Report torna ad occuparsi questa sera su Rai 3 del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che possiede una preziosa opera del Seicento che risulta simile al quadro di Rutilio Manetti rubato dal castello di Buriasco nel 2013. L'inchiesta svela che l'opera di Sgarbi, esposta a Lucca nel dicembre 2021 e quella trafugata - consegnata al restauratore Gianfranco Mingardi nel 2013 - sarebbero la stessa opera.
Come spiega Sigfrido Ranucci nella puntata in onda questa sera, gli inviati di Report hanno scoperto che "il trasportatore di fiducia di Sgarbi, Valerio Zannoni, nel 2018 ha recuperato il Manetti dallo studio del restauratore Mingardi, e l'ha portato nella sede della fondazione Cavallini-Sgarbi. Come dimostrano le foto di Mingardi, quel quadro non ha la candela. Poi il quadro viene trasportato presso lo studio di un'altra restauratrice, Valentina Piovan. Che smentisce di aver messo lei la fiaccola".
Continua Ranucci: “Fatto sta, però, che nell'ottobre 2020, Samuele De Pietri prende l'opera da Piovan e la porta nella sua azienda, la Glab. Nell'opera che ritira da Piovan, in alto a sinistra appare la fiaccola. La Glab è società esperta nella scansione ad alta qualità, e quando analizza il dipinto di Manetti per creare un clone su incarico di Sgarbi, emergono particolari interessanti: intanto, le crepe sulla vernice tipiche di una vecchia tela sono ovunque tranne dove c'erano i buchi. Si nota anche che il frammento trovato nel castello di Buriasco, dove l'opera era stata rubata, si incastra perfettamente nei buchi dell'opera ricevuta da Mingardi, segno del restauro, le vecchie crepe poi mancano anche dove è presente la fiaccola. Segno che è la vernice in quei punti è stata aggiunta di recente".
(ansa)"Due esperti a cui abbiamo fatto vedere le scansioni, un restauratore e uno storico dell'arte specializzato proprio su Manetti, non hanno dubbi - spiega ancora il conduttore nel corso della puntata - è la stessa opera. Noi il nostro lavoro giornalistico l'abbiamo fatto: ora saranno gli inquirenti a stabilire se quello di Sgarbi è il quadro rubato. Quello che possiamo dire con ragionevole certezza - continua Ranucci - è che alla mostra di Lucca Sgarbi ha esposto una copia del Manetti con la fiaccola, quella con le righine orizzontali vicino al cane, neppure quella autentica. L'organizzatore della mostra, Giovanni Lettini, della società Contemplazioni, smentisce categoricamente. Ma non ci manda alcuna prova documentale, né una foto dell'opera esposta perché ‘non è stato autorizzato dalla proprietà’, cioè da Sgarbi. Il quale, però, ci fa sapere di aver venduto l'opera. Sarà vero? Anche qui – conclude il giornalista - qualcosa non torna".