Libano, l'esercito israeliano colpisce le basi di Unifil, feriti due caschi ...

25 giorni ago

La guerra di Gaza, giorno 370

Indonesiani i due militari coinvolti. Meloni: "Inammissibile, vicinanza ai nostri soldati". Crosetto convoca l'ambasciatore israeliano: "Episodi intollerabili e da evitare". Media: "Stasera Netanyahu avrà l'ok per rispondere all'Iran"

Unifil - Figure 1
Foto Rai News

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Immagine satellitare Marun ar Ras

Ambasciatore Israele all' Onu: "Unifil si sposti di 5 km a nord"

"Ci concentriamo sulla lotta contro Hezbollah e continueremo il coordinamento con Unifil, raccomandiamo di spostare le forze Unifil 5 chilometri a nord". Lo dice l'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco su diverse posizioni di Unifil ferendo due caschi blu.  "La nostra raccomandazione è che l'Unifil si sposti di 5 km a nord per evitare pericoli mentre i combattimenti si intensificano e mentre la situazione lungo la Linea Blu rimane instabile a causa dell'aggressione di Hezbollah", afferma Danon in una dichiarazione. "Israele non ha alcun desiderio di stare in Libano, ma farà cioò che è necessario" per costringere Hezbollah ad allontanarsi dal suo confine settentrionale in modo che 70.000 residenti possano tornare alle loro case nel nord di Israele, ha aggiunto.

l Ministro Crosetto: “Chiesto ad Israele spiegazione di quanto avvenuto, non si tratta di un incidente ”

Il Ministro Crosetto: “Chiesto ad Israele spiegazione di quanto avvenuto, non si tratta di un incidente ”

Il ministro Crosetto: "Italia e Nazioni Unite non possono prendere ordini da Israele"

"Italia e Nazioni Unite non possono prendere ordini da Israele": lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto. "Non si tratta di un errore o un incidente" e non puo' essere una giustificazione il fatto che Israele avesse chiesto di evacuare le basi, ha aggiunto il ministro, "vogliamo capire perchè è successo quello che è successo".

Il Ministro Crosetto,: "L'attacco di Israele a Unifil potrebbe costituire un crimine di guerra"

"Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane potrebbero costituire crimini di guerra,si tratta di gravissime violazioni alle norme del diritto internazionali, non giustificate da alcuna ragione militare".Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Militari italiani Unifil: “Rimaniamo a fare il nostro dovere”

"In questo momento l'unica cosa che possiamo fare è proteggerci. Quando gli spari nella base sono arrivati eravamo nei bunker. Restiamo nelle nostre basi a fare il nostro dovere, nel perimetro della nostra sicurezza, fin quando ci sarà consentito dall'Onu e dalla Difesa". Così fonti militari italiane in Libano in merito all'attacco alle basi del contingente delle Nazioni Unite.

Crosetto terrà una conferenza stampa a Palazzo Chigi alle 17:45

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, terrà una conferenza stampa a Palazzo Chigi sulla situazione in Libano. L'incontro con la stampa è in programma alle 17:45.

Borrell: "L'attacco all'Unifil è un atto inammissibile"

“Un'altra linea è stata pericolosamente superata in Libano: i bombardamenti dell'Idf contro le forze di pace dell'Onu di cui si conosce la posizione. Condanniamo questo atto inammissibile, per il quale non esiste alcuna giustificazione. L'Ue ribadisce il suo pieno sostegno all'Unifil e alle sue truppe nella missione che le è stata affidata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite” afferma l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell.

Meloni: "Ruolo fondamentale di Unifil, a lavoro per la de-escalation"

Meloni, in un colloquio con il comandante del Settore Ovest della missione Unifil, generale Messina, ha ricordato che gli italiani continuano a prestare un'opera preziosa per la stabilizzazione dell'area, in aderenza al mandato delle Nazioni Unite. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. Il governo, nel confermare il ruolo fondamentale di Unifil nel sud del Libano - si prosegue nella nota -, continua a lavorare per la cessazione delle ostilità e alla de-escalation della regione.

