Borrell: "La decisione della Cpi non è antisemita, paesi Ue tenuti a ...
Guerra in Medio Oriente, giorno 414
Maggioranza "divisa" sul mandato Cpi. Crosetto: "No equiparare Netanyahu a terroristi". Meloni: "Approfondiremo". Tajani: "Su politica estera decidiamo io e la premier". Erdogan: "Corte coraggiosa". 120 morti a Gaza in ultime 24h, anche un ostaggio
Ansa
Libano, l'auto dei caschi blu dopo l'attacco alla base Unifil a Shama, 22 novembre 2024
Nucleare, Usa-GB-Francia-Germania: “Bene risoluzione Aiea contro Iran”
"I governi di Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti accolgono con favore l'adozione da parte del consiglio dei governatori dell'Aiea di una risoluzione contro l'Iran". Lo si legge in un comunicato diffuso dal dipartimento di Stato Usa. "La risoluzione risponde alla continua incapacità di Teheran di fornire all'Aiea le informazioni e la cooperazione necessarie per chiarire questioni in sospeso relative al materiale nucleare non dichiarato rilevato in diverse località dell'Iran, legalmente obbligato a cooperare pienamente con l'Aiea".
Esercito israelino: "Ancora non possiamo confermare notizia uccisione ostaggio"
L'esercito israeliano ha affermato in una nota che sta esaminando le informazioni dopo che Hamas "ha diffuso un filmato che mostra presumibilmente un ostaggio ucciso". "In questa fase - ha aggiunto l'Idf - non possiamo né confermarlo né smentirlo. I rappresentanti dell'esercito sono in contatto con la sua famiglia e la stanno tenendo aggiornata con tutte le informazioni disponibili".
Mikati telefona a Meloni: “Solidarietà per inaccettabile attacco a Unifil”
Il premier libanese Najib Mikati ha telefonato a Giorgia Meloni per esprimere la propria condanna all'attacco alle forze Unifil e assicurare che il Libano completerà le indagini sull'incidente. Lo ha reso noto Al Jazeera. ''Vorrei esprimere la mia profonda solidarietà all'Italia e augurare una pronta guarigione ai soldati feriti - ha detto Mikati - Quello che è successo è inaccettabile. Tuttavia, siamo impegnati a completare le indagini e vi informeremo dei risultati non appena saranno completati''. Mikati ha inoltre sottolineato l'importanza di continuare a sostenere il Libano, aggiungendo: ''Spero che questo sfortunato evento non influisca sulla vostra determinazione a sostenere il Libano o sul vostro ruolo vitale nell'aiutarci a raggiungere il cessate il fuoco''.
Beirut: "Bilancio raid israeliani si aggrava, 30 morti"
Si aggrava il bilancio dei raid israeliani condotti in Libano, nei quartieri a sud e nell'est della capitale. Secondo un bilancio aggiornato del ministero della Sanità libanese, almeno 30 persone sono state uccise negli attacchi odierni. Nell'est, dove le milizie filo-iraniane Hezbollah sono particolarmente attive, "almeno 16 persone sono state uccise, tra cui quattro bambini", secondo il ministero. Nel sud, un'altra roccaforte di Hezbollah, almeno 14 persone sono state uccise, di queste cinque si trovavano nella città costiera di Tiro, stando a quanto riferito dalla stessa fonte.
Netanyahu contro indagine per fuga di notizie: "Caccia non ci scoraggerà"
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato su X un video per criticare l'indagine ''BibiLeaks'' sulla fuga di notizie dal suo ufficio. Netanyahu ha affermato che lo scopo dell'indagine è solo quello di danneggiare lui e i cittadini israeliani. ''Stiamo combattendo su sette fronti e ci battiamo anche su questo - ha detto Netanyahu - Questa caccia non mi scoraggerà'
Ynet: "Buone possibilità di trovare accordo su tregua in Libano la settimana prossima"
Funzionari israeliani hanno riferito a Ynet che ci sono ''buone possibilità'' che un accordo in Libano ''venga finalizzato la prossima settimana''. I negoziati sono tuttora in corso, e il punto cruciale per arrivare a un accordo riguarda i tempi del ritiro dei militari israeliani dal Libano.
