Vlahovic-tifosi, pace fatta: la risposta allo striscione dopo il gol

Questa 'saga', iniziata con gli insulti e le minacce da parte di un tifoso, sfociata poi in un gesto polemico di Vlahovic nei confronti della Curva e i successivi cori poco garbati nei suoi confronti, è culminata con un agognato ritorno del sereno, sancito dalle parole al miele del serbo nel post-partita con il Cagliari e dalla storia, pubblicata quest'oggi sul suo account Instagram, che recita in modo inequivocabile: "Grazie a tutti i tifosi per il supporto", scritto in sovrimpressione su una foto che ritrae il sopracitato striscione dei Drughi e, sullo sfondo, l'Allianz Stadium.

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Tra alti e bassi, nonostante prestazioni non sempre sufficienti, Dusan Vlahovic continua ad ingrassare i propri numeri: in stagione, è già arrivato a quota 12 gol in 20 apparizioni tra campionato, Coppa Italia e Champions League, impreziositi da due assist. In totale, invece, e cioè dal gennaio 2022, quando la Juventus lo ha acquistato dalla Fiorentina per oltre 80 milioni di euro, il bottino di reti ha toccato quota 53, agganciando Cesarini, Tardelli e l'indimenticato Vialli nella classifica marcatori all time del club torinese. 

La grande prestazione sfornata contro il Cagliari - un gol, due annullati e tanto lavoro sporco per la squadra - è valsa a Vlahovic l'elogio pubblico di due grandi ex calciatori della Juventus, Alessio Tacchinardi e Massimo Mauro, ma anche quello di una critica che gli è spesso avversa. Anche se anche con Massimiliano Allegri il serbo è stato il terminale offensivo di riferimento della squadra, quel che è appare evidente è la 'svolta' arrivata sotto la gestione Thiago Motta. Al netto del nervosismo e della frenesia che fatica a lasciarsi alle spalle, l'ex Viola sta mostrando incoraggianti segnali di miglioramento: in primis, da un punto di vista realizzativo (basti pensare che ha chiuso la prima stagione, seppur a metà, essendo arrivato a gennaio, a quota 9 gol e la seconda a 14, mentre quest'anno è già a 12), ma anche della pulizia tecnica nel dialogo coi compagni, nella ricerca della profondità e nei movimenti atti a liberare trequartisti e ali. Ora, la ciliegina sulla torta, sarebbe quel rinnovo di contratto - in scadenza 2026 - che agita i pensieri di calciatore, dirigenza e tifosi.