Al Jazeera, Hamas accetta accordo per il cessate il fuoco. Israele ...

13 giorni ago

Il team negoziale israeliano ha ricevuto e sta studiando la risposta di Hamas ai mediatori egiziani. Scene di giubilo e spari in aria a Rafah, la città nel Sud della Striscia di Gaza dove Israele sta pianificando un'offensiva militare

Rafah - Figure 1
Foto Rai News

Ap

Un carro armato israeliano davanti alla Striscia di Gaza

Israele continua l'azione a Rafah ma invia una delegazione al Cairo

Israele ha deciso di inviare una delegazione al Cairo ma di continuare l'operazione a Rafah. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier citato dai media. "Il gabinetto di guerra - ha detto - ha deciso all'unanimità che Israele continui la sua operazione a Rafah per esercitare pressioni militari su Hamas". Al tempo stesso, ha proseguito, "anche se la proposta di Hamas è lontana dai requisiti necessari per Israele" sarà inviata una delegazione al Cairo "per esplorare la possibilità di raggiungere un accordo in condizioni accettabili per Israele".

Raid aerei su Rafah

Mentre rimbalzano le notizie sul via libera al cessate il fuoco, intensi raid aerei sono in corso su Rafah. Secondo l'agenzia Wafa l'esercito israeliano ha lanciato diversi attacchi aerei sulla città, prendendo di mira soprattutto la zona orientale.

Fonti palestinesi, 'truppe entrano nell'est di Rafah'

Report palestinesi citati da Ynet riferiscono di un "improvviso ingresso via terra nella parte orientale di Rafah" di truppe israeliane. Le stesse fonti segnalano inoltre "interruzioni delle comunicazioni e dell'elettricità".

Idf, continuiamo a preparare l'operazione di terra a Rafah

Anche con i recenti sviluppi, Israele si sta preparando "alla possibilità dell'operazione di terra a Rafah", dopo l'evacuazione dei civili per cui valgono ancora le disposizioni di spostamento annunciate questa mattina. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari riferendosi all'annuncio di Hamas sull'accettazione dell'accordo proposto dai mediatori. "Esaminiamo ogni risposta molto seriamente ed esauriamo ogni possibilità sui negoziati e il ritorno degli ostaggi alle loro case il più rapidamente possibile come compito centrale. Al tempo stesso - ha proseguito - continuiamo e continueremo a operare nella Striscia"

Hamas fornisce dettagli sulla proposta

Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismayl Haniye, ha chiamato il premier del Qatar Sheijh al Thani e il capo dei servizi segreti egiziani accettando la loro proposta di tregua per Gaza. Secondo quanto ha spiegato Khalil Al-Hayya ad Al Jazeera la proposta prevede che nella prima fase si svolgeranno negoziati indiretti sulle chiavi di scambio attraverso la mediazione egiziana e del Qatar. "Abbiamo fatto la concessione per aprire la porta alla fine di questa folle guerra e perché ci sia un vero scambio di prigionieri. Nella prima fase della proposta, Israele si ritirerà nelle aree adiacenti al confine all'interno della Striscia di Gaza", ha spiegato. Non ci sono restrizioni al ritorno degli sfollati, e questo è un testo chiaro nella proposta di accordo.

Fonti hanno detto ad Al Jazeera che la proposta egiziano-qatariana accettata da Hamas includerebbe tre fasi, ciascuna della durata di 42 giorni. 

Nella prima fase inizierebbe una tregua, insieme al ritiro israeliano dal corridoio Netzarim che Israele utilizza per dividere il nord e il sud di Gaza. Una seconda fase includerebbe l’approvazione di una cessazione permanente delle operazioni militari e il ritiro completo delle forze israeliane da Gaza. La proposta comprende anche una disposizione che approva la fine del blocco di Gaza nella terza fase.

Usa, 'stiamo valutando la risposta di Hamas'

Il portavoce del dipartimento di Stato americano, Mattew Miller, ha confermato che Hamas "ha risposto" al piano per una tregua e che Washington "sta valutando la risposta in tempo reale".

