Guerra Ucraina Russia, Zelensky: "Fare di tutto per terminare guerra"
L'Ucraina "deve fare di tutto per porre fine alla guerra nel 2025 attraverso la via diplomatica" ma partendo da una "Ucraina forte". Ne è convinto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista a Radio Ucraina, all'indomani della telefonata tra Olaf Scholz e Vladimir Putin. "Come possono esserci trattative semplicemente con un assassino? Se parliamo con Putin e non siamo rafforzati nelle condizioni in cui ci troviamo non si tratta di una pace giusta", ha affermato. "La posizione di Trump è molto importante, l'atteggiamento dell'America verso di noi è molto importante" e gli americani "oggi sono dalla parte di Kiev".
Dopo due mesi di schermaglie fatte di mezzi annunci e smentite, alla fine la telefonata tra Vladimir Putin e Olaf Scholz c'è stata. Un colloquio probabilmente accelerato dalla vittoria di Donald Trump, con il quale il cancelliere tedesco si è sentito la scorsa settimana per poi annunciare di essere pronto a "lavorare insieme per il ritorno della pace in Europa".
Ma le parti hanno affermato di aver tenuto duro sulle loro posizioni. Il governo tedesco ha detto che il cancelliere ha esortato la Russia a ritirare le truppe ed "essere disposta a negoziare con l'Ucraina" per "una pace giusta e duratura". Scholz ha anche sottolineato "la determinazione della Germania a sostenere Kiev per tutto il tempo necessario nella sua lotta difensiva contro l'aggressione russa".
Gli approfondimenti:
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26 minuti fa
"I leader del G7 hanno dimostrato ancora una volta il loro incrollabile sostegno all'Ucraina, mentre ci avviciniamo al millesimo giorno di aggressione da parte della Russia. Sono profondamente grato alla presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e a tutti i leader del G7 per la loro voce unita nel sostenere l'Ucraina. Il loro sostegno aiuta l'Ucraina a proteggere il suo popolo dal terrorismo, salvando innumerevoli vite" . Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X dopo la dichiarazione dei leader del G7 di sostegno all'Ucraina.
15:02
"Ancora una volta Putin usa l'energia come arma. Sta cercando di ricattare l'Austria e l'Europa tagliando le forniture di gas. Siamo preparati a questo e pronti per l'inverno. Gli stoccaggi di gas in tutta l'UE sono pieni. Come ho detto ieri a Karl Nehammer, l'Europa è unita nel sostenere l'Austria". Lo scrive su X la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
14:50
La diffusione dei 'robot killer' può essere la chiave di volta per Kiev nel conflitto con la Russia. Le aziende ucraine stanno aumentando la produzione di droni guidati da computer, economici e resistenti ai disturbi elettronici. Sistemi creati per selezionare e colpire bersagli senza necessità di dispendioso controllo umano, i droni automatizzati agiscono in accordo con i dati elaborati dall'intelligenza artificiale.
Secondo il Wall Street Journal, l'Ucraina si starebbe preparando ad una vera e propria svolta, che coinciderà con l'avvio della produzione in serie di 'robot killer', attraverso l'aumento della produzione di droni d'attacco robotici su scala industriale, andando oltre i prototipi. A rendere possibile questo salto è l'integrazione di computer economici in sistemi sofisticati e compatti, che replicano capacità un tempo disponibili solo in apparecchiature molto più costose.
"Nulla di tutto questo è nuovo - ha affermato Lorenz Meier, fondatore e amministratore delegato di Auterion, azienda che produce piattaforme software per droni - La differenza è il prezzo". Kiev si prepara a ricevere decine di migliaia di computer miniaturizzati Skynode, prodotti da Auterion, che dovrebbero arrivare sul campo di battaglia all'inizio del prossimo anno. Vyriy Drone, una delle principali startup ucraine nel settore dei droni, ha dichiarato che inizierà a produrre diverse migliaia di droni autopilotati già da questo mese. Anche altre aziende stanno aumentando la produzione.
14:09
Il ministro degli Esteri del Giappone, Takeshi Iwaya, ha visitato a sorpresa Kiev, e ha dichiarato che le truppe della Corea del Nord che sono entrate in guerra in Ucraina, "non solo approfondirà la gravità della situazione ucraina, ma avrà effetti estremamente significativi per la situazione della sicurezza in Asia orientale". "Siamo preoccupati da questo sviluppo, che condanniamo con forza", ha aggiunto il ministro giapponese. Iwaya, scrive Ukrinform, è il primo rappresentante del Giappone a visitare Kiev da quando si è insediato il nuovo premier, Shigeru Ishiba. Il ministro incontra oggi il suo omologo ucraino, Andryi Sibyha, e potrebbe anche avere un colloquio con il presidente Volodymyr Zelensky.