Libano, sale a 15 bilancio vittime del raid Idf nel cuore di Beirut, ma l'operazione contro i vertici "superstiti" del Partito di Dio è fallita
Sarebbero 15 i morti nel centro di Beirut per un potente attacco aereo avvenuto nelle primissime ore del mattino. Lo affermano fonti libanesi, secondo le quali nell'attacco sarebbero state utilizzate bombe "bunker buster", le stesse usate per uccidere Hassan Nasrallah ex-capo di Hezbollah, sempre a Beirut.
Secondo quanto riferito dal canale di notizie saudite al Hadath, nel mirino era il capo delle operazioni di Hezbollah, Muhammad Haydar. Haaretz ha scritto che, secondo fonti israeliane, il tentativo di uccidere il dirigente del movimento sciita libanese, considerato da Israele come terrorista, non è andato a segno. Haydar, è un membro della Jihad libanese, il massimo organo militare del gruppo filo-iraniano.
Oltre a lui nel mirino del massiccio attacco israeliano nel cuore della Beirut che conta, precisamente nel quartiere Basta el-Faouqa, ci sarebbe stato anche il nuovo leader del Partito di Dio, Naim Qassem successore di Nasrallah, o uno dei comandanti del gruppo sciita, Talal Hamiya. Nominato a capo della divisione operativa di Hezbollah dopo l'uccisione - il 20 settembre a Beirut - del capo delle operazioni militari, Ibrahim Aqil. Lo riferisce il Times of Israel, parlando di voci che circolano su "media in lingua ebraica e social media".
Naim Qassem successore di Nasrallah a segretario del Partito di Dio, 6 agosto 2024 (GettyImages)
Hamas: "Una donna israeliana ostaggio uccisa in raid Idf a Gaza"
Un portavoce dell'ala armata di Hamas ha dichiarato che una donna israeliana tenuta prigioniera è stata uccisa in una zona della Striscia di Gaza settentrionale, colpita dalle forze israeliane. Lo scrive il Jerusalem Post.
"Dopo aver ristabilito i contatti, settimane dopo, con coloro incaricati di proteggere i prigionieri, è emerso che una donna è stata uccisa in una zona sotto il fuoco israeliano nella Striscia di Gaza settentrionale", ha affermato Abu Obaida, il portavoce delle Brigate al-Qassam, l'ala armata di Hamas, aggiungendo che un'altra donna, anche lei prigioniera israeliana, è rimasta gravemente ferita e la sua vita è in pericolo.
La maggioranza "divisa" sul mandato Cpi. Crosetto: "Assurdo equiparare Netanyahu a terroristi"
Valentina Antonello
Tajani: su Cpi linea del governo è quella indicata da Meloni su Unifil, "bisognera" garantire un rafforzamento
Sul caso Cpi su Netanyahu "la linea del governo è quella indicata dal Presidente del Consiglio, che io, condividendo, sto attuando. Quindi valuteremo leggendo le carte della sentenza della corte penale internazionale, che non deve confondere la giustizia con la politica. Non possiamo certamente mettere sullo stesso piano il capo dei terroristi di Hamas, che ha organizzato la strage del 7 ottobre, e il presidente del governo di Israele". Così il ministro Antonio Tajani è intervenuto stamane sul caso dei mandati di arresto spiccati dalla Cpi, dopo le parole del leader della Lega Matteo Salvini - "Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto" - quanto alle conseguenze del conflitto israelo-palestinese sulla forza Onu di interposizione al confine libanese, Tajani ha detto che "bisogna vedere che ruoli avrà l' Unifil una volta che si arriverà al cessate il fuoco. Ovviamente bisognerà garantirne un rafforzamento, sia come regole di ingaggio che come unità impiegate, per far sì che dalla frontiera fino al fiume ci sia l' Unifil, a nord dovrebbe andare l'esercito regolare libanese con Hezbollah ancora più indietro".
Erdogan: "Coraggioso atto della Corte penale internazionale ridà fiducia a giustizia"
Secondo il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, il mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro Netanyahu e Gallant e un atto "coraggioso" ed è "importante per recuperare la fiducia dell'umanità nel sistema della giustizia. Secondo Erdogan, citato dall'agenzia Anadolu, le organizzazioni internazionali e i media internazionali, infatti, "chiudono un occhio sui crimini contro l'umanità" commessi in Palestina, in Libano e altrove. "il sangue dei martiri e dei feriti in Palestina ricade non solo sugli assassini, ma anche sui chi non fa nulla per fermarli", ha dichiarato ancora il presidente turco.