Fonti, l'attacco israeliano a Unifil per non avere testimoni scomodi in vista di future operazioni

L'attacco di Israele alla missione Unifil avrebbe l'obiettivo di “costringerla a ritirarsi” per non avere “testimoni scomodi” in vista di “pianificazioni future” dell'esercito di Tel Aviv in Libano. Questa, secondo quanto si apprende da qualificate fonti della sicurezza che seguono il dossier mediorientale, la lettura che Unifil dà dell'attacco israeliano contro le basi della missione Onu. Sempre secondo quanto si apprende, la situazione starebbe ora tornando alla normalità e il comandante di Unifil, il generale Arnoldo Lazaro, avrebbe già contattato gli israeliani per esprimere la condanna all'attacco e protestare ufficialmente.

Meloni: "Inammissibile quanto accaduto, protesta formale contro Israele. Vicinanza ai nostri militari"

Il governo italiano ha formalmente protestato con le autorità israeliane e ha ribadito con fermezza che quanto sta accadendo nei pressi della base del contingente Unifil non è ammissibile. Anche per questo, il governo, attraverso il ministro della Difesa, ha convocato l'ambasciatore d'Israele in Italia. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, in cui si scrive che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un colloquio telefonico con il comandante del Settore Ovest della missione Unifil, generale Messina. La presidente del Consiglio ha ricevuto anche un aggiornamento sulla missione e sulla situazione del nostro contingente impegnato in Libano, dopo che il quartier generale e due basi italiane che si trovano negli avamposti sono state raggiunte da colpi di armi da fuoco da parte dell'esercito israeliano. Meloni, che segue in maniera attenta gli sviluppi, in costante contatto con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso la forte vicinanza, sua personale e del governo, ai nostri militari attualmente impegnati in Libano nell'ambito della missione Onu e di quella bilaterale Mibil.

Parigi e Roma riuniscono i Paesi europei contributori di Unifil

Parigi e Roma riuniranno i Paesi europei contributori di Unifil dopo che l'esercito israeliano ha sparato contro tre basi della missione Onu in Libano. Lo ha annunciato il ministero della Difesa francese.

Crosetto: "Ho contattato il ministro Gallant per protestare e ricordagli di garantire la sicurezza dei nostri militari"

“Ho contattato il ministro della Difesa Israeliano, Yoav Gallant, per protestare con lui e ricordargli in modo fermo che quanto sta avvenendo nei pressi delle basi italiane di Unifil, nel Sud del Libano e - in generale - verso il contingente Unifil, a partire dagli spari contro il quartier generale di Unifil, è - per me e per il governo italiano - inaccettabile. Anche se ho ricevuto garanzie sulla massima attenzione alla sicurezza del personale militare ho ribadito che deve essere scongiurato ogni possibile errore che possa mettere a rischio i soldati, italiani e di Unifil” ha aggiunto il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Nell'ambito delle mie prerogative, oggi pomeriggio, ho convocato anche l'ambasciatore di Israele in Italia, con cui ho fermamente protestato chiedendogli di rappresentare formalmente al ministro della Difesa e al capo delle Forze armate Israeliane che quanto sta accadendo nel Sud del Libano, verso il contingente, il quartier generale e, in particolare, verso le basi italiane di Unifil non è assolutamente ammissibile, oltre che in netto contrasto al Diritto Internazionale e in aperta violazione della Risoluzione 1701” ha concluso Crosetto.

Crosetto: "Contro l'Unifil episodi intollerabili, vanno accuratamente evitati"

“Questi incidenti sono intollerabili, devono essere accuratamente e decisamente evitati. Per tali motivi, ho protestato con il mio omologo israeliano e con l'ambasciatore di Israele in Italia. Stamane ho trasmesso una comunicazione formale alle Nazioni Unite per ribadire l'inaccettabilità di quanto sta accadendo nel Sud del Libano e per assicurare la piena e costruttiva collaborazione dell'Italia a tutte le iniziative militari volte a favorire una de-escalation della situazione e il ripristino del diritto internazionale. La sicurezza dei militari italiani schierati in Libano rimane una priorità assoluta per me e per tutto il governo italiano, affinché i paecekeeper italiani continuino la loro opera di mediazione e di sostegno alla pace e alla stabilità del Libano e dell'intera regione”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

“Ieri, in serata, militari regolari dell'Idf avevano neutralizzato alcuni componenti del sistema di videosorveglianza presso la base 1-31, il sistema di illuminazione e un ripetitore radio presso la base 1-32A con il tiro di armi portatili. Stamattina, poi, alcuni colpi di armi portatili hanno colpito l'interno della base 1-31, su cui è seguito il sorvolo di un drone. La situazione è attualmente sotto controllo, il personale è in sicurezza” ha specificato il ministro della Difesa.

