Andrea Iannone: «Il ritorno in moto ed Elodie, la mia vita ora va da ...

8 Nov 2023
Andrea Iannone

Iannone racconta il ritorno in sella dopo la squalifica di 4 anni per doping, correrà il Mondiale Superbike con una Ducati. «Lo stop è stata una grande lezione»

«I primi giri ridevo da solo nel casco, mi sentivo un bambino felice. Di quelli che hanno appena combinato una marachella. Una sensazione stupenda: la fiamma delle corse non si è mai spenta e mi ha dato la forza di continuare ad allenarmi e a crederci». Andrea Iannone, 34 anni, racconta così, in un ristorante a Milano, l’emozione per il ritorno in moto dopo quattro anni di stop per una squalifica dell’antidoping. Passa a salutare anche la fidanzata Elodie.

Andrea ha girato a fine ottobre giorni fa nei test di Jerez, l’anno prossimo correrà il Mondiale Superbike con la Ducati del team Go Eleven. «È stato Gigi Dall’Igna (il capo della Ducati Corse ndr) che mi ha dato la forza, ci siamo incontrati a Misano e mi dice: “Quanta voglia hai di rimetterti in gioco? Lo sai che è difficile, vero?”. E io ho risposto così: “Se ti dico una cosa sai che arrivo in fondo”. E oggi siamo qua».

Soddisfatto dei test?
«Sì, mi sono stupito anche io. Ma questo non vuol dire che sarò pronto a vincere. È stato un buon inizio ma niente illusioni: sarà un percorso faticoso».

Come si torna a guidare dopo 4 anni?
«Difficilmente mi sorprendo di qualcosa, ma stavolta invece mi sono sorpreso. Non ero nervoso, neanche emozionato. Mi volevo divertire, godere ogni momento sin dalla uscita dal box. Se c’è questo poi viene tutto il resto».

In questi quattro anni qual è stato il momento più duro?
«Il passato ormai è alle spalle, lo conosco, voglio pensare al presente e al futuro che è appena arrivato».

Qualcosa sarà pur cambiato in lei dal 2019?
«La consapevolezza che la tua vita può cambiare da un momento all’altro. È stata una grande lezione, nessuno la capisce finché non gli capita. Pensiamo sempre che possa capitare agli altri. Io di base sono un romantico ottimista, mi dà energia. Però tutto può cambiare, l’ho sperimentato».

Che sapore ha la libertà ritrovata?
«Aver ripreso la moto, la mia vita. Ciò che mi rende felice».

Obiettivi in Superbike?
«Navigare a vista per ora».

In questo suo ritorno chi le è stato vicino?
«Tanti ex colleghi della MotoGp. Alex Rins, Aleix Espargaro, Jorge Martin. Per me è stato bello sentirli».

C’è qualcosa che ha scoperto, una nuova passione?
«Ho accelerato processi che già mi interessavano: ho aperto ristoranti e locali a Madrid, Milano e Lugano».

MotoGp, Martin-Bagnaia chi vince il Mondiale?
«Non vorrei essere al posto di Bagnaia: deve difendere il titolo, è nella squadra ufficiale e ha più pressione. Pecco l’anno scorso ha fatto un campionato incredibile. Dall’altra parte Jorge sarebbe esaltato di fare la storia, vincere in una squadra clienti. Se lui arrivasse secondo non sarebbe un problema, l’altro in teoria deve vincere. Sono entrambi fortissimi».

Marquez-Gresini, una mossa che ha scioccato tutti

. Anche lei?
«No. È chiaro che per essere competitivo doveva cambiare strada. La Ducati è la moto più veloce».

Ripensando alla sua carriera nella MotoGp, il momento più bello?
«Riportare la Ducati alla vittoria nel Gp d’Austria del 2016, una gara stupenda. Gli ultimi due anni in Ducati sono stati stupendi. Spingevamo tantissimo, le basi per il dominio di oggi sono state gettate in quel periodo lì. L’arrivo di Gigi (Dall’Igna ndr) ha cambiato tutto: a Borgo Panigale c’era gente che andava a lavorare alla vigilia di Natale nel reparto corse».

Lei è un tipo geloso nei rapporti di coppia?
«No. Sono geloso solo della moto. Non do la mia moto e non la chiedo in prestito».

Come va la sua relazione con Elodie?
«Da dio, come quando sto sulla moto».

7 novembre 2023 (modifica il 8 novembre 2023 | 08:21)

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