Le immagini del massiccio attacco israeliano su un palazzo a Beirut
Matteo Alviti
Missili su Beirut, crolla un palazzo, 12 morti, nel mirino un comandante Hezbollah
Giulia Apollonio
Borrell: "La decisione della Cpi non è antisemita, paesi Ue tenuti a rispettarla"
"La decisione della Cpi" di spiccare mandati d'arresto nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e dell'ex ministro della difesa Yoav Gallant "non ha nulla a che fare con l'antisemitismo e non è una decisione politica. Sono allarmato dall'estrema politicizzazione delle reazioni alla decisione della Corte". Lo ha ribadito l' Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, durante la conferenza della coalizione dei due Stati sul Medio Oriente a Cipro. "Voglio alzare la mia voce a sostegno della Corte penale internazionale e ricordare che le sue decisioni sono vincolanti per i paesi Ue", è tornato a ribadire lo spagnolo.
Josef Borrell (AP)
La devastazione nei villaggi del Libano meridionale nel filmato dell'Unifil
Dopo i bombardamenti israeliani
Hamas: 44.176 morti il nuovo bilancio della guerra a Gaza, almeno 120 nelle ultime 48 ore
Il ministero della sanità del governo di Hamas a Gaza ha annunciato un nuovo bilancio di 44.176 morti nella striscia dall'inizio della guerra con Israele, più di un anno fa. Almeno 120 persone sono state uccise nelle ultime 48 ore, ha affermato in una nota, aggiungendo che 104.473 persone sono state ferite nella striscia di Gaza dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023.
Crosetto: "Assurdo equiparare Netanyahu con terroristi"
"La linea del Governo è quella di approfondire le motivazioni della sentenza che, a primo acchito, sembra una sentenza più politica che tecnica". Così, a Napoli, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in merito al mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale su Benjamin Netanyahu. "Ma la cosa che ha colpito di più, e che io ho detto sin dal primo momento, è che abbiamo trovato inaccettabile e assurdo mettere sullo stesso piano i leader di un'organizzazione terroristica che ha attaccato innocenti con chi guida legittimamente uno stato democratico e si sta difendendo", ha aggiunto.
La decisione dell'Aia
Gavron: "Bibi? Comodo parlare di antisemitismo, vada in cella"
"Troppo comodo per Netanyahu respingere il mandato di arresto accusando il tribunale dell'Aiadi antisemitismo. Quel giudice non si è svegliato pensando 'odio gli ebrei e voglio arrestare il loro premier'". Così a Repubblica lo scrittore israeliano Assaf Gavron. "Appartengo alla maggioranza di israeliani che non vogliono più Netanyahu come primo ministro - aggiunge - Credo che faccia soltanto dei danni, non solo ai palestinesi, ma anche al nostro Paese. Ed è colpa sua se noi israeliani oggi veniamo visti in gran parte del mondo come una forza crudele. Per me, dunque, qualsiasi sviluppo che limita Netanyahu è positivo. Se un tribunale internazionale vuole arrestarlo, faccia pure". "Si è paragonato a Dreyfus. Ebbene, non mi dispiacerebbe se, come Dreyfus, per un po' venisse rinchiuso da qualche parte. Non sono un esperto della definizione giuridica di genocidio. Daquello che vedo in televisione e sui giornali, certamente a Gaza l'esercito israeliano si è comportato in modo estremamente aggressivo ed è possibile che abbia commesso crimini di guerra. I dettagli di chi ha dato gli ordini, e quali ordini specifici sono stati dati, non li conosciamo: i procedimenti internazionali servono a scoprire anche questo. Tendo a non credere che si tratti di genocidio, perché genocidio significa il deliberato tentativo di fare scomparire un intero popolo. La guerra è una tragedia immane per i libanesi e per i palestinesi, ma anche per gli israeliani. In passato ero più ottimista che la guerra sarebbe finita presto. Ora temo che potrebbe durare fino a quando Netanyahu resterà a capo del governo, cioè fino alle prossime elezioni. Ma in due anni possono succedere ancora molte cose terribili".
Almeno 6 morti in raid Israele su Khan Younis
Almeno sei persone, metà delle quali erano bambini e due donne, sono state uccise negli attacchi aerei lanciati dall'esercito israeliano nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono i giornalisti di Associated Press sul posto e il personale dell'ospedale Nasser. Dopo l'attacco, i giornalisti di AP hanno visto persone piangere su quello che sembrava essere il corpo senza vita di un uomo, e bambini insanguinati sono stati visti mentre si aiutavano l'un l'altro ad allontanarsi dalle macerie.
