Tupperware in crisi nera: dichiarata bancarotta

Tupperware

Tupperware, il famoso marchio americano di contenitori per alimenti in plastica, con 78 anni di storia alle spalle, è finito in bancarotta. L’azienda ha presentato istanza di fallimento ed è a caccia di nuovi proprietari nel tentativo di attirare clienti più giovani.

Fondata dal chimico Earl Tupper nel 1946 e divenuta famosa per la sua guarnizione brevettata, la società ha avviato la procedura fallimentare di cui al famoso Chapter 11 negli Stati Uniti, dopo che i dirigenti hanno dichiarato che le sue finanze sono state “gravemente colpite” dall’ambiente economico circostante.

Tupperware in fallimento

Tupperware è diventata famosa negli anni Cinquanta e Sessanta, quando i rappresentanti, per lo più donne, organizzavano feste Tupperware in casa, per vendere la  vasta gamma di contenitori di plastica. Per molte di loro si trattava di un’opportunità di guadagnare denaro extra per la famiglia, con un orario flessibile che non richiedeva un lavoro a tempo pieno fuori casa.

L’azienda, con sede nel Massachusetts, divenne poi sinonimo di conservazione domestica degli alimenti e conobbe una rinascita durante la pandemia di coronavirus, quando i clienti in isolamento passarono più tempo a cucinare a casa. Da allora però l’azienda ha subito un calo delle vendite, faticando a competere con i concorrenti che promuovono i loro prodotti ai più giovani su TikTok e Instagram. L’anno scorso l’azienda ha avvertito che rischiava di fallire se non avesse raccolto fondi di emergenza.

I dirigenti hanno dichiarato di essere alla ricerca di potenziali acquirenti che possano “proteggere il suo marchio iconico e far progredire ulteriormente la trasformazione di Tupperware in un’azienda digitale e tecnologica”.

Il presidente e amministratore delegato di Tupperware, Laurie Ann Goldman, ha dichiarato: “Negli ultimi anni, la posizione finanziaria dell’azienda ha subito un forte impatto a causa del difficile contesto macroeconomico. Di conseguenza, abbiamo esplorato numerose opzioni strategiche e abbiamo deciso che questa è la strada migliore da seguire. Questo processo ha lo scopo di fornirci una flessibilità essenziale mentre perseguiamo alternative strategiche per sostenere la nostra trasformazione in un’azienda digital-first, guidata dalla tecnologia e meglio posizionata per servire i nostri stakeholder”.

Susannah Streeter, responsabile del settore denaro e mercati di Hargreaves Lansdown, ha dichiarato:

“La festa è finita da tempo per Tupperware. I cambiamenti nel comportamento degli acquirenti hanno spinto i suoi contenitori fuori moda, in quanto i consumatori hanno iniziato a disintossicarsi dalla dipendenza dalla plastica e a trovare modi più ecologici di conservare gli alimenti. “C’è ancora la possibilità di trovare un acquirente per l’azienda, ma con la plastica vista come tutt’altro che fantastica, tra i consumatori eco-consapevoli, rivitalizzare il marchio sarà una lotta in salita”.

Tupperware ha dichiarato che chiederà l’approvazione del tribunale per continuare a operare durante il procedimento.

“Abbiamo intenzione di continuare a servire i nostri stimati clienti con i prodotti di alta qualità che amano e di cui si fidano durante questo processo”, ha dichiarato Goldman.

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