Unicredit-Banco Bpm, l'attacco di Matteo Salvini a Bankitalia: ma ...
Ultim'ora news 25 novembre ore 14
Lunedì 25 a uscire per primo allo scoperto è il vice premier Matteo Salvini sull’opa lanciata da Unicredit su Banco Bpm: «A me le concentrazioni e i monopoli non piacciono mai, ero rimasto al fatto che Unicredit volesse crescere in Germania. Non so perché abbia cambiato idea. Unicredit ormai di italiano ha poco e niente: è una banca straniera, a me sta a cuore che realtà come Bpm e Mps che stanno collaborando, soggetti italiani che potrebbero creare il terzo polo italiano, non vengano messe in difficoltà», ha spiegato Salvini.
Leggi anche: Unicredit lancia un’opa su Banco Bpm da 10,1 miliardi L'operazione MpsNel suo intervento Salvini fa riferimento alla privatizzazione della banca senese annunciata due settimane fa. Con il collocamento lampo del 15% avvenuto mercoledì 13 il Tesoro è sceso all’11,7% del Montepaschi. L’operazione è stata assai rilevante non solo perché ha portato altri 1,1 miliardi nelle casse dello Stato italiano dopo gli 1,6 incassati nelle prime due dismissioni e perché ha stabilizzato la governance di Siena con l’intervento di una cordata italiana, ma anche perché di fatto ha chiuso la partita della privatizzazione.
Leggi anche: Opa Unicredit- Banco Bpm, il prezzo è giusto? Il punto degli analisti sul risiko bancarioA comprare tra gli altri è stato il Banco, finito ora nel mirino di Unicredit. «Non vorrei che l’operazione qualcuno volesse fermare l'accordo Bpm- Mps per fare un favore ad altri», ha incalzato Salvini che ha chiamato in causa anche Banca d’Italia: «L'interrogativo mio e di tanti risparmiatori è: la Banca d'Italia c'è? Che fa? Esiste? Che dice? Vigila? Siccome sono tra i più pagati d'Italia, da cittadino italiano vorrei sapere se è tutto sotto controllo». (riproduzione riservata)