Israele, studiamo proposta ma l'azione a Gaza prosegue

"Esploriamo qualsiasi proposta ma l'azione nella Striscia di Gaza prosegue": cosi' il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, nel corso di un briefing, ha risposto a chi gli chiedeva se il 'si'' di Hamas alla proposta di cessate il fuoco cambi le prospettive del governo di Benjamin Netanyahu rispetto a un'offensiva di terra a Rafah.

Turchia soddisfatta Hamas abbia accettato cessate-il-fuoco

La Turchia è soddisfatta del fatto che il movimento palestinese Hamas abbia accettato una proposta di cessate-il-fuoco e adesso si aspetta che Israele segua il suo esempio. Lo ha dichiarato il presidente Recep Tayyip Erdogan. Hamas ha dichiarato che il presidente del suo ufficio politico, Ismail Haniyeh, ha informato il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani e Abbas Kamel, il capo dell'intelligence egiziana, dell'accettazione di una proposta per raggiungere un cessate-il-fuoco nella Striscia di Gaza. "Siamo soddisfatti che Hamas abbia accettato un cessate-il- fuoco. Lo stesso passo dovrebbe essere fatto da Israele", ha affermato Erdogan durante il discorso alla nazione dopo una riunione di governo

I negoziatori di Israele esaminano la nuova proposta

I negoziatori israeliani, guidati dal capo del Mossad David Barnea, hanno ricevuto la proposta egiziana su cui Hamas ha già dato parere favorevole e la stanno esaminando: la risposta dovrebbe arrivare entro questa sera. 

Fonti Israele, ok di Hamas non è sulla proposta concordata

"Una proposta unilaterale senza coinvolgimento israeliano. Questa non è la bozza che abbiamo discusso con gli egiziani". Lo ha detto un alto funzionario israeliano al sito Ynet aggiungendo che "questo è un esercizio di Hamas volto a presentare Israele come chi rifiuta" l'intesa. Un'altra fonte israeliana ha definito l'annuncio di Hamas "inaccettabile"

Hamas: "La palla è nel campo di Israele"

"La palla è nel campo di Israele". Lo ha detto un funzionario di Hamas dopo che il gruppo ha fatto sapere che  il suo leader Ismail Haniyeh ha informato Qatar ed Egitto del  "consenso di Hamas alla loro proposta riguardo l'accordo per un  cessate il fuoco" con Israele.

Scene gioia e spari in aria a Rafah dopo il sì di Hamas

Dopo l'annuncio che Hamas ha accettato la proposta di cessate il fuoco, ci sono state scene di giubilo e spari in aria a Rafah, la citta' nel Sud della Striscia di Gaza dove Israele sta pianificando una vasta offensiva militare. Lo ha riferito un corrispondente sul posto. "La gente piange di gioia, ringrazia Allah e spara in aria per festeggiare".

Fonti di Hamas: "Si attende la risposta di Israele"

Un funzionario di Hamas ha affermato che "la palla è ora nel campo di  Israele", che non ha dato ancora alcuna risposta. Lo scrive Al Jazeera, ricordando che nei giorni scorsi Israele aveva sottolineato di non essere sulla stessa lunghezza d'onda di Hamas riguardo all'accordo, e aveva invece chiarito che intendeva invadere Rafah, nel sud di Gaza. Al Jazeera parla anche "festeggiamenti spontanei per le strade  di Gaza" alla notizia dell'ok di Hamas alla proposta di accordo per il cessate il  fuoco.

Israele, accordo accettato da Hamas forzatura egiziana

"Gli egiziani hanno unilateralmente forzato tutti i parametri in modo che Hamas fosse d'accordo" dice un alto funzionario israeliano "e questa proposta è inaccettabile per Israele".

