Pagelle Juve: Koopmeiners si perde, Vlahovic sempre nervoso ...

Reattivo in uscita bassa già dopo 15”, il che lascia intendere che non sarà una serata tranquilla. Incolpevole sul primo gol, qualche responsabilità sul secondo.

Assente ingiustificato sulla rete del pareggio lagunare, quando si lascia infilare da Ellertson senza opporre alcuna resistenza. E anche nella metà campo offensiva non lascia il segno, “masticando” un bell’invito di Yildiz nella ripresa. Fagioli (35’ st) ng

Scarica l’adrenalina per la magica notte in cui ha messo la museruola a Haaland con la rabbiosa esultanza per il primo centro stagionale, siglato sbucando con perfetto tempismo sul secondo palo da azione di corner. Ma poi la serata prende tutt’altra piega e, in occasione del raddoppio lagunare, ha parecchie responsabilità.

Rimedia alle troppe disattenzioni dei compagni dietro, poi - come ormai consueto - si trasforma in tuttocampista quando occorre spingere a testa bassa.

Le progressioni di Zampano e le divagazioni sul suo lato di Oristanio gli danno decisamente noia. Appena meglio in fase di spinta, quando sforna un invitante cross per Koopmeiners nel primo tempo. Locatelli (40’ st) ng

Giganteggia in mezzo al campo, con fisico e senso della posizione. Giganteggia nell’area avversaria, confezionando l’assist per Gatti (e anche quello per Yildiz…) con una spizzata di testa sul primo palo. E giganteggia pure là dietro, immolandosi su Busio a colpo sicuro e chiudendo su tutti gli inserimenti dei lagunari. Il problema è intorno a lui.

Gli manca sempre qualche centesimo in tasca per fare un euro: un paio di guizzi in velocità e un cross velenoso, ma negli highlights di serata solo un cameo.

Salta l’uomo come dovesse bere un bicchier d’acqua, ma urge togliersi il vizio di lasciarsi andare troppo facilmente per terra. Il rigore finale nasce da una sua conclusione.

Il texano cerca il modo per rendersi utile, vuoi con una volta con una corsa in più e vuoi con un inserimento. Ma, a conti fatti, non riesce mai a graffiare.

Una buona base di partenza per iniziare a segnare con continuità su piazzato è disporre di un buon “calciante”, per dirla alla Allegri, e dal suo piede nasce il gol di Gatti. Poco altro, però, al punto che il tandem Motta-Hugeux opta per il cambio del più difficile da sostituire...

Si presenta con un bel cioccolatino per Vlahovic, poi sfiora il gol con una semi-rovesciata. Segnali di risveglio?

Non mancano i guizzi, ma - quando salta l’uomo a 30 metri dalla porta - poi gliene mancano altri 25 da risalire con fatica. Il Var gli nega il gol, lui prova a riscattarsi dalla distanza, ma con una conclusione troppo tenera per impensierire Stankovic. Nico Gonzalez (40’ st) ng

Il centro su rigore, a tempo abbondantemente scaduto, è buono soltanto per le statistiche: non sfonda, supporta male gli inserimenti di Yildiz e, dulcis in fundo, esibisce il suo proverbiale nervosismo in un duro battibecco con i tifosi.

Due gol con due piazzati e un solo punto contro l’ultima della classe: aveva sognato di certo tutt’altro “esordio” in panchina, il risveglio è brusco.