare e non vi fanno ritorno. Come lavoratrici e lavoratori e società civile - concludono - non dobbiamo normalizzarci alla logica della tragica 'fatalità'". E a proclamare "un'azione di sciopero di 24 ore per tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati dell'area metropolitana della città di Bologna", sempre per "la giornata di venerdì" è anche il Sindacato generale di base-Sgb.

Lepore: "Ennesima strage sul lavoro"

Davanti alla Toyota è arrivato anche il sindaco, Matteo Lepore: "si tratta dell'ennesima strage sul lavoro", ha detto. Il territorio bolognese, solo sei mesi fa, ha subito un altro gravissimo incidente sul lavoro, la strage dei sette tecnici che stavano lavorando a un collaudo nella centrale idroelettrica di Suviana. Il tema della sicurezza sul lavoro è da tempo all'attenzione anche nell'azienda dove è avvenuto l'incidente: i delegati sindacali avevano proclamato per domani due ore di sciopero a fine turno proprio per chiedere una maggiore attenzione su questo tema.

"Questa - dice Gian Pietro Montanari della Fiom-Cgil - non è l'azienda peggiore del mondo, però bisogna accertare se c'era manutenzione o se non c'era. Scioperi c'erano stati anche in passato, l'ultimo per alcuni nuovi strumenti su cui i lavoratori chiedevano il collaudo. In passato c'era stato anche un incendio nel reparto verniciatura". 

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