61 anni dal Vajont. Berton: "La montagna va messa in sicurezza"
Belluno, 9 ottobre 2024 – “Ieri come oggi, la montagna va messa in sicurezza e per questo servono cultura, programmazione e risorse vere. Il Vajont deve rimanere un monito per le attuali e future generazioni perché agiscano sempre all’insegna della sostenibilità e lungimiranza, anche nell’affrontare gli effetti dell’attuale cambiamento climatico”.
A dirlo, nel giorno del 61esimo anniversario della tragedia del Vajont, è Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti.
“Il Vajont deve continuare a interrogare e scuotere le coscienze, come invocato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella proprio un anno fa a Longarone. Quella del Vajont è una lezione dolorosa che dobbiamo attualizzare giorno dopo giorno con azioni concrete e durature: anche per questo, continuiamo a chiedere alle Istituzioni strumenti specifici per le terre alte volti a contrastare il dissesto idrogeologico e a favorire, allo stesso tempo, l’insediamento di giovani e nuove imprese”.
“Questo significa che serve agire su due piani: da un lato, mettendo a disposizione risorse straordinarie per la messa in sicurezza del territorio; dall’altro, approvando, il più velocemente possibile la legge sulla montagna, che giace in Parlamento da troppo tempo”.
“Ma in una giornata come questa”, sottolinea Berton, “il nostro pensiero va soprattutto a chi non c’è più e a chi c’era e per 61 anni ha portato dentro di sé un dolore inimmaginabile. Preservare la memoria è l’unico vero impegno che come collettività possiamo prenderci nei loro confronti”, la conclusione di Berton.