L'Uefa smentisce El Pais: "Non c'è nessun progetto di una nostra ...

UEFA Champions League

Il quotidiano spagnolo aveva scritto di una nuova Champions al via nel 2027, molto simile al torneo che volevano Agnelli e Florentino Perez. Marchetti: "Sorpresi e stupiti di quanto letto. Smentiamo categoricamente"

Fabio Licari

2 ottobre - MILANO

"Ma se stiamo ancora lavorando alla Champions a 36 squadre…", sorride al telefono Giorgio Marchetti, vicesegretario Uefa. Si riferisce allo “scoop” del Pais: il più importante quotidiano politico spagnolo ha preso un bell’abbaglio, “rivelando” un inesistente progetto segreto che sarebbe in discussione a Nyon. Una Champions ancora più nuova che dovrebbe debuttare nel 2027, alla fine del triennio della Champions a 36. Un torneo che somiglierebbe pericolosamente alla Superlega di Real, Juve, e Barca. Strutturato in tre serie: Superliga, Liga Europea e Liga Aspirante. Con 18 squadre per serie. Escluse due retrocessioni/promozioni dalla Serie A alla B, naturalmente il posto sarebbe fisso. Una Superlega Uefa. 

impossibile perchè...

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In realtà è soltanto un bel racconto di fantascienza. Altrimenti sarebbero davvero impazziti all’Uefa. Mentre lanciano la nuova Champions, al debutto il prossimo anno, e ancora cercano contratti per aumentare il montepremi, che senso avrebbe pensare di cambiare? Servirebbe soltanto a rendere antiquata la Champions a 36, a “ucciderla” prima di nascere. Secondo: sarebbe una totale e inaccettabile contraddizione con i principi della battaglia contro Florentino e Agnelli che, in origine, difendevano la Superlega “pura”, a numero chiuso, e poi, letto bene il Trattato Ue, hanno deviato verso un sistema misto nel quale però, ovvio, chi porta il pallone non può non giocare.

la smentita

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A tutte le questioni relative alla Superlega risponderà la Corte Ue la cui sentenza è attesa da tempo (potrebbe arrivare tra il 6 novembre e il 17 dicembre, sennò scalerà al 2024). Allo “scoop” del Pais risponde il vicesegretario Marchetti: "Siamo stupiti nel leggere di questo progetto inesistente che ci viene attribuito. Smentiamo categoricamente e confermiamo che i tornei Uefa saranno sempre basati sulle competizioni nazionali: qualsiasi format che preveda la permanenza di un club, a prescindere dai risultati in campionato, non può essere preso in considerazione perché violerebbe i principi di merito sportivo. In più non abbiamo intenzione di estendere il calendario europeo ai weekend occupati dalle competizioni domestiche".

2 ottobre - 19:18

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