Vasco Rossi al San Nicola, la carica dei duecentomila. Ecco la ...
diFrancesco Mazzotta
Saranno due ore e tre quarti di musica, che il 72enne rocker di Zocca ha preparato con cura nel suo «buen retiro» pugliese di Castellaneta Marina
Non basterà un’unica sera «così dolce da bere», ne serviranno ben quattro. E a passare non saranno in «centomila in uno stadio» ma il doppio, parafrasando per eccesso Lucio Dalla, «gigante senza tempo» del quale Vasco Rossi si sente (parole sue) «un discepolo».
Bari sulla scia di Milano, il San Nicola appena un gradino sotto il Meazza, una volta San Siro, che nella sua vecchia accezione fa gioco in questo parallelo di santi coevi diventati loro malgrado intestatari di arene calcistiche, sovente prestate al Dio Rock.
In sette date milanesi, tutte sold out, il Komandante ha toccato la quota monstre di 400 mila spettatori paganti. Per le quattro date di Bari, con il tutto esaurito dallo scorso anno - la prima è stasera, le altre tre sono in calendario domani, sabato e domenica - è prevista la carica dei 200 mila. Un record anche questo.
C’è chi si è accampato da venerdì scorso per assicurarsi un posto sotto il palco. Davanti all’ingresso del San Nicola è stato un fiorire di tende a igloo, nonostante le giornate bollenti. Per il Blasco, che recentemente si è raccontato su Netflix con una serie da lui definita «un selfie lungo cinque ore», è un ritorno due anni dopo nello stadio delle «notti magiche» mondiali. Un luogo che frequenta dal 1993 e che, qualche volta, ha alternato al vecchio Stadio della Vittoria. Ma in realtà sono quarant’anni che Vasco fa tappa in Puglia.
Le sue prime apparizioni risalgono all’estate del 1983, l’anno della partecipazione al Festival di Sanremo con Vita spericolata, che in questo tour sta in fondo alla scaletta, poco prima di Canzone. È l’immancabile tributo a Massimo Riva, il chitarrista che non c’è più da venticinque anni e che Vasco considerava un fratello. Nella carrellata di brani ci sono quasi tutti i grandi successi di una carriera stratosferica, da Bollicine a Sally, da C’è chi dice no a Rewind, da Siamo solo noi ad Albachiara, ormai diventato a ogni tour il pezzo di chiusura di serata.
Saranno due ore e tre quarti di musica, che il 72enne rocker di Zocca ha preparato con cura nel suo «buen retiro» pugliese di Castellaneta Marina, con sala prove allestita all’interno del Cromie, la discoteca che nel 2012 divenne il luogo della rinascita. Con un concerto acustico indimenticabile, Vasco sancì il ritorno dal vivo un anno dopo i problemi di salute che l’avevano portato ad annunciare il ritiro dalle scene. E proprio per aver scelto questa terra, l’allora presidente della Regione Nichi Vendola lo nominò nel 2014 cittadino onorario pugliese. Qualche mese dopo, Vasco ricambiò presentando il suo nuovo disco Sono innocente a Bari, per il Medimex, che l’anno prima l’aveva insignito con il premio destinato al miglior tour, il «Live Kom 2013».
Stasera, e nei prossimi giorni, sarà un grande spettacolo. Il maxi-palco allestito al San Nicola è largo 86 metri e ad accompagnare Vasco c’è una superband nella quale spicca la presenza del chitarrista solista Stef Burns, anche lui per un periodo pugliese d’adozione, sino a quando è durato il matrimonio con l’ex velina salentina Maddalena Corvaglia. Intanto i concerti di San Siro hanno fatto entrare Vasco nella Top 20 degli artisti più ascoltati su Spotify Italia, con 32 milioni di ascolti nell’ultimo mese e un milione di streaming al giorno di media. Adesso tocca a Bari continuare a garantire lo standard.
Ecco la scaletta del concerto:
(con Claudio Golinelli al basso, con un’introduzione di Diego Spagnoli)Vita spericolata / Canzone (sempre dedicata a Massimo Riva) Albachiara
25 giugno 2024
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