L'Onu ricorda a Israele l'obbligo di "garantire la nostra sicurezza"

Dopo i colpi sparati dall'Idf contro il quartier generale Unifil a Naqura, nel sud del Libano, la missione Onu ha ricordato a Israele “l'obbligo di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà dell'Onu e di rispettare l'inviolabilità dei locali in ogni momento. Qualsiasi attacco deliberato alle forze di peacekeeping è una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza” ha aggiunto, dopo che due caschi blu sono stati feriti dai colpi sparati da un carro armato israeliano.

Israele ha colpito basi Unifil, due sono italiane. Non ci sono connazionali feriti

Il racconto dell'inviata Lucia Goracci

Il premier Mikati: "Intensificati i contatti diplomatici per una tregua in Libano"

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha rivelato che nelle ultime ore si sono intensificati i contatti diplomatici per cercare ancora una volta di raggiungere un cessate il fuoco ed esercitare maggiori pressioni per fermare l'aggressione israeliana contro il Libano. Lo scrive nel suo sito web l'emittente tv indipendente libanese Al-Jadeed.

Sono in corso contatti tra Stati Uniti e Francia con l'obiettivo di rilanciare l'annuncio di un cessate il fuoco per un periodo determinato in modo che la ricerca di soluzioni politiche possa riprendere, ha detto il premier libanese, aggiungendo che se Israele non verrà fermato, la portata degli scontri si allargherà fino a colpire l'intera regione.

Unifil - Figure 2
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Erdogan: "Netanyahu minaccia l'ordine globale con l'aggressione"

“Il governo (del premier israeliano Benyamin) Netanyahu, andando oltre l'ambito regionale, sta minacciando l'ordine globale con la sua aggressione” dice il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante una conferenza stampa congiunta con il premier albanese, Edi Rama, a Tirana, trasmessa dalla tv di Stato Trt. “Il genocidio che va avanti da un anno a Gaza è una vergogna per tutta l'umanità” ha aggiunto il leader turco, lanciando un nuovo appello alla comunità internazionale per “mettere sotto pressione Israele”, “un cessate il fuoco permanente” e “l'invio di aiuti umanitari”.

Crosetto convoca l'ambasciatore israeliano in Italia

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha convocato con urgenza l'ambasciatore israeliano in Italia per gli eventi occorsi alle basi Unifil dove opera il personale italiano. A quanto si apprende, l'incontro è tuttora in corso.

Attaccata la base di Unifil, feriti due soldati indonesiani. Presa di mira anche la base italiana, i soldati di Roma rifugiatisi nel bunker

Ci sono almeno due feriti tra i caschi blu del quartier generale di Unifil, la missione Onu schierata nel sud del Libano, a Naqura, presa di mira dall'esercito israeliano. Lo riferiscono fonti della sicurezza militare libanese. Secondo queste ultime, due caschi blu di nazionalità indonesiana sono rimasti feriti dopo che un carro armato israeliano ha sparato contro una torretta di osservazione della base. La torre è stata centrata e i due militari Onu sono precipitati a terra. Le loro condizioni non sono gravi, riferiscono fonti mediche locali.

L'esercito di Israele ha sparato oggi su una delle basi italiane lungo la linea di demarcazione con il Libano. Lo riferiscono fonti dell'intelligence militare libanese, secondo cui Israele ha aperto il fuoco contro la base UNP 1-31 sulla collina di Labbune, nell'area di responsabilità del contingente italiano. Secondo le fonti locali, dopo che un drone israeliano ha ripetutamente sorvolato la base, i colpi israeliani hanno preso di mira l'ingresso del bunker dove sono rifugiati i soldati italiani. Nell'attacco, affermano le fonti, sono stati danneggiati i sistemi di comunicazione tra la base e il comando Unifil a Naqura.

Libano: colpite due basi italiane di Unifil, distrutte le telecamere

Alcune telecamere che si trovano negli avamposti italiani di due basi di Unifil sono state distrutte da colpi di armi portatili. L'episodio - a quanto si apprende - sarebbe avvenuto alla base di Naqura, dove il luogo sarebbe stato preso di mira dall'esercito israeliano. Secondo quanto riferiscono le fonti, non ci sono militari italiani tra i feriti.