13:43
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha ammesso che la situazione al fronte è "davvero difficile" e con una "lenta ma inesorabile pressione dei russi", le truppe ucraine che combattono in prima linea sono stanche. Sono quindi possibili dei riposizionamenti, dei "passi indietro". Del resto la rotazione - ha spiegato in un'intervista a Radio Ucraina, ripresa da altri media ucraini - non può avvenire finché le brigate di riserva sono a corto di personale in armi ed equipaggiamento. "Ci sono ragazzi al fronte. Hanno bisogno della rotazione per potersi riposare, fare vacanze, ecc. Al loro posto devono alternarsi altre squadre", ma queste tardano a formarsi perché "a corto di personale". "Per vari motivi, comporre le nostre brigate con persone addestrate, rifornirle ed equipaggiarle con armi, sono processi che ora vanno a rilento. Non è sufficiente riempire una brigata di persone se non arrivano le armi specifiche. Aspettiamo la consegna di alcune armi da 12 mesi, dall'accordo nel Congresso" americano, ha aggiunto Zelensky. Altrimenti, si manderebbero i rinforzi allo sbaraglio: "Che facciamo, li mandiamo avanti come semplice carne da cannone, come fanno i russi? Nessuno lo vuole", ha chiosato Zelensky. I ragazzi al fronte, colpiti quotidianamente e bombardati, "ci chiedono se possiamo fare dei passi indietro, e la leadership militare risponde: Sì. Sì, perché questa è la nostra posizione di principio: 'prima vengono le persone, poi la terra'". Quando le riserve, i rinforzi saranno pronti, "allora i russi si troveranno nella situazione in cui siamo noi adesso, sul fronte orientale".
13:40
Le forze militari russe continuano ad avanzare nella regione del Donetsk. Il ministero della Difesa a Mosca ha annunciato la conquista di Leninskoe e Makarovka, due insediamenti nella regione. Raid con droni, missili e artiglieria hanno colpito l'infrastruttura dell'energia che sostiene le operazioni militari, delle basi aeree, officine e siti usati come magazzini per droni, ha aggiunto il ministero. Sono state colpite in tutto 165 siti.
13:08
"I colloqui più importanti su questa crisi si terranno a Varsavia". Lo ha detto il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski annunciando un incontro del triangolo di Weimar, martedì prossimo, nel formato allargato. Sikorski, riferendosi alla telefonata Scholz-Putin, ha detto che "le cose stanno accelerando" dichiarandosi poi soddisfatto che il cancelliere abbia ribadito il principio "nessuna decisione sull'Ucraina senza l'Ucraina". All'incontro parteciperanno, oltre ai ministri di Parigi e Berlino, anche quelli di Regno Unito, Italia e Ucraina; sarà inoltre presente anche l'alto rappresentante Ue designata Kaja Kallas.
12:31
Su iniziativa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni i leader G7 hanno adottato una dichiarazione di sostegno a Kiev in vista del millesimo giorno dall’inizio della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, che cade martedì. Nella dichiarazione viene ribadito dunque il “Sostegno duraturo all’Ucraina”. “Noi, i leader del Gruppo dei Sette (G7), riaffermiamo il nostro fermo sostegno all’Ucraina per tutto il tempo necessario. Rimaniamo solidali nel contribuire alla sua lotta per la sovranità, la libertà, l’indipendenza, l’integrità territoriale e la sua ricostruzione. Riconosciamo anche l’impatto dell’aggressione della Russia sulle persone vulnerabili in tutto il mondo. Dopo 1.000 giorni di guerra - proseguono i leader - riconosciamo l’immensa sofferenza sopportata dal popolo ucraino. Nonostante queste difficoltà, gli ucraini hanno dimostrato una resilienza e una determinazione senza pari nel difendere la propria terra, la propria cultura e il proprio popolo".
11:17
L'unica cosa che Vladimir Putin vuole negoziare è la resa di Kiev. E' l'accusa rilanciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, quando si avvicinano i mille giorni di guerra (il 19 novembre) e all'indomani della telefonata tra il leader russo e Olaf Scholz, la prima con un leader europeo in due anni. "È vantaggioso per lui sedersi (al tavolo dei negoziati), ma non è vantaggioso per lui negoziare. È vantaggioso per lui accettare alcune condizioni di capitolazione da parte nostra, ma nessuno glielo permetterà”, ha detto Zelensky in un'intervista a Radio Ucraina, citata dall'agenzia Ukrinform.
Secondo il presidente ucraino, Putin non cerca affatto la pace, ma questo non significa che non voglia comunque sedersi al tavolo negoziale. "Perché? Perché - spiega - per lui si tratta di distruggere l'isolamento politico che è stato costruito dall'inizio della guerra. E per lui è vantaggiose sedersi per parlare non per raggiungere un accordo".
11:17
L'Ucraina "deve fare di tutto per porre fine alla guerra nel 2025 attraverso la via diplomatica" ma partendo da una "Ucraina forte". Ne è convinto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista a Radio Ucraina, all'indomani della telefonata tra Olaf Scholz e Vladimir Putin. "Come possono esserci trattative semplicemente con un assassino? Se parliamo con Putin e non siamo rafforzati nelle condizioni in cui ci troviamo non si tratta di una pace giusta", ha affermato. "La posizione di Trump è molto importante, l'atteggiamento dell'America verso di noi è molto importante" e gli americani "oggi sono dalla parte di Kiev".
