Temperature sopra la media. Riscaldamento, slitta l'accensione
Riscaldamenti spenti, a Rimini fino al 29 ottobre per risparmiare energia e viste le temperature "spesso al di sopra dei 20 gradi". Il sindaco Jamil Sadegholvaad ha infatti firmato un’ordinanza che posticipa appunto al 29 ottobre l’accensione degli impianti termici sul territorio comunale. Lo scopo, si spiega dal Comune, è ridurre i consumi energetici e incidere sul risparmio del costo dell’energia, riducendo il periodo di esercizio dei termosifoni. Rimini rientra nella fascia climatica E, per la quale il periodo normale di funzionamento degli impianti di riscaldamento è dal 15 ottobre al 15 aprile per 14 ore massime giornaliere: l’ordinanza rinvia dunque di due settimane il periodo di accensione. Sono esclusi dalla misura gli ospedali, le cliniche, le case di cura, le strutture che ospitano servizi sociali pubblici, le scuole materne e gli asili nido, gli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali, piscine e saune. L’ordinanza "fa seguito alle misure già adottate durante la scorsa stagione quando l’accensione del riscaldamento fu posticipata al 7 novembre, riducendo il periodo di accensione e producendo risparmi rilevanti", spiega l’amministrazione. "Ogni giorno di ritardata accensione degli impianti garantisce al Comune di Rimini un risparmio giornaliero di circa 16.000 euro, tenuto conto del costo attuale dell’energia".
In un periodo in cui la sensibilizzazione ambientale e la lotta ai cambiamenti climatici sono al centro dell’attenzione, "questa decisione rappresenta un passo importante verso una gestione più sostenibile delle risorse energetiche", conclude il Comune.