Libano, al sud continuano gli attacchi israeliani: i civili scappano, padre Antonio Elias rimane

La testimonianza di padre Antonio Elias, il parroco della piccola chiesa di Rmeich, nel sud del Paese sotto attacco israeliano

Hezbollah, colpiti e danneggiati due carri armati israeliani

Hezbollah ha affermato di aver colpito e danneggiato almeno due carri armati israeliani lungo la linea di demarcazione tra i due paesi, nei pressi di Capo Naqura, sulla costa mediterranea. La TV di Hezbollah al Manar trasmette in diretta le immagini di mezzi incendiati e in lontananza si vedono dense colonne di fumo levarsi dalle colonne di Labbune.

Media, stasera Netanyahu e Gallant avranno l'ok dal gabinetto di guerra a rispondere all'Iran

Secondo indiscrezioni ottenute dalla tv pubblica Kan, il gabinetto politico e di sicurezza che si riunirà stasera dovrebbe autorizzare il primo ministro Netanyahu e il ministro della Difesa  Galant a prendere una decisione finale sulla risposta di Israele all'attacco missilistico effettuato dall'Iran la scorsa settimana. Il senso del voto - sottolinea Kan - è che Netanyahu e Gallant avranno l'autorità di decidere sulla data e sulle modalità dell'attacco.

Ministero della Sanità di Hamas: i morti sono 42.065

Il Ministero della Sanità della Striscia di Gaza, gestito da Hamas, ha comunicato il nuovo bilancio delle persone uccise dall'inizio dell'offensiva israeliana: 42.065 morti.

Wafa: "28 morti nel raid di Israele sugli sfollati in una scuola di Gaza"

Almeno 28 palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi e altri 54 feriti in un bombardamento israeliano su una scuola che ospitava sfollati a ovest della città di Deir al-Balah, nel centro di Gaza. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti mediche.

Hezbollah annuncia: "Abbiamo distrutto un carro armato israeliano"

Hezbollah ha annunciato di aver “distrutto un carro armato” israeliano che avanzava verso il sud del Libano.

L'esercito israeliano: "Eliminati due comandanti di Hezbollah"

L'esercito israeliano (Idf) ha “eliminato” la notte scorsa due comandanti di Hezbollah e ha colpito “diversi depositi di armi nell'area di Dahieh, a Beirut, e depositi di armi e altre infrastrutture terroristiche nel sud del Libano”: lo rende noto l'Idf su Telegram. I comandanti uccisi sono Ahmad Moustafa al-Haj Ali, che guidava il Fronte Houla del movimento filo-iraniano, e Mohammad Ali Hamdan, capo dell'unità anticarro di Hezbollah nell'area di Meiss El Jabal.

“Il terrorista Ahmad Moustafa al-Haj Al (era) responsabile di centinaia di attacchi missilistici e anticarro verso l'area di Kiryat Shmona” si legge nel comunicato. Mohammad Ali Hamdan è stato ucciso in un altro attacco, prosegue la nota, sottolineando che l'uomo era “responsabile di numerosi attacchi con missili anticarro contro le comunità del nord di Israele”.

Idf: Hamas ha lanciato un drone in territorio israeliano

Il portavoce dell'Idf ha annunciato che un drone lanciato dalla Striscia di Gaza è entrato in territorio israeliano. Il velivolo senza pilota è stato abbattuto, “non ci sono state vittime né danni”, ha riferito l'esercito. Raramente Hamas usa droni, preferendo l'uso dei razzi.

Idf, 110 attacchi aerei in Libano nelle ultime 24 ore

L'Idf ha fatto sapere di aver effettuato oltre 110 attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah in Libano nelle ultime 24 ore, colpendo infrastrutture in superficie e nel sottosuolo. Le truppe che operano sul terreno nel Libano meridionale si sono scontrate con "molti" miliziani di Hezbollah e con l'assistenza dell'aeronautica militare li hanno "eliminati".

Idf, 'ieri eliminati più di 50 membri di Hamas a Jabalya'

L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di avere "eliminato" nella giornata di ieri più di 50 membri di Hamas nell'area di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Ieri l'Aeronautica militare israeliana ha colpito "circa 30 obiettivi terroristici di Hamas nella Striscia di Gaza e oltre 110 obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano", si legge inoltre in un comunicato pubblicato su Telegram.

Libano, Israele bombarda la Protezione civile, 5 uccisi

La Protezione Civile libanese ha riferito stamani che cinque dei suoi membri operativi nel sud del Libano sono stati uccisi nelle ultime ore a seguito di un raid aereo israeliano nei pressi di Tiro, 90 km a sud di Beirut. Il comunicato dell'istituzione statale libanese ha riferito che i cinque si trovavano nel centro della Protezione civile a Derdeghaya, alla periferia est di Tiro.

