Valeria Mantovan debutta in giunta regionale. Zaia: «Giovane e ...

Valeria Mantovan

Luca Zaia: «La scelta l’ho fatta in assoluta serenità, ringrazio anche tutti coloro che si sono messi a disposizione, mi avevano proposto dei bei profili, bei nomi, però ho scelto Valeria Mantovan, una scelta di cui mi assumo la totale responsabilità, paternità, maternità, tutto. Ho fatto tutto da solo».
Valeria Mantovan: «Ringrazio il presidente per questa grande responsabilità e questa grande fiducia che mi ha attribuito con questa nomina. E ringrazio la premier Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, partito nel quale milito da dieci anni, e il senatore e coordinatore regionale Luca De Carlo perché congiuntamente con il governatore Zaia hanno scelto deliberatamente di dare fiducia a una giovane superando molti pregiudizi».


Il debutto di Valeria Mantovan, 34 anni, a nuovo assessore all’Istruzione, alla Formazione professionale e al Lavoro della Regione del Veneto, è avvenuto così. Con il governatore che diceva “ho deciso io” e l’interessata che precisava: “con Meloni e De Carlo”. Dettagli, certo, che ai più scafati però non sono sfuggiti. Tant’è, 59 giorni dopo le irrevocabili dimissioni di Elena Donazzan, nel frattempo volata a Bruxelles, il presidente Zaia ha provveduto a nominare il nuovo assessore. Valeria Mantoan dice di essere stata convocata a Venezia «poche ore prima» dell’appuntamento a Palazzo Balbi. Non ha partecipato alla riunione di giunta di ieri mattina, mentre Zaia ai suoi assessori leghisti ha detto: «Se venite al punto stampa delle undici e trenta siete graditi», tanto ormai la voce era circolata e si sapeva che dopo la presentazione della rassegna dei formaggi Caseus e del Premio Memo Geremia, nel salone al piano nobile del Balbi avrebbe fatto il suo ingresso la giovane e bella sindaca polesana di Porto Viro (è stata eletta nel 2022, ora dovrà dimettersi per incompatibilità) nonché segretaria provinciale dei Fratelli d’Italia di Rovigo. Tailleur pantalone grigio gessato, capello lungo nero sciolto, voce roca («Scusate, da alcuni giorni sono un po’ afona»), Mantovan si è letta da sola le deleghe attribuitele da Zaia (Politiche dell’istruzione, Diritto allo studio, Scuole paritarie, Edilizia scolastica, Programmazione della formazione professionale, Programmi comunitari FSE, Politiche per il lavoro, Pari opportunità, Università e ricerca fondamentale con riferimento ai rapporti con le Università venete e gli Istituti di Ricerca nazionali e regionali, Accordi di programma ai sensi del Dm Mise 1 aprile 2015) dopo un siparietto con il presidente sui fogli scritti troppo in piccolo.


I COMMENTI

«L’impegno era di nominare il nuovo assessore entro fine settembre ed è stato mantenuto – ha detto Zaia -. Valeria è preparatissima. La nomina ha premiato un amministratore giovane e donna, caratteristiche che sono state due presupposti per la scelta insieme al curriculum. L’assessore Mantovan, infatti, è stata assessore e sindaco, è laureata in Giurisprudenza ed ha esperienza professionale nel campo della pubblica amministrazione. Un curriculum vasto che annovera tra le prime esperienze anche quelle più semplici che dovrebbero avere tutti i giovani all’inizio della loro carriera. In questa nomina c’è, appunto, anche la volontà di dare spazio ai i giovani. Come amo ripetere, infatti, i giovani non devono essere considerati il futuro, ma il presente della nostra comunità».
«Ci sono purtroppo ancora dei pregiudizi legati all’età - troppo vecchio, troppo giovane - che con questa scelta sono stati superati - ha detto Mantovan -. Benché il mio nome girasse già da tempo, questa scelta è stata tutt’altro che scontata. Mi renderò da subito operativa e adempierò a questo nuovo incarico con spirito di servizio nei confronti della Regione del Veneto e dei suoi cittadini». Dispiaciuta di dimettersi da sindaco? «Amo Porto Viro, ce l’ho nel cuore, mi consola il fatto che oggi posso essere molto più utile alla mia città e anche ai Comuni un po’ periferici». Preoccupata del nuovo incarico? «Non si nasce imparati, l’importante è mettercela tutta, studiare con umiltà». Ma perché così tanta tensione sul suo nome? «Molte cose che ho letto erano artificiose, un po’ si è costruito il caso, ho addirittura letto di un mio sopralluogo negli uffici dell’ex assessore Donazzan mentre in realtà ero in vacanza in Salento. La verità è che ho avuto subito solidarietà dai colleghi».


L’ULTIMA CASELLA


Alla presentazione del nuovo assessore c’era anche il capogruppo in consiglio regionale Lucas Pavanetto, che poi ha invitato Mantovan al Ferro Fini per un saluto ai colleghi.
Intanto martedì prossimo l’assemblea legislativa voterà il nuovo vicepresidente dopo le dimissioni del leghista Nicola Finco. L’accordo in maggioranza è stato raggiunto, lo stesso presidente dell’intergruppo Lega-Liga Alberto Villanova ha chiesto la calendarizzazione dell’argomento alla prossima seduta. Fratelli d’Italia proporrà Enoch Soranzo.
 

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