Raid sraeliani su Beirut, almeno 12 morti e 63 feriti
Si aggrava il bilancio delle vittime dei violenti attacchi notturni israeliani su Beirut, ora a 12 morti e 23 feriti. Lo riferisce il responsabile del centro di protezione civile di Bachoura, Hassan Yassine. Secondo il ministero della Salute libanese, le vittime sarebbero invece 11 - e non piu' quattrpo - e i feriti 63, invece di una ventina, come riporta il quotidiano locale L'Orient Le Jour. Un edificio di otto piani è stato completamente distrutto dai violenti attacchi israeliani su Basta el-Faouqa. I media israeliani parlano di un attacco contro un alto funzionario di Hezbollah. Si tratta del quarto attacco questa settimana in una zona centrale di Beirut. Le operazioni di ricerca continuano a Basta el-Faouqa, nel cuore di Beirut. Secondo un soccorritore, sotto le macerie restano delle persone disperse. "Il cratere è molto, molto grande", ha commentato un soldato libanese presente sulla scena. Il cratere è inaccessibile e invisibile alla stampa, protetto da un cordone di sicurezza. A
ltri raid israeliani sono in corso nei sobborghi meridionali della capitale libanese, poco dopo l'ordine di evacuazione lanciato dall'Idf. Altre due persone sono state uccise e una ferita nell'attacco di droni israeliani che ha preso di mira quattro pescatori su una spiaggia a Tiro, nel sud del Libano. Gli uomini colpiti sarebbero originari del campo profughi palestinese di Rachidiye, abituati a recarsi su questa spiaggia ogni giorno.
Attacco di droni Israele su Tiro, morto un pescatore
Un attacco di droni lanciato dall'esercito israeliano ha ucciso una persona e ne ha ferita un'altra nella città portuale di Tiro, nel sud del Libano. L'agenzia di stampa nazionale ha affermato che le persone uccise e ferite a Tiro erano pescatori. Un giornalista di Associated Press, che ha visto l'attacco da un hotel vicino che si affaccia sulla spiaggia, ha riferito di aver visto i pescatori sistemare le reti prima del raid e che sembravano entrambi giovani adolescenti.
Nuovo raid israeliano vicino università a Beirut
Un nuovo raid israeliano ha preso di mira stamane la periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah, secondo quanto riferito dall'agenzia ufficiale libanese Ani. L'organo di stampa parla di un "bombardamento feroce" sul quartiere di al-Hadath, non lontano dall'Università. Il raid è stato preceduto da un appello all'evacuazione dei civili nella zona da parte dell'esercito israeliano.
Media: "Almeno 11 morti in attacco Israele su Beirut"
Sono almeno 11 i morti e 33 i feriti nell'attacco lanciato dall'esercito israeliano sulla zona di Basta, nel centro di Beirut, capitale del Libano. Lo riferiscono fonti mediche ad Al-Arabiya. L'edificio di 8 piani preso di mira da 5 missili è completamente crollato. In precedenza l'ageNzia libanese Ani aveva riferito di un "orribile massacro" nel raid.
Difesa civile Gaza, 19 morti in raid notturni israeliani
La difesa civile della Striscia di Gaza ha annunciato la morte di 19 persone, tra cui dei bambini, uccise durante attacchi notturni e sparatorie israeliane in diversi luoghi del territorio palestinese. Il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal, ha dichiarato che "19 palestinesi sono stati uccisi e piu' di 40 altri feriti in tre massacri causati dagli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza tra mezzanotte e questa mattina" cosi' come nell'incendio di carri armati a Rafah, nel sud.
Tajani: "Su esteri decidiamo io e Meloni"
"La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. È una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri". Così il ministro degli esteri Antonio Tajani su Repubblica, sulle dichiarazioni di Salvini su Netanyahu. "Poi naturalmente un leader di partito parla di quello che vuole. Sono posizioni politiche legittime che ciascuno può esprimere. Ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri", aggiunge.