Dodici persone uccise e tre ferite è il bilancio delle ultime ore di raid israeliani nella valle libanese della Bekaa. Lo riferisce il ministero dell'informazione libanese, secondo cui stamani due persone sono state uccise in un attacco di Israele a Sohmor, mentre sei persone sono state uccise a Buday e quattro nei pressi di Baalbeck.

Israele, riunione governo questa sera su risposta all'Iran

Il governo israeliano si riunirà questa sera per discutere della risposta all'attacco iraniano del primo ottobre. Lo riporta l'Ansa.

Iran, "Israele può mettere alla prova la nostra determinazione"

"Anche se non cerchiamo la guerra con l'aumento della tensione, siamo pronti a qualsiasi scenario. Gli israeliani possono mettere alla prova la nostra determinazione". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, facendo riferimento alla risposta annunciata da Israele dopo l'attacco missilistico in territorio israeliano da parte dell'Iran la scorsa settimana. 

"Vedremo come sarà l'attacco e, in base a ciò, determineremo come rispondere", ha aggiunto il capo della Diplomazia di Teheran, come riferisce Isna, durante un'intervista mentre si trova in Qatar per consultazioni. 

Araghchi ha anche fatto sapere di avere condotto "consultazioni su come stabilire un cessate il fuoco e fermare le uccisioni e la distruzione", mentre restano aperti i canali diplomatici con gli Usa, con i quali c'è uno scambio di messaggi indiretto mediato da Paesi terzi. "Non è solo l'Iran che non vuole una guerra su larga scala, tutti sono consapevoli della natura catastrofica di questa guerra", ha detto Araghchi, affermando che "Israele sta cercando una guerra su larga scala e spinge alcuni Paesi verso questa guerra".

Media arabi, Hezbollah ha ricevuto droni dalla Russia

Il quotidiano libanese al Nahar ha riferito, citando fonti di intelligence, che Hezbollah ha recentemente ricevuto droni di fabbricazione russa e che un certo numero di esperti stanno addestrando i miliziani sciiti dell'organizzazione ad usarli.

Iran a Bin Salman, Israele trascina la regione nella catastrofe

"Il regime israeliano sta trascinando l'intera regione in una catastrofe. Visione, saggezza, coraggio e cooperazione sono ciò di cui la regione ha bisogno per superare questo momento difficile". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, riferendosi ad un colloquio avuto ieri a Riad con il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman.

Durante il colloquio, "è stata discussa la situazione nella regione ed è stata sottolineata la vitalità della cooperazione regionale e internazionale per fermare il genocidio e la guerra a Gaza e in Libano", ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baghaei. "Il regno dell'Arabia Saudita è determinato a continuare questo processo nelle relazioni bilaterali", ha affermato Bin Salman, secondo quanto riferisce Mehr.

Idf, 40 razzi sono stati lanciati dal Libano sull'Alta Galilea

L'Idf ha reso noto che 40 razzi sono stati lanciati da Hezbollah sull'Alta Galilea questa mattina. Alcuni sono stati intercettati mentre numerosi altri sono caduti in aree aperte.

"Netanyahu aperto alle argomentazioni Usa sull'attacco all'Iran"

Nel colloquio telefonico con il presidente Joe Biden, il premier israeliano Benyamin Netanyahu non ha presentato un piano completo per la risposta di Israele all'attacco iraniano del primo ottobre, ma i funzionari Usa si sono detti "soddisfatti" alla luce dei dettagli condivisi.  Lo ha riferito la tv americana Abc aggiungendo che - stando a fonti statunitensi - il governo israeliano è aperto alle argomentazioni che gli sono state presentate, in particolare riguardo agli obiettivi da colpire in Iran.

Idf, uccisi 2 comandanti hezbollah nel sud del Libano

L'IDF israeliano ha annunciato che i caccia dell'aeronautica militare hanno colpito e ucciso due comandanti di Hezbollah nel Libano meridionale. Secondo l'esercito israeliano, uno dei terroristi uccisi era Ahmad Mustaga Alhaj Ali, responsabile del lancio di centinaia di razzi e missili anticarro sulla città di Kiryat Shmona. L'altro comandante era Muhammad Ali Hamdan, comandante del corpo anticarro a Meiss Ej Jabal, oltre il confine di Kiryat Shmona. Anche lui era dietro molti attacchi alle comunità del nord, afferma l'esercito. Inoltre, l'IDF afferma che ieri e durante la notte ha colpito depositi di armi nel Libano meridionale e a Beirut. Afferma che prima degli attacchi a Beirut ha adottato varie misure per limitare i danni ai civili, tra cui avvertimenti anticipati di evacuazione.

