Venezia-Parma 1-1 | Pareggia Benek su rigore
Il Parma imbarca acqua in Laguna e bagna i suoi ingranaggi perfetti. Al Penzo finisce 3-2 per il Venezia, con la squadra di Pecchia che riassapora l’amaro della sconfitta 203 giorni dopo l’ultima caduta. Era arrivata come la squadra dei record, va via dalle calle con tre gol nel sacco e tante sbavature. L’ultima volta che il Parma ha mostrato il fianco subendo tre gol era febbraio 2023, nella gara con il Frosinone. Ma in quella circostanza aveva vinto. Oggi chiude male una gara in cui la squadra di Pecchia ha sempre rincorso, nella quale ha tirato nove volte contro le sette del Venezia ma con poca precisione. La superiorità dei lagunari si è vista soprattutto in mezzo al campo, dove sono mancati Hernani e, a tratti, Bernabé. Facile per Vanoli e i suoi prendersi quella porzione di campo soprattutto nella seconda parte della gara, legittimando anche un buon tasso tecnico e maggiore presenza fisica.
Peccato, perché, era partito meglio il Parma, che aveva provato a sorprendere con imbucate centrali la difesa del Venezia. Nel primo tempo, la squadra di Pecchia è riuscita a costruire tre palle gol nitide, ragionando in maniera lucida nella metà campo avversaria. Bonny e Benek svariano molto, aprendo spazi che i compagni attaccano quasi sistematicamente. Tra il 7’ e il 23’ il Venezia vive in apprensione e con l’acqua alta nella propria metà campo. Pronti via, con la verticale improvvisa, Man viene pescato in area e chiuso sul più bello. Il romeno lamentava un calcio di rigore, premio che sarebbe stato troppo generoso. Un minuto dopo però, all’8’, è toccato a Sohm bussare alla porta dell’esordiente Bertinato, con un tocco ravvicinato su lavoro di Bonny, sempre bravo a non dare punti di riferimento. Il Parma insiste, il Venezia non esce e la squadra di Pecchia lavora ancora di imbucata: bella la palla di Di Chiara per l’ingresso in area di Benek. Il polacco colpisce il palo chiudendo troppo il tiro. Lavora bene la mediana crociata che fa muro, riconquista alto e quando può verticalizza subito. Stavolta è toccato a Benek mandare in porta Bonny: tiro debole in caduta del francese. Il Venezia, con davanti Pohjanpalo e Gytkjaer si scuote solo nella seconda parte del primo tempo, quando la pressione dei crociati si allenta e i lagunari trovano il tempo di imbastire qualche azione ragionata. Il primo pericolo arriva su calcio piazzato, con un colpo di testa di Pohjanpalo che testa i riflessi di Chichizola. È di Busio l’ultimo lampo: tiro morbido che si spegne a lato. Meglio il Parma, nel complesso, più padrone della situazione ma a passare in vantaggio inaspettatamente è il Venezia, con un inizio di secondo tempo convinto. Palla su Pohjanpalo, domata con il petto e resa giocabile per Busio che si inserisce e spiazza Chichizola. Proteste Parma per un tocco di mano dell’attaccante che non c’è. Ma la gioia dei lagunari dura poco. Il tempo di riorganizzarsi e mettersi bene in campo che Bernabé calcia da fuori. Il sinistro finisce sul braccio largo di Busio. Rigore dopo un consulto Var. Benek trasforma.
Il Parma trova il pari subito, ma lascia troppo campo, soprattutto nella parte centrale, al Venezia che non fa complimenti e se lo prende. Entra anche Johnsen, più leggero di Gytkjaer ma è Tessman che con il sinistro insacca, raccogliendo una palla che rimbalza dalle sue parti, con l’aiuto del palo. Crociato di nuovo sotto e graziati da Pohjanpalo che mastica un pallone bellissimo servitogli da Busio e lo spedisce centrale, in braccio a Chichizola. Ma il finlandese riesce a fare la differenza anche quando non segna: è suo l’assist per la zampata di Ellertsson che segna il 3-1. Il finale arrembante non basta: Čolak restituisce qualche timida speranza ai suoi con la stoccata del 3-2, ma non c’è più tempo. Prima sconfitta, serie positiva interrotta.