Hamas: "19 morti in raid israeliani su Gaza, anche bimbi"
Almeno 19 persone, fra cui anche dei bambini, sono morte e almeno 40 sono rimaste ferite a causa di raid aerei notturni compiuti da Israele sulla Striscia di Gaza. Lo afferma la protezione civile di Gaza, espressione di Hamas."Diciannove palestinesi sono stati uccisi e oltre 40 sono stati feriti in tre massacri provocati dagli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza fra la mezzanotte e questa mattina", oltre che per tiri d'artiglieria dell'Idf, afferma il portavoce della protezione civile, Mahmoud Bassal.
Media Libano su raid Beirut, "Massacro orribile"
L'agenzia di stampa libanese Ani definisce il raid israeliano su Beirut un "massacro orribile", riferendo che l'esercito israeliano "ha completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani, situato in via al-Ma'moun, nel quartiere di Basta, con cinque missili". La stessa agenzia ufficiale denuncia un "numero elevato di morti e feriti", almeno 4 morti e 32 feriti secondo un primo bilancio. Secondo fonti di sicurezza, almeno quattro missili sono stati lanciati su Beirut, mentre diversi media locali ipotizzano che gli aerei che hanno effettuato gli attacchi abbiano lanciato dei "bunker buster", munizioni che possono penetrare nel sottosuolo prima di esplodere. Sul posto prosegue la rimozione delle macerie sul luogo del raid e le immagini documentano la disperazione dei residenti. Inoltre, secondo il New York Times, che ha analizzato con esperti un video diffuso dall'esercito israeliano, gli aerei che il 27 settembre hanno bombardato il quartier generale di Hezbollah nella periferia sud di Beirut e causato la morte di Hassan Nasrallah, erano equipaggiati di almeno 15 bombe di una tonnellata, inclusa la BLU-109 di fabbricazione statunitense.
Raid israeliani a Beirut: "Molti morti e feriti"
Vi sarebbero "un gran numero di morti e feriti" nei raid israeliani di stanotte su Beirut, secondo soccorritori citati dall'agenzia statale Ani, in particolare tra le macerie di un edificio di 8 piani colpito da cinque missili nel quartiere di Basta. Vi sarebbero "un gran numero di morti e feriti" nei raid israeliani di stanotte su Beirut Libano: molteplici scioperi nel cuore di Beirut e sue periferie. Sul posto si è creato un grande cratere - a quanto riferito -e si scava tra le macerie. Non è stato comunque l'unico attacco sferrato nella notte dall'aeronautica israeliana, seppure il più grave. L'attacco ha danneggiato diversi edifici vicini e le ambulanze si sono riversate sul luogo del disastro. Sono intanto proseguiti attacchi israeliani contro i sobborghi meridionali della capitale. Diversi edifici sono stati presi di mira, tracui due situati alla periferia sud di Beirut, nel settore densamente popolato di Chiyah di Ghobeiry, che ospita diversi centri commerciali, dopo gli ordini di evacuazione.
Raid su Beirut, media: "Obiettivo era ufficiale Hezbollah"
L'obiettivo del massiccio raid di questa notte su Beirut era l'alto ufficiale di Hezbollah, Talal Hamiya. Lo riferisce Times of Israel. Hamiya è stato nominato a capo della divisione operativa del gruppo terroristico dopo che Israele ha ucciso Ibrahim Aqil, il capo delle operazioni militari di Hezbollah in un attacco a Beirut il 20 settembre. Secondo l'emittente al-Manar di Hezbollah almeno quattro persone sono state uccise e 23 ferite nell'attacco avvenuto nel quartiere Basta della capitale e che ha apparentemente ha distrutto un edificio di otto piani e danneggiato molti altri nell'area.
Libano, cinque missili israeliani colpiscono Beirut
Almeno cinque missili sono stati lanciati in un attacco aereo verso il centro di Beirut. Lo riferiscono i media libanesi. L'attacco ha preso di mira il quartiere Basta. Poco prima testimoni di Afp avevano riferito di forti esplosioni nella capitale. La notizia viene riportata anche dai media israeliani che palano di quattro missili. Secondo i media libanesi un edificio sarebbe stato completamente distrutto. "La capitale Beirut si è svegliata con un terrificante massacro, con gli aerei israeliani che hanno completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani usando cinque missili in Maamoun Street, nel quartiere di Basta", hanno detto fonti all'Agenzia nazionale Ani.