Wsj: Usa contano sull'offensiva di Israele per una svolta politica in libano

L'amministrazione Usa di Joe Biden starebbe cercando di usare l'offensiva di Israele contro Hezbollah in Libano per porre fine al predominio del gruppo nel Paese ed eleggere un nuovo presidente libanese: è quanto si legge oggi sul Wall Street Journal, che cita fonti statunitensi e arabi. Alcuni funzionari sauditi hanno detto al quotidiano che questa iniziativa americana avrebbe il sostegno dell'Arabia Saudita e conterebbe sulla capacità della leadership libanese, in particolare il primo ministro Najib Mikati e il presidente del Parlamento Nabih Berri di riunire le parti. L'Egitto e il Qatar, tuttavia, considerano questo piano irrealistico e pericoloso, hanno detto le stesse fonti agli Stati Uniti, sostenendo che Israele non riuscirà a distruggere Hezbollah e che il gruppo dovrà far parte di qualsiasi accordo politico per porre fine al conflitto.

Oltre 2.000 cittadini turchi in partenza da Beirut su nave militare

Oltre 2.000 cittadini turchi e alcuni stranieri nella notte sono saliti a bordo di una nave militare turca che ha portato aiuti in Libano e li porterà fuori dal Paese. La nave da sbarco anfibia TCG Bayraktar, che insieme alla TCG Sancaktar accoglierà gli sfollati, fa parte di un convoglio di sei navi, comprese le scorte, salpate dal porto turco meridionale di Mersin ieri mattina, trasportando 300 tonnellate di rifornimenti umanitari, tra cui cibo, kit igienici, utensili da cucina, tende, letti e coperte. Oltre ai cittadini turchi, persone provenienti da Bulgaria, Romania e Kazakistan figurano tra coloro che hanno fatto domanda di evacuazione sulle navi.

Idf, 'eliminati due comandanti di Hezbollah'

L'esercito israeliano (Idf) ha "eliminato" la notte scorsa due comandanti di Hezbollah ed ha colpito "diversi depositi di armi nell'area di Dahieh, a Beirut, e depositi di armi e altre infrastrutture terroristiche nel sud del Libano": lo rende noto l'Idf su Telegram.I comandanti uccisi sono Ahmad Moustafa al-Haj Ali, che guidava il Fronte Houla del movimento filo-iraniano, e Mohammad Ali Hamdan, capo dell'unità anticarro di Hezbollah nell'area di Meiss El Jabal. 

Gaza, un giornalista ucciso e un altro ferito da Israele

Muhammad Al-Tanani, cameraman della TV Al-Aqsa, è stato sepolto ieri pomeriggio dai colleghi dell'ospedale Al-Ahli di Gaza City,. In un comunicato, l'ufficio stampa di Hamas ha definito la sua morte un “crimine odioso" e ha accusato l'esercito israeliano di essere "pienamente responsabile", senza fornire dettagli sulle circostanze della sua morte. 

La tv all news Al-Jazeera ha riferito da parte sua che uno dei suoi cameramen, Fadi al-Wahadi, era stato ferito dal fuoco israeliano nel nord di Gaza, diventando "il secondo giornalista di Al-Jazeera ad essere ferito in un attacco israeliano questa settimana" nel territorio palestinese in guerra. Secondo un giornalista dell'AFP sul posto, Wahadi è stato ferito da un proiettile a Jabalia, a nord di Gaza City, mentre copriva la operazioni militari israeliane. Le sue condizioni sono “critiche”. 

Le autorità israeliane hanno pubblicamente criticato Al-Jazeera e al canale è stato vietato di trasmettere in Israele e Cisgiordania. Quattro giornalisti del canale sono stati uccisi a Gaza dal 7 ottobre. Secondo l'ONG Reporters Without Borders (RSF), "più di 130 giornalisti palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane Gaza", "almeno 32 [...] sono stati presi di mira e uccisi nell'esercizio delle loro funzioni" dal 7 ottobre 2023.

