Matteo Falcinelli: «Sono sopravvissuto a una tortura». Cosa è ...

13 giorni ago
Matteo Falcinelli

Secondo i dati del gruppo Mapping Police Violence, nel 2023 la polizia ha ucciso almeno 1.351 persone negli Stati Uniti. Fino al 15 aprile sono state 369 le persone uccise nel 2024. Negli ultimi nove anni si sono superati i 9mila morti, con una media di circa tre al giorno. Nove morti su dieci sono vittime di armi da fuoco, ci sono però anche il taser e la contenzione fisica, il ginocchio sul collo. Il caso più noto è quello di George Flyod, questi numeri dicono che non è isolato e confermano i timori che sono dietro la denuncia dei familiari di Matteo Falcinelli, lo studente italiano bloccato braccia e gambe, stretto nella morsa dell'hogtie restraint, l'incaprettamento, con una cinghia che legava i piedi alle manette, e tirato da quattro agenti di polizia per 13 minuti.

Il tutto è documentato dai video delle telecamere degli agenti della polizia di Miami che hanno arrestato lo studente italiano a Miami. Il ragazzo, studente di un master alla Florida International University, è stato incaprettato, pratica ancora legale in Florida come altri metodi che possono provocare l'asfissia. Come in molti altri casi in cui si arriva all'uso di queste tecniche il caso di Falcinelli era un controllo per disturbo della quiete pubblica. le condanne degli agenti sono state sotto al 2% negli ultimi cinque anni.

Il caso di Falcinelli, originario di Spoleto, risale a quasi tre mesi fa, ma è arrivato all'attenzione dei media solo ora grazie al video pubblicato da Quotidiano Nazionale. «Mi hanno picchiato a freddo, era passato del tempo da quando eravamo al locale. Io avevo solo chiesto di riavere quello che era mio (i cellulari ndr)», ripete il 25enne, che da fine febbraio è sostenuto dalla mamma Vlasta Studenicova, italiana di origini slovacche, e del fratello Marco. «Sopravvivendo alla tortura che ho subito ho vinto la partita più importante. Forse la mia esperienza di calciatore mi ha aiutato psicologicamente, altrimenti non so se ce l'avrei fatta».

Ai legali statunitensi è stato affiancato l'avvocato fiorentino Francesco Maresca per chiarire in ogni punto la questione. «Mio figlio è stato torturato, lo hanno distrutto e hanno distrutto i suoi sogni. Hanno usato metodi da Gestapo, delle vere torture. Ancora oggi si sveglia di notte temendo che arrivi la polizia» ha detto la madre a Qn. Ci sono danni psicologici e fisici: problemi al collo e alla schiena per la posizione innaturale in cui è stato tenuto.

Nelle accuse non ci sono tracce di condotte violente nei confronti della polizia di North Miami Beach. Si parla di resistenza ma senza violenza, oltraggio (ha toccato le targhette identificative degli agenti ndr) e violazione di domicilio, questo perché avrebbe tentato di rientrare nel bar per recuperare i telefoni che dice gli siano stati sottratti. Matteo Falcinelli è libero, in una forma simile alla messa in prova italiana e per questo teme di tornare in Italia visto che potrebbe essere fermato in aeroporto. Gli agenti non si sono presentati a confermare le accuse nell'udienza. Altri due video, all'esterno del locale, smentirebbero la loro versione di un'aggressione da parte di Falcinelli.

Quella che il ragazzo racconta come una tortura è avvenuta nella cella di transito alla stazione di polizia di North Miami Beach. Quattro agenti gli hanno legato i piedi alle manette dietro la schiena e hanno tirato. Nel video si sentono le urla di Matteo che li pregava di smettere. Lo hanno lasciato così per più di tredici minuti, in una posizione in cui la respirazione è difficilissima.

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