10:49
"L'esercito russo ha colpito le infrastrutture energetiche ucraine utilizzate per rifornire l'esercito ucraino, e anche un aeroporto militare", ha riferito il Ministero della Difesa russo, citato dall'agenzia Tass. "Inoltre, manodopera e attrezzature nemiche sono state colpite in 165 aree", aggiunge l'agenzia russa.
10:32
"È vantaggioso per il presidente russo, Vladimir Putin, negoziare solo su determinate condizioni (che sarebbero) la capitolazione dell'Ucraina, ma nessuno lo permetterà": lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervistato da Radio Ucraina, citato daa Ukrinform. "È vantaggioso per lui sedersi al tavolo, ma non è vantaggioso per lui negoziare. È invece vantaggioso per lui concordare alcune condizioni di capitolazione da parte nostra, ma nessuno glielo permetterà", ha detto Zelensky. Per Putin, infatti, ha aggiunto Zelensky, sedersi a un tavolo significa "mettere fine all'isolamento politico costruito dall'inizio della guerra. Ed è redditizio per lui, ma solo sedersi per parlare e non per mettersi d'accordo".
09:08
Secondo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il Paese è più preparato ad affrontare l'inverno rispetto a questi ultimi anni. "Siamo sicuramente meglio preparati per l'inverno che in qualsiasi altro momento della guerra", ha detto Zelensky, intervistato da Radio Ucraina e citato da Ukrinform, aggiungendo che è stata compiuta una "decentralizzazione della rete energetica", malgrado i danni pesanti inflitti dagli attacchi russi. Tuttavia ci si aspetta che la Russia "continui a condurre attacchi combinati" per "provocare blackout, ha ricordato Zelensky, citando l'intelligence ucraina. Zelensky ha anche parlato degli accordi per i missili di difesa aerea con gli alleati: "Non parlerò di numeri, ma oggi siamo in un'ottima posizione per quanto riguarda gli accordi sui missili Patriot, Nasams, Iris-T e molti altri sistemi di difesa aerea", ha osservato il leader ucraino.
08:25
Le forze armate russe hanno lanciato durante la notte sull''Ucraina 83 droni d'attacco, di cui 53 sono stati abbattuti e altri 30 sono caduti in zone aperte, oltre ad almeno un missile S-300. Lo scrive l'Ukrainska Pravda, citando il canale Telegram dell'aeronautica militare ucraina. I 53 droni sono stati abbattuti nelle regioni di Cherkassy, Odessa, Kiev, Zhytomyr, Sumy, Nikolaev, Kirovograd, Poltava, Zaporozhzhia, Kharkiv e Khmelnytsky, quest'ultima nell'ovest del Paese.
08:00
Almeno quattro civili ucraini sono rimasti uccisi in attacchi russi nella giornata di ieri: tre in altrettanti centri della regione di Donetsk, dove si registra anche un ferito, e uno in quella di Kherson, dove ci sono anche almeno 10 feriti. Lo scrivono i media ucraini, fra cui Ukrainska Pravda, citando i governatori ucraini delle due oblast.
07:44
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha elogiato la crescente cooperazione tra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone, resa ancor più fondamentale dalla crescente e minacciosa cooperazione militare tra Russia e Corea del Nord.
Al vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec) in corso a Lima, Biden ha incontrato il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e il premier giapponese Shigeru Ishiba. Durante l'incontro, ha sottolineato il ruolo critico dell'alleanza trilaterale nel contrastare la “pericolosa e destabilizzante cooperazione della Corea del Nord con la Russia”. “Negli ultimi 15 mesi abbiamo costruito una partnership trilaterale destinata a durare”, si legge in un comunicato della Casa Bianca.
I soldati di Pyongyang stanno già combattendo al fianco dei russi in diversi territori, a cominciare dal Kursk. “Come possiamo vedere dal recente dispiegamento di truppe della Corea del Nord in Russia, il difficile contesto di sicurezza all'interno e all'esterno della regione ci ricorda ancora una volta l'importanza della nostra cooperazione trilaterale”, ha detto Yoon. Ishiba ha definito l'alleanza “essenziale” per mantenere la pace e la stabilità nell'Indo-Pacifico.
06:44
Al centro del colloquio tra la presidente del Consiglio e il segretario generale della Nato c'è stato "il sostegno degli alleati alla legittima difesa dell'Ucraina", ha detto la premier al termine della riunione. Secondo Meloni, “l'obiettivo comune" è quello di "costruire le migliori condizione possibili per una pace giusta" e "il ruolo di coordinamento che la Nato può esercitare e deve esercitare a questo punto di vista per aiutare l'Ucraina a guardare avanti". LEGGI QUI
06:44
L'esercito russo avrebbe radunato 50.000 soldati, tra cui anche truppe nordcoreane, per preparare l'assalto finalizzato al recupero dei territori conquistati dall'Ucraina nella regione russa del Kursk. Lo hanno reso noto funzionari statunitensi e ucraini citati dal New York Times. LEGGI QUI