Israele bombarda in Siria, colpite forniture mediche

L'esercito israeliano ha effettuato un attacco nella provincia di Homs, nella parte centrale della Siria. L'operazione ha preso di mira un'area industriale nella città di Hassia, circa 30 chilometri a sud della citta' di Homs, ha specificato l'agenzia di stampa statale Sana, aggiungendo che le prime informazioni indicano che l'attacco ha preso di mira una fabbrica di automobili provocando danni materiali. L'attacco aereo ha colpito anche veicoli carichi di forniture mediche e di soccorso che hanno provocato un vasto incendio, ha proseguito l'agenzia Sana. 

Dallo scoppio della guerra civile siriana nel 2011, Israele ha effettuato centinaia di attacchi nel Paese, colpendo principalmente le postazioni dell'esercito e i combattenti sostenuti dall'Iran, compresi gli Hezbollah libanesi. Poche ore prima i bombardamenti israeliani hanno ucciso un poliziotto nel sud della Siria, vicino alle alture del Golan annesse a Israele, in un raid che secondo l'esercito israeliano avrebbe ucciso un esponente di Hezbollah.

Biden a Netanyahu, via libera agli attacchi: "Ma ridurre i danni ai civili"

Nella sua telefonata con il premier israeliano Netanyahu, alla quale si è unita la vicepresidente Kamala Harris, il presidente americano Biden, tra l'altro, ha "sottolineato la necessità di un accordo diplomatico per far tornare in sicurezza sia i civili libanesi che quelli israeliani alle loro case su entrambi i lati della Linea Blu". 

Inoltre, il presidente ha "affermato il diritto di Israele a proteggere i suoi cittadini da Hezbollah, che ha lanciato migliaia di missili e razzi in Israele solo nell'ultimo anno, sottolineando al contempo la necessità di ridurre al minimo i danni ai civili, in particolare nelle aree densamente popolate di Beirut". 

Su Gaza, i leader hanno discusso "dell'urgente necessità di rinnovare la diplomazia per liberare gli ostaggi tenuti da Hamas. Il presidente ha anche discusso della situazione umanitaria a Gaza e dell'imperativo di ripristinare l'accesso al nord, anche rivitalizzando immediatamente il corridoio dalla Giordania". Biden ha inoltre affermato il suo "ferreo impegno per la sicurezza di Israele" e ha "condannato inequivocabilmente l'attacco missilistico balistico dell'Iran contro Israele il 1° ottobre". I leader hanno "concordato di rimanere in stretto contatto nei prossimi giorni sia direttamente che tramite i loro team di sicurezza nazionale".

La promessa di Netanyahu, la vita distrutta dei civili

Bombe israeliane sui profughi di Jabaliya, almeno 47 morti incluso un giornalista

Almeno 47 palestinesi - tra i quali un giornalista televisivo - sono stati uccisi da una serie di raid aerei israeliani contro il campo profughi di Jabaliya, nel nord della  Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche palestinesi, mentre l'agenzia di stampa Wafa fa sapere che almeno 15 persone sono morte in un attacco al cortile di un ospedale, dove erano allestite tende per i rifugiati. Secondo fonti locali, sono almeno cinque giorni che Israele bersaglia l'area.

Più di 1.100 raid israeliani solo sul Libano meridionale in 10 giorni

L'Aereonautica israeliana ha eseguito più di 1.100 raid aerei sul Libano meridionale negli ultimi 10 giorni, da quando cioè si è intensificata l'offensiva militare dello Stato ebraico contro Hezbollah. Tra  gli obiettivi presi di mira, secondo l'esercito, figurano cellule di miliziani di  Hezbollah, depositi di armi, tunnel e punti di osservazione.

Media, Netanyahu avrebbe deciso: nel mirino le strutture militari di Teheran

Nel lungo vertice notturno di ieri, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha preso decisioni sulla risposta da dare all'attacco missilistico iraniano del primo ottobre. Lo riferisce il Times of Israel citando un funzionario iraniano secondo cui l'attenzione di Israele sarebbe rivolta alle strutture militari iraniane, anche se questo - prosegue il giornale - potrebbe cambiare. 

Gaza, i morti sono oltre 42.000

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 42.010 persone sono state uccise da Israele in un anno di guerra. Il bilancio comprende 45 morti nelle ultime 24 ore. 97.720 persone sono state ferite nella Striscia dal 7 ottobre 2023. 

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