Israele, 'Hamas non ha accettato l'accordo, è un trucco'

"Hamas non ha accettato l'accordo. E' il loro solito trucco". Lo ha detto il ministro dell'Economia israeliano Nir Barkat incontrando a Roma la stampa italiana e restando in contatto diretto con il governo in Israele.

Al Jazeera, "Hamas accetta l'accordo sul cessate il fuoco"

Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha informato il premier del Qatar Mohammed bin Abdul Rahman AlThani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel "dell'approvazione da parte del movimento della loro proposta sull'accordo di cessate il fuoco". Haniyeh ha chiamato direttamente i due leader al telefono, annuncia un comunicato di Hamas su Telegram.

Rafah - Figure 2
Foto Rai News

Il sì di Hamas arriva dopo che Israele aveva avviato l'evacuazione di Rafah e il Gabinetto di guerra aveva approvato l'offensiva, prevista per i prossimi giorni, che può essere fermata solo dalla tregua. Gli Usa hanno insistito fino all'ultimo perchè Israele si fermasse. Il direttore della Cia Burns a Gerusalemme, vedrà il premier.

Afp

Bombe su Rafah

Biden a Netanyahu, 'impegno comune contro l'antisemitismo'

Il presidente degli Stati Uniti Biden ha ribadito al primo ministro israeliano Netanyahu la sua "chiara posizione" contro qualsiasi offensiva di terra a Rafah. Nella sua telefonata con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, Joe Biden "ha ribadito il suo messaggio in occasione di Yom Ha Shoah, Giorno della Memoria dell'Olocausto". I due leader, riferisce la Casa Bianca, "hanno discusso dell'impegno condiviso di Israele e degli Stati Uniti a ricordare i sei milioni di ebrei che furono sistematicamente presi di mira e assassinati durante l'Olocausto, uno dei capitoli più oscuri della storia umana, e ad agire con forza contro l'antisemitismo e tutte le forme di violenza alimentate dall'odio". 

Biden ha chiesto a Netanyahu la riapertura del valico di Kerem Shalom

Biden ha chiesto a Netanyahu la riapertura del valico di Kerem Shalom, crocevia chiave per l'assistenza umanitaria alla Striscia di Gaza. Lo riporta Axios citando una fonte americana. Il valico è stato chiuso ieri dopo che Hamas ha lanciato razzi da Rafah contro un punto di sosta dell'Idf vicino al valico. Il premier israeliano "ha concordato di garantire che il valico di Kerem Shalom sia aperto per l'assistenza umanitaria a chi ne ha bisogno". Lo afferma una nota della Casa Bianca riferendo il contenuto del colloquio con Joe Biden, che ha inoltre aggiornato l'interlocutore "sugli sforzi per garantire un accordo sugli ostaggi, anche attraverso i colloqui in corso oggi a Doha, in Qatar". 

Colloquio Biden - Netanyahu

Sarebbe durato una trentina di minuti il nuovo colloquio telefonico tra il presidente Usa, Joe Biden, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo riferiscono i media  israeliani. La telefonata è avvenuta dopo che Israele ha votato per  l'avvio dell'operazione militare a Rafah, nel sud della Striscia di  Gaza.

Nella sua telefonata con il premier israeliano, Biden ha ribadito le preoccupazioni degli Stati Uniti circa un'invasione di Rafah e ha detto che raggiungere un cessate il fuoco con Hamas è il modo migliore per proteggere la vita degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza. Lo riferiscono fonti del Consiglio di sicurezza nazionale Usa.

La Columbia University annulla cerimonie delle lauree

Dopo settimane di proteste contro la  guerra a Gaza, la Columbia University, l'ateneo dal quale è partito il movimento poi sviluppatosi in decine di altre università, ha deciso di cancellare la cerimonia, prevista per il 15 maggio, dei diplomi per l'intero campus. Si svolgeranno invece delle cerimonie "più piccole,  in ogni singola facoltà", ha reso noto oggi l'ateneo che spiega di  aver preso questa decisione dopo aver discusso con i leader degli  studenti. Le preoccupazioni sulla sicurezza hanno prevalso sulle celebrazioni, soprattutto dopo l'occupazione di uno degli edifici principali dell'università.

