Caso doping Sinner, la WADA si appella al CAS di Losanna contro l ...

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Aggiornato 28/09/2024 alle 10:02 GMT+2

DOPING, CASO SINNER - Con una nota ufficiale l'Agenzia mondiale antidoping (WADA) conferma di aver presentato giovedì 26 settembre ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS di Losanna) nel caso che ha coinvolto il tennista italiano a due positività al clostebol (una sostanza proibita), ma da cui Sinner era stato assolto nel suo processo con ITIA. Wada chiede 1-2 anni di sospensione per Sinner.

Jannik Sinner

Wada - Figure 1
Foto Eurosport.it

Credit Foto Getty Images

La notizia è arrivata di sabato mattina, proprio mentre Jannik Sinner era in campo nel suo match di secondo turno a Pechino contro Roman Safiullin. È arrivato ciò che Sinner sperava di non vedere, ciò che sperava di aver messo definitivamente alle spalle: il ricorso della WADA contro la sentenza di assoluzione dello scorso fine agosto che scagionava Sinner da due positività al clostebol, una sostanza dopante.

L'agenzia mondiale antidoping ha invece presentato ricordo in data giovedì 26 settembre al CAS di Losanna. La WADA non ha evidentemente ritenuto soddisfacenti le 33 pagine emesse dal tribunale indipendente lo scorso agosto, quando Sinner veniva sollevato da qualsiasi tipo di responsabilità nel suo caso con ITIA - l'agenzia che si occupa dei controlli antidoping nel tennis. In particolare la WADA contesta, come da comunicato ufficiale - che potete trovare qui sotto tradotto - che ci sia stata dunque un qualche tipo di negligenza di Sinner, e dunque chiede per il tennista un periodo di sospensione di 1-2 anni. Al tempo stesso però Sinner, sempre da comunicato ufficiale, non rischia di perdere i titoli e i risultati ottenuti dai due controlli positivi.

Il comunicato della WADA: PER SINNER CHIESTI 1-2 ANNI DI SQUALIFICA

"L'Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) conferma di aver presentato giovedì 26 settembre un ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) per il caso del tennista italiano Jannik Sinner, giudicato da un tribunale indipendente dell'International Tennis Integrity Agency (ITIA) senza colpa o negligenza per essere risultato positivo per due volte al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024. La WADA ritiene che la constatazione di “assenza di colpa o negligenza” non sia corretta ai sensi delle norme vigenti. La WADA chiede un periodo di ineleggibilità compreso tra uno e due anni. La WADA non chiede la squalifica di alcun risultato, salvo quella già inflitta dal tribunale di prima istanza. Poiché la questione è ora pendente davanti al CAS, la WADA non farà ulteriori commenti in questo momento".

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