Alessia Marcuzzi: "Per Simone Inzaghi rinunciai al cinema". E sulle ...

Alessia Marcuzzi

La prossima conduttrice dei David Di Donatello accanto a Carlo Conti sognava di recitare, ama Nanni Moretti e "Anatomia di una caduta"

Riccardo Cristilli

22 aprile - 15:19 - MILANO

Alessia Marcuzzi è contenta della sua vita da conduttrice televisiva ma il suo sogno da bambina era quello di diventare attrice. Potrà consolarsi (in parte) il prossimo 3 maggio quando sarà circondata dalle stelle del cinema italiano durante la cerimonia dei Premi David di Donatello, che condurrà dagli studi di Cinecittà insieme a Carlo Conti. 

rinunciò al cinema per amore di inzaghi

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"Quando ero piccola sognavo di diventare attrice" ha raccontato Alessia Marcuzzi in un'intervista con il Corriere della Sera, ricordando come fu Harvey Keitel a spingerla a frequentare i corsi all'Actor's Studio per studiare recitazione. Lo incontrò sul set di Il mio West di Giovanni Veronesi dove era presente anche David Bowie: "Avevo 26 anni mi sentivo in Paradiso. Facevo la maïtresse del bordello, amante di Harvey Keitel, Bowie invece mi violenta e uccide. La sua presenza metteva a tutti una tensione incredibile, spaventava già prima del suo arrivo. Era educato, sempre vestito da cowboy, anche quando non doveva girare". Decise di non frequentare i corsi dell'Actor's Studio dopo l'incontro con Simone Inzaghi e la successiva nascita del figlio Tommaso. La sua carriera ha poi preso una strada diversa. "Da bambina facevo le imitazioni di Ornella Vanoni e del salotto di Maurizio Costanzo, volevo essere pagata, li sfinivo con spettacoli di quattro ore e papà mi diceva 'ti pago se la smetti'". Alla fine ha recitato solo in 4 film, ma è stata anche protagonista di fiction come Tequila e Bonetti e Carabinieri.

la passione per nanni moretti

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Tra le sue attrici preferite c'è Monica Vitti: "Ogni tanto qualcuno dice che fisicamente le somiglio. La bionditudine, la voce afona, una fuoriclasse che ha unito commedia e cinema d'autore". Il primo film che vide da bambina fu E.T. all'aperto a Casal Palocco, quartiere residenziale nella zona Sud di Roma, che "come dice Nanni Moretti in Caro Diario, rimanda ai cani dietro ai cancelli, alle pizze nei cartoni, all’odore di tute indossate al posto di vestiti. Mio nonno aveva tre figlie a cui acquistò lì una casetta ciascuna". Proprio Nanni Moretti è tra i suoi registi preferiti: "Adoro il suo realismo e la sua ironia e come me odia i sabot, le scarpe chiuse davanti e aperte sul tallone". E a proposito di scarpe, durante la conferenza stampa dei David di Donatello è caduta rompendo il vestito: "Il tacco è andato sotto la gonna… Cado spesso, sono maldestra".

l'amore per il cinema di alessia marcuzzi

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Alessia Marcuzzi non si perde mai la Notte degli Oscar che guarda insieme alla figlia Mia, di 12 anni e che sogna di fare l'attrice: "Mi fa la parodia, prende una bottiglia d’acqua minerale fingendo che sia la statuetta, mi ruba un vestito e mi dedica l’Oscar". Il suo amore per il cinema è cresciuto nel periodo in cui stava con Pietro Sermonti, ma sa che oggi sarebbe difficile per lei trovare un ruolo adatto perché è associata alla televisione e in particolare ai reality: "I soliti cliché italiani". Tra i film dell'ultimo periodo ha amato Perfect Days di Wim Wenders "dove l’omino che pulisce i bagni ti fa pensare a non avere troppi grilli per la testa, mi ha fatto venire i lucciconi". Ma anche Anatomia di una caduta che ha vinto il David come film straniero: "Ai David chiederò alla regista se la protagonista è colpevole, ancora non l'ho capito". 

scene di nudo solo con...

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Nel corso dell'intervista con il Corriere della Sera le chiedono se si spoglierebbe per un film: "Queste domande si fanno solo alle donne" risponde per poi aggiungere che lo farebbe solo se glielo chiedessero alcuni determinati registi. "Aspetto che me lo chiedano Sorrentino e Lanthimos, il regista di Povere creature". 

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