Alessia Marcuzzi: "Recitare nuda? Solo se me lo chiede Sorrentino"
La conduttrice racconta la sua passione per il cinema
Alessia Marcuzzi ha avuto un piccolo ruolo nel film "Il mio west" di Giovanni Veronesi del 1998, nel cast erano presenti - tra gli altri - David Bowie, Harvey Keitel, Leonardo Pieraccioni: "Sono la maitresse del bordello, amante di Harvey Keitel, mentre David Bowie mi violenta e uccide. Avevo 26 anni, mi sentivo in Paradiso. Non è da poco essere ammazzata da David Bowie... La sua presenza metteva a tutti una tensione incredibile, spaventava già prima del suo arrivo. Era educato, sempre vestito da cowboy, anche quando non doveva girare".
Alessia racconta il rapporto speciale con Keitel: "Siamo diventati amici, mi ha fatto un sacco di complimenti e mi ha consigliato di seguire i corsi di recitazione all'Actor's Studio". La Marcuzzi però ci ha rinunciato per amore: "Non l'ho fatto perché ho incontrato il papà di mio figlio Tommaso. Ma io da quando ero piccola sognavo di diventare attrice".
La passione per il cinema accompagna la Marcuzzi da quando era ragazzina: "Da piccola in salotto davanti ai miei facevo le imitazioni di Ornella Vanoni e del salotto di Maurizio Costanzo. Volevo essere pagata, papà mi devi dare un soldino. Li sfinivo con spettacoli che duravano quattro ore. Ti pago se la smetti, diceva mio padre". Ancora oggi Alessia non si perde la Notte degli Oscar: "Ogni anno costringo chi mi sta intorno a restare sveglio tutta la notte. Piango a ogni discorso di ringraziamento. Mia figlia Mia (ha 12 anni e vuol fare l’attrice) mi fa la parodia, prende una bottiglia d’acqua minerale fingendo che sia la statuetta, mi ruba un vestito e mi dedica l'Oscar (...).
Oggi, se per interpretare un film le chiedessero di spogliarsi, risponderebbe così: "Queste domande si fanno solo alle donne... Mhhh, aspetto che me lo chiedano Sorrentino e Lanthimos, il regista di Povere creature".