Almeno quattro persone sono state uccise e 33 ferite in un apparente attacco israeliano nel centro di Beirut. Lo riporta la rete televisiva Al-Manar affiliata a Hezbollah, che cita le autorità sanitarie libanesi. La National News Agency, agenzia di stampa statale libanese, afferma che gli aerei da guerra israeliani "hanno completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani con cinque missili" e hanno lasciato un cratere nel terreno. I giornalisti dell'AFP riferiscono di aver sentito almeno tre grandi esplosioni. Video non verificati pubblicati sui social media mostrano un'enorme colonna di fumo che si alza dal sito dell'apparente attacco israeliano. Times of Israel fa sapere che non ci sono commenti immediati da parte delle IDF sull'ultimo attacco, che arriva ore dopo che i jet da combattimento hanno effettuato due ondate di attacchi aerei sulla citta' costiera di Tiro in Libano e ulteriori sortite nel sud del paese e sulla roccaforte di Hezbollah nel sud di Beirut la scorsa notte
Diverse esplosioni udite in successione a Beirut
Diverse esplosioni si sono udite nella capitale libanese di Beirut all'alba. Lo hanno reso noto i giornalisti dell'Afp, mentre la guerra aperta tra Israele e Hezbollah entra nel suo terzo mese. I giornalisti hanno riferito di almeno tre forti esplosioni, seguite da un odore pungente, dopo una giornata di intensi bombardamenti contro la periferia meridionale della capitale. Distrutto un edificio nel centro della capitale libanese.
Idf, circa 80 razzi sparati da Hezbollah oggi
Circa 80 razzi di Hezbollah sono stati sparati oggi e sono passati dal Libano a Israele. Lo riferisce l'Idf, e forze di difesa israeliane. L'Idf "continuerà a difendere lo Statodi Israele e il suo popolo dalla minaccia rappresentata dall'organizzazione terroristica Hezbollah", sottolinea Tsahal.
Estremisti ebrei attaccano ufficiale Idf a Hebron, 5 arresti
Decine di estremisti ebrei a Hebron per un pellegrinaggio annuale hanno cercato di attaccare il capo del Comando centrale delle Idf, il maggiore generale Avi Bluth, che si trovava in città per organizzare la sicurezza del pellegrinaggio, ha affermato l'esercito. Cinque sospettati sono stati arrestati dalla polizia dopo aver inseguito e insultato Bluth e i soldati che lo accompagnavano. Il capo del Comando centrale ha solitamente un rapporto teso con i coloni estremisti, poiché l'esercito ha il compito di tenerli sotto controllo in Cisgiordania. Le IDF affermano che il gruppo di giovani sospettati ha inseguito Bluth e ha cercato di bloccare un'uscita di cui l'esercito aveva bisogno per le attività operative. Dopo gli arresti, il raduno dei rivoltosi è stato disperso, ha detto l'esercito, condannando fermamente le violenze di questa sera.
Onu, da 40 giorni soccorsi impossibili a nord di Gaza
Nel nord di Gaza da più di quaranta giorni le organizzazioni umanitarie non possono garantire le operazioni di soccorso, a causa dell'assedio da parte dell'esercito israeliano. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite, che ha ribadito come Israele continui a impedire l'accesso a gran parte degli aiuti umanitari destinati alla popolazione.
Nuovi attacchi aerei Israele su Beirut sud
Almeno tre nuovi attacchi hanno colpito la periferia sud di Beirut nella notte. Lo riferiscono l'AFP e un media statale."Aerei militari nemici hanno preso di mira la periferia sud di Beirut", ha detto l'agenzia nazionale di informazione (Ani). Giornalisti dell'AFP nel cuore di Beirut e a est della capitale hanno sentito almeno tre esplosioni.
Colombia, rispetteremo mandato d'arresto per Natanyahu
Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha annunciato oggi che il suo Paese rispetterà il mandato d'arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant a causa del conflitto a Gaza.
"Accettiamo il mandato d'arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro i signori Netanyahu e Gallant", ha riferito il presidente Petro sul suo account X, aggiungendosi a un'analoga dichiarazione del ministero degli Esteri. "La Colombia riafferma il suo impegno per la pace, dentro e fuori i suoi confini, e ribadisce la sua posizione riguardo a ciò che sta accadendo al popolo palestinese e all'azione genocida perpetrata dal governo di Israele", si legge ancora.
Libano, bombardamento israeliano a Beirut (AFP)