Jannik Sinner, oggi scade il termine per il ricorso della Wada sul ...

19 giorni ago

Potrebbe essere una nuova giornata decisiva per Jannik Sinner dopo il trionfo di ieri agli Us Open. Scade alla mezzanotte europea la possibilità per la Wada (World anti-doping agency) di fare ricorso contro l'assoluzione del tennista italiano per la positività al Clostebol. L'innocenza della altoatesino era stata pronunciata da Sport Resolutions, agenzia indipendente di risoluzione di dispute inerenti lo sport, il 15 agosto scorso, cinque mesi dopo il rilevamento al torneo di Indian Wells.

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Il possibile ricorso

L'agenzia mondiale anti-doping può, se non convinta dal verdetto di Sport Resolutions, fare ricorso al Tas (Tribunale arbitrale dello sport) di Losanna e rovinare la festa del tennis italiano alla conclusione di un anno straordinario.

Una vicenda fastidiosa che potrebbe non concludersi oggi.

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La vicenda

Il 10 marzo, Sinner risulta positivo a un controllo antidoping durante il torneo di Indian Wells. Otto giorni dopo, un altro test conferma la positività. In entrambe le occasioni, si tratta di tracce minime, appena milionesimi di grammo, di Clostebol, uno steroide anabolizzante utilizzato soprattutto in alcuni spray cicatrizzanti. Sinner viene sospeso in entrambi i casi, ma riesce, con l'aiuto dei suoi legali, a ottenere la sospensione della pena dopo pochi giorni. La sua difesa è basata sull'assunzione involontaria causata da terzi, nello specifico il preparatore Ferrara, che avrebbe dato lo spray al fisioterapista Naldi, il quale lo avrebbe utilizzato per curarsi un taglio per poi massaggiare Sinner a mani nude. L'International Tennis Integrity Agency gli dà ragione. Successivamente, il caso viene discusso da Sport Resolutions.

I tre esperti

Decisivo è stato il parere di tre esperti, che hanno concordato sul fatto che la quantità estremamente ridotta di Clostebol trovata fosse compatibile con un’assunzione involontaria. La Wada, però, avrebbe delle basi per cui fare ricorso. Una è che, secondo il regolamento mondiale antidoping, gli atleti sono ritenuti responsabili della scelta del proprio staff. Questo implica che un’eventuale negligenza da parte di un preparatore o di un fisioterapista – con i quali Sinner ha poi interrotto la collaborazione – potrebbe essere considerata una responsabilità parziale del tennista italiano.

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Gli scenari

Se il Tas ritenesse ammissibile il ricorso, la Wada potrebbe richiedere una sanzione per responsabilità parziale che va dai 4 ai 6 mesi con valore retroattivo. Questo significa che Sinner sarebbe squalificato per quel periodo a partire dal 10 marzo, data della sua prima positività, perdendo così punteggio e trofei guadagnati fino ad oggi. In questo lasso di tempo, Sinner ha vinto i tornei di Miami, Halle, Cincinnati e naturalmente gli US Open, accumulando una grande quantità di punti, conquistando la prima posizione nel ranking mondiale ATP e guadagnando diversi milioni di euro. Si saprà soltanto a mezzanotte se la Wada deciderà di presentare ricorso: l'Agenzia ha fatto sapere che, come in ogni altro caso, si prenderà tutto il tempo necessario per esaminare approfonditamente la documentazione. C'è da aggiungere che fino ad oggi la Wada non ha mai presentato ricorso per i verdetti emessi da Sport Resolutions, che agisce per conto di numerose federazioni sportive internazionali.

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