Dieci anni senza Virna Lisi. Il ricordo del sindaco di Jesi ...
Fiordalmondo: “Uno spirito libero, come attrice e come donna”. Comencini: "Tra noi rapporto speciale"
“Virna Lisi, artista e diva lontana dagli ambienti del jet set dell’epoca”. Parole del sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo a dieci anni dalla scomparsa dell’attrice marchigiana (18 dicembre 2014), icona del cinema italiano.
“Era il 1957, Virna Lisi con Carosello entrò nelle case degli italiani per la pubblicità di un noto dentifricio con lo slogan Con quella bocca può dire ciò che vuole, e credo – precisa il sindaco – che effettivamente abbia detto ciò che voleva, la sua un’autentica propensione alla vita, all’arte e a quello che si sentiva di essere”.
Una lunga carriera tra film, serie televisive e parentesi teatrali, ha ricevuto sei Nastri d’argento, un premio al Festival di Cannes per la migliore interpretazione femminile e due David di Donatello.
Questo il commento di Fiordelmondo “l’attrice aveva soltanto ventisette anni quando, in un’intervista a Oriana Fallaci, confessò di attendere con impazienza la vecchiaia, le rughe, diceva, mi toglieranno questo volto di bambola e la gente mi prenderà più sul serio, potrò interpretare ruoli più intelligenti”.
Così la regista Cristina Comencini: “con Virna un rapporto speciale, sul set come nella vita, un clima di grande amicizia e complicità”. Tre film e collaborazioni indimenticabili, Va’ dove ti parta il cuore, Il più bel giorno della mia vita e Latin Lover, la sua ultima straordinaria interpretazione.
“Una donna, moglie e madre che è riuscita a creare un profondo distacco, un equilibrio perfetto tra la vita personale e il lavoro, da un lato una figura riservata e stretta tra gli affetti familiari, dall’altro attrice di cinema e teatro sempre pronta a tornare sul set”. Qualche episodio durante le riprese? “Stavamo girando una scena drammatica in Va’ dove ti porta il cuore – risponde la regista – tutti si scioglievano in lacrime, quando ho dato lo stop mi ha detto che voleva tornare a casa, dalla sua famiglia”. Altri ricordi? “Nel film Latin Lover arrivava sempre in anticipo, la prima di molte donne, era la prima del gregge”. E conclude: “nel giorno in cui è morta mi ha chiamato il figlio Corrado, non riesco ancora a credere che non ci sia più”.
Quest’anno alla regista Cristina Comencini è andato il Premio decennale Virna Lisi Siae autrice sensibile e profonda che con uno sguardo poetico e incisivo ha saputo raccontare l’universo femminile e dirigere magistralmente l’inimitabile attrice.