Israele bombarda due zone di Rafah dopo ordine evacuare

Secondo la difesa civile di Gaza, Israele ha bombardato i due quartieri di Rafah che ha ordinato ai palestinesi di evacuare.

Israele: ok unanime del governo ad avvio operazione a Rafah

Il governo israeliano ha approvato  all'unanimità il lancio di un'offensiva militare su Rafah, nel sud  della Striscia di Gaza. Lo rende noto il sito di Ynet precisando che  l'operazione dovrebbe iniziare entro pochi giorni.    

Sale a 21 il numero delle vittime del raid israeliano a Rafah

Ventuno persone, compresi bambini, sono stati uccisi nei raid aerei israeliani a Rafah seguiti all'attacco di Hamas al valico di Kerem Shalom, in cui sono rimasti uccisi 3 soldati israeliani e feriti altri 12. Lo riferiscono media palestinesi citati dall'egiziano Youm7, vicino all'intelligence del Cairo.

Hamas: l'evacuazione di Rafah Est farà fallire i negoziati

"La decisione israeliana di iniziare l'evacuazione della popolazione" di Rafah est "fermerà i negoziati" su un accordo di tregua in cambio del rilascio degli ostaggi. Lo ha detto a Walla un alto funzionario di Hamas. I colloqui, ha aggiunto, "stavano procedendo bene ed eravamo vicini a un accordo. Netanyahu si illude che la minaccia di un’invasione di Rafah metterà pressione su Hamas, ma porterà solo al fallimento dei negoziati".

Egitto: il valico di Rafah con Gaza funziona normalmente

Il valico di Rafah tra Egitto e la Striscia di Gaza funziona normalmente e il movimento in entrata e in uscita continua come ogni giorno sul lato egiziano. Lo hanno affermato all'Ansa fonti ufficiali smentendo quanto riportato dal quotidiano israeliano Ynet e attribuito a fonti palestinesi.

Da questa mattina hanno cominciato ad arrivare in Egitto attraverso Rafah - confermano fonti della sicurezza sul posto - 43 feriti palestinesi con 90 accompagnatori, 620 palestinesi titolari di residenza all'estero e 152 egiziani. Lasciano l'Egitto per Gaza 20 appartenenti ad organizzazioni internazionali e mediche. Dal posto di confine di Rafah sono entrati nella Striscia anche 155 camion che trasportavano aiuti.

Egitto, entro 48 ore la risposta di Hamas sul cessate il fuoco

Il vice capo dell'ufficio esecutivo di Hamas Moussa Abou Marzouk ha detto - secondo l'emittente statale egiziana Al Qahera - che "apprezza gli sforzi egiziani per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza". Una fonte egiziana di alto livello ha poi riferito qualche ora fa alla stessa emittente che "la delegazione egiziana ha discusso tutti i dettagli con la delegazione di Hamas e si registrano grandi progressi nel consenso tra le due parti. La delegazione di Hamas lascia Il Cairo e si prevede che ritorni entro 48 ore con una risposta finale", riporta Al Qahera su X.

Media: i palestinesi cominciano a fuggire da Rafah est

Le famiglie palestinesi hanno iniziato a fuggire dalle zone orientali di Rafah dopo l'ordine di evacuazione da parte dell'esercito israeliano. Lo riporta Sky News. L'ordine israeliano precede l'attacco di terra da parte delle forze israeliane nella città più meridionale di Gaza. Alcuni residenti di Rafah hanno già raccolto le loro cose per allontanarsi dalla zona con carri trainati da cavalli, auto e anche a piedi.

Hezbollah dichiara di aver lanciato decine di razzi su una base israeliana

Il gruppo Hezbollah libanese, sostenuto dall'Iran, ha dichiarato di aver lanciato "dozzine di razzi Katyusha" contro una base israeliana nelle alture del Golan occupate in rappresaglia per un attacco nell'est del Libano.

Nella notte, aerei da combattimento israeliani hanno colpito un complesso di Hezbollah nell'area di Sefri, vicino a Baalbek, nel nord-est del Libano. Lo hanno riferito le forze  militari israeliane. Secondo i media libanesi, tre persone sono rimaste leggermente ferite. L'Idf afferma di aver colpito ieri sera anche le posizioni di Hezbollah a Ramyeh, Ayta ash-Shab, Marwahin e Jabal Blat, nel Libano meridionale.

Media: l'Egitto chiude il valico di Rafah dopo la richiesta di evacuazione dell'Idf

L'Egitto avrebbe chiuso il valico di Rafah con Gaza per impedire alla gente di entrare e uscire dal confine dopo che l'Idf ha invitato i residenti della parte est di Rafah ad evacuare. Lo hanno riferito fonti palestinesi, riprese da Ynet.

Il direttore della Cia arriva in Israele, vedrà il premier Netanyahu

Il direttore della Cia William Burns arriverà oggi da Doha in Israele e nel pomeriggio incontrerà il premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme. Obiettivo di Burns - che è stato al Cairo durante l'ultima tornata di trattative, conclusasi ieri con un nulla di fatto - è quello di spingere le parti a tornare al tavolo dei negoziati e trovare l'accordo.

Gallant: "Hamas non ha lasciato altra scelta che Rafah"

Hamas non ha lasciato "altra scelta che cominciare l'operazione" a Rafah. Lo ha detto - secondo il suo ufficio, citato dai media - il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant al suo omologo Usa Lloyd Austin. Nella conversazione Gallant ha aggiunto che "Israele sta facendo di tutto per arrivare ad una bozza per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco temporaneo", ma "in questa fase Hamas rifiuta qualsiasi proposta che lo consenta".

Idf: l'evacuazione da Rafah est riguarda 100.000 persone

L'esercito israeliano ha annunciato che sta evacuando circa 100.000 persone dalla parte orientale di Rafah, in vista di un previsto assalto di terra nella città meridionale della Striscia di Gaza. "La stima è di circa 100.000 persone", ha detto ai giornalisti un portavoce militare rispondendo a chi gli chiedeva quante persone sarebbero state evacuate.Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, circa 1,2 milioni di persone sono attualmente rifugiate a Rafah.

L'infografica dell'Idf sull'evacuazione di Rafah Est (Video)

Lanci di volantini Idf su Rafah per spostare la popolazione

L'Idf sta lanciando nella parte est di Rafah, nel sud della Striscia, volantini che invitano la popolazione civile a spostarsi temporaneamente verso le aree umanitarie allargate, in previsioni della possibile azione militare nella città più a sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. I volantini sono in arabo e saranno affiancati da Sms, chiamate telefoniche e annunci sui media, sempre in arabo.

Fonte israeliana al Nyt: Netanyahu ha irrigidito Hamas sull'accordo

Un anonimo funzionario israeliano ha dichiarato al New York Times che le dichiarazioni del primo ministro Benjamin Netanyahu secondo cui Israele effettuerà un'operazione a Rafah hanno indotto Hamas a irrigidire la sua posizione nei negoziati per un potenziale accordo su ostaggi e tregua nella Striscia di Gaza.

Il funzionario ha detto al giornale che i negoziati sono ormai in "crisi" e che Hamas li sta usando per assicurarsi che le truppe israeliane non lancino un'offensiva di terra nella città meridionale della Striscia. "Hamas", ha detto il funzionario, "sta ora cercando ulteriori garanzie affinché Israele non implementi solo una parte dell'accordo, per poi riprendere i combattimenti".

Media: l'esercito israeliano chiede ai palestinesi di evacuare Rafah est

L'esercito israeliano ha iniziato a chiedere ai palestinesi di evacuare i quartieri orientali di Rafah, quelli vicini al confine israeliano, in vista di un'offensiva pianificata nell'area meridionale della Striscia di Gaza. Lo riporta Times of Israel precisando che i civili sono stati chiamati a spostarsi in una zona umanitaria ampliata nelle aree di al-Mawasi e Khan Younis.

In un comunicato su Telegram l'esercito israeliano ha sottolineato come l'area umanitaria di al-Mawasi sia stata ampliata, comprendendo "ospedali da campo, tende e maggiori quantità di cibo, acqua, farmaci e forniture aggiuntive". Per questo ci sarà "il graduale spostamento dei civili nelle aree specificate, verso l'area umanitaria". Le informazioni sullo "spostamento temporaneo - ha aggiunto il portavoce militare -saranno trasmesse attraverso manifesti, messaggi SMS, telefonate e trasmissioni mediatiche in arabo".

Il quotidiano Haaretz riferisce che le organizzazioni umanitarie internazionali e palestinesi sono state informate dei dettagli dell'evacuazione.

Esercito israeliano: abbattuto drone diretto verso Israele

Gli aerei da combattimento israeliani durante la notte hanno abbattuto un drone che si stava dirigendo verso Israele dalla “direzione est”. Lo riferiscono fonti dell'Idf, la forza di difesa israeliana, secondo cui non vi è stata alcuna minaccia per i civili. Non viene specificato dove è stato abbattuto il drone.

Nel corso della guerra, droni sono stati lanciati contro Israele da gruppi sostenuti dall’Iran in Iraq e Siria. Lo stesso Iran ha inoltre effettuato un attacco senza precedenti contro Israele il mese scorso con centinaia di droni e missili.

Rafah, 16 morti in un duplice attacco aereo israeliano

Sedici persone sono rimaste uccise in un attacco aereo israeliano a Rafah. Lo riferiscono fonti sanitarie e dei soccorsi di Gaza precisando che sono state colpite due famiglie (7 morti nella prima e 9 nella seconda). Secondo le fonti sanitarie sono stati due raid separati, in due luoghi diversi di Rafah: il campo profughi di Yebna e nei pressi di Al Salam.

Gli Stati Uniti bloccano un invio di armi a Israele per la prima volta dal 7 ottobre

La Casa Bianca ha confermato di aver bloccato un invio di armi a Israele. Lo riferisce il Consiglio per la Sicurezza Nazionale americana precisando che "la politica di sostegno a Israele non cambia". "Gli Stati Uniti hanno donato miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza di Israele dopo gli attacchi del 7 ottobre, hanno approvato il più grande stanziamento supplementare mai realizzato e hanno guidato una coalizione senza precedenti per difendere Israele dagli attacchi iraniani", ha precisato un portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale sottolineando che Washington continuerà "a fare ciò che è necessario per garantire che Israele possa difendersi dalle minacce".

Il no di Israele alle richieste di Hamas per la fine della guerra a Gaza

In un discorso televisivo, Benjamin Netanyahu ha respinto ancora una volta le richieste di Hamas per una fine definitiva della guerra a Gaza, affermando che qualsiasi cessate il fuoco permanente permetterebbe al gruppo di rimanere al potere e di rappresentare una minaccia continua per Israele. Parlando un giorno dopo che migliaia di persone si sono nuovamente radunate a Tel Aviv chiedendo un accordo per liberare gli altri prigionieri israeliani, Netanyahu ha anche affermato che il suo governo ha “lavorato 24 ore su 24 per formulare un accordo che restituisca i nostri ostaggi”. Qualche ora dopo, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato che Hamas non sembra seriamente intenzionato a raggiungere un accordo per il cessate il fuoco. Se non si raggiungesse un accordo, ha aggiunto, Israele potrebbe lanciare un'offensiva, spesso minacciata, a Rafah, una roccaforte di Hamas dove hanno cercato rifugio circa un milione di persone sfollate da altre zone di Gaza, “in un futuro molto prossimo”.

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