Vittorio Feltri a Belve: «Non ho mai tradito mia moglie, qualche volta ...
Questa volta abbandona il ruolo dell’intervistatore per mettersi nei panni dell’intervistato. Vittorio Feltri è ospite della quinta e ultima puntata di Belve, in onda questa sera su Rai2. Uno dei suoi racconti più sorprendenti riguarda un incontro privato con il Pontefice: «Sono stato ricevuto dal Papa e lui, quando mi ha visto tra le persone che aspettavano di conoscerlo, mi ha detto: “Io la conosco. Abbiamo gli stessi pensieri su molte cose”. E allora mi sono messo a ridere e ho detto: “Su che cosa, sulla frociaggine per esempio?”. Lui si era espresso contro la frociaggine», racconta Feltri, riportando parole che attribuisce direttamente al Santo Padre.
Francesca Fagnani lo incalza: «Si era espresso anche in modo inclusivo, però, il Papa. Ha detto: “Chi siamo noi per giudicare”». Feltri ribatte: «No, a me non lo ha detto. Ci siamo scambiati un paio di battute in latino, due parole…». La giornalista: «Ma non vi siete detti frociaggine?». «Sì, quello sì», conferma Feltri. «E lui che ha detto?», domanda ancora Fagnani. La risposta del direttore: «L’aveva detto lui prima, aveva parlato di frociaggine e che nella Chiesa ce ne sono troppi, e io gli ho dato ragione».
La conduttrice insiste: «Ma la parola frociaggine l’ha detta lei o Sua Santità?», e Feltri: «L’ha detta Sua Santità e io gli ho detto che ero d’accordo con lui. Ci mancherebbe che il Papa fosse favorevole alla frociaggine».
Fagnani lo provoca. «Non posso credere che lei voglia offendere volontariamente, lo fa per provocare». Feltri risponde secco: «È una parola, cosa c’è di offensivo?». La conduttrice: «Ma se lei sapesse che qualcuno ci sta male?». La replica, ancora una volta, è senza filtri: «Chissenefrega. A me non importa niente dei comportamenti sessuali degli altri».
Nel corso dell’intervista, Vittorio Feltri affronta anche aspetti più intimi della sua vita: ripercorre i momenti più difficili, come la morte del padre quando aveva appena sei anni e la perdita della moglie subito dopo la nascita dei primi due figli.
Poi racconta il suo lungo matrimonio, durato ben 55 anni, e un rapporto coniugale descritto a modo suo. «Non ho mai tradito mia moglie. Lei ogni tanto mi dice: “Tu mi hai tradito”, invece io qualche volta ho diversificato», spiega Feltri. «Quello che tutto il mondo chiama tradimento, lei lo chiama diversificazione», lo corregge Fagnani. E lui: «Tradimento vuol dire un coltello infilzato tra le scapole, invece io ho diversificato. Mi sono distratto un attimo, un mese, cinque anni. Ho sempre diversificato. Ho sempre diversificato, per rendere la vita meno noiosa», conferma il direttore. Quando la giornalista chiede se ci fosse un accordo implicito con la moglie, Feltri nega con decisione: «No, figurati! Ha capito che qualche volta ho diversificato e me lo ha rimproverato. Ma non sono mica l’unico che ha diversificato! Mi tratti come se fossi un ladro, un assassino…».
E «non c’è stata mai una volta, in queste sue diversificazioni, in cui si è un po’ innamorato e ha pensato di andarsene?», chiede Fagnani. «No, mai. Ma come fa uno a lasciare la moglie con cinque figli a casa? Solo un idiota può pensarlo».
L’intervista si chiude con un riferimento a un’altra persona importante nella vita di Feltri: Melania Rizzoli. Fagnani ricorda che la stessa Rizzoli, ospite in passato a Belve, aveva raccontato il loro profondo legame. «Lei da anni è molto legato a Melania Rizzoli, che anche qui a Belve ha detto che è legatissima a lei». E Feltri: «Anche io a lei. È l’unica amica del cuore che io abbia mai avuto, in pratica». «Ma è una forma d’amore?», chiede Fagnani. «Io ho